Ci infilammo a letto stanchi,ma io non facevo che pensare a tutto quello che era successo in quel giorno.
Mi ero fidanzato con Laura,sorrisi al pensiero.
La guardai dal mio letto mentre dormiva.
Era veramemte fantastica.
Ed in quel momento mi accorsi di quanto avrei voluto passare piú tempo con lei in intimitá.
E la notte era il momento perfetto.
Cosí mi avviai silenzioso verso il suo letto con l'intento di svegliarla e trascorrere la notte insieme al piano di sotto o da qualche altra parte.
Mi avvicinai al suo letto e le scostai i capelli dal viso. Quanto era bella.
Poi la scossi leggermente.
"Cosa c'é Ross?"disse sottovoce per non svegliare Vanessa.
Io le stampai un bacio sulle labbra e lei sorrise.
"Volevo solo dirti che ti amo e che potremmo passare la notte insieme,da soli"specificai sottovoce.
Lei sembró stupirsi ma un attimo dopo si convinse.
Annuii con la testa e io le presi una mano trascinandola al piano inferiore con me.
Le luci erano tutte spente,segno che tutti erano a letto da un pezzo.
E io guardai la mia fidanzata contento.
La mia fidanzata,suonava cosí bello. Arrivammo al piano inferiore,ma era troppo pericoloso e potevano scoprirci.
"Andiamo sul tetto"bisbigliai io convinto.
Lei mi guardó interrogativa,pensando forse che ci saremmo dovuti arrampicare.
"Ci sono le scale tranquilla"mormorai sottovoce.
Lei tiró un sospiro di sollievo e mi seguii.
Avremmo dovuto risalire le scale verso la nostra camera,perché lí nascosta c'era una porta che dava su un balcone dal quale si poteva arrivare al soffitto attraverso delle scale che nessuno visitava.
A mio padre quel luogo non piaceva molto diceva che gli ricordava troppo mia madre e a dire la veritá anche a me.
Lei amava salire su quel balcone e contare le stelle.
Quando aprii la porta,il mio cervello si riempii di ricordi.
Mia madre era una donna d'affari e per lei i figli erano un pericolo,potevano ostacolare la sua scalata al successo.
Appena sentii Laura chiudersi gentilmente la porta alle spalle mi ripresi e la guardai mostrando il sorriso piú grande che avessi potuto avere.
Ero contento di essere lí con lei.
E la notte rendeva speciale tutto.
Le afferrai di nuovo la mano portandola con me sul tetto attraverso le scale.
Ed arrivati lí ci stendemmo sullo spazio disponibile. Era cosí tranquillo e silenzioso a quell'ora,si sentivano solo i nostri respiri. E quello di Laura mi faceva tranquillizzare incredibilmente.
"Su questo balcone veniva sempre mia madre,guardava il cielo e contava le stelle"dissi sospirando.
Lei mi guardó sorpresa. Aveva sentito tante storie su mia madre,ma nessuno raccontava i particolare perché facevano soffrire. Per noi era come morta,erano anni che non la vedevamo ed io avevo paura di dimenticarmi come fosse il suo volto.
"Sulserio?"mormoró affascinata.
"Si e mi insegnava anche le costellazioni"inventai al momento.
Indicai un punto ricolmo di stelle a caso.
"Quella é la costellazione del coniglio"dissi con tutta la serietá possibile.
Laura al mio fianco scoppió a ridere e mi guardó sorridendo.
"Perché ridi? Mi offendo,sono bravo in astronomologia"esclamai fingendomi offeso.
Laura trattene una risata.
"Non ho dubbi,astronomia"mi corresse.
"La secchiona é tornata"affermai facendole il verso.
Lei mi diede una gomitata nello stomaco e sorrise guardando il cielo.
"Non sono secchiona,sei tu che sei stupido"mormoró lei.
Ero contento che il nostro rapporto non era cambiato,che tutto era rimasto uguale nonostante i nostri sentimenti fossero cambiati.
"Sento puzza di offesa"sussurrai ironico.
"Infatti volevo offenderti"bisbiglió Laura sarcastica.
La guardai torvo ed iniziai a farle il solletico.
Era bello farla ridere. Era bello sentire la sua risata. Era bella lei.
"Basta,ti prego"disse senza riuscire a respirare.
"Solo per il momento"borbottai fermandomi.
Cosí mi stesi nuovamente sul ripiano del tetto ed offrii alla castana il mio braccio dove lei si stese e si rilassó.
"É proprio bello questo posto,potrebbe diventare il nostro posto"disse contenta.
"Si hai ragione,allora da oggi é il nostro posto speciale"risposi io.
Ero felice come non lo ero da molto tempo.
"Ma i tuoi genitori come mai hanno divorziato?"mi domandó spiazzandomi.
Non avevamo mai parlato di argomenti del genere.
"Bhe,mia madre era molto occupata e per lei la famiglia non esisteva piú...era come se noi fossimo solo un ostacolo nella sua vita..mio padre glielo disse e lei decise di andarsene"spiegai velocemente.
Volevo evitare quell'argomento perché mi riportava alla mente ricordi spiacevoli.
Laura era sulla mia spalle in silenzio che ascoltava tutto ció che dicevo. E finalmente riuscii ad apprezzare il fatto di essere ascoltato. Carly non mi dava mai attenzioni e non ne richiedevo mai per la paura di restare completamente solo.
"Invece i tuoi?"domandai guardandola.
Lei sembró intristirsi.
"Mio padre beveva tanto,ogni sera tornava ubriaco...e mia madre si era stufata"spiegó in fretta.
Mi accorsi che a lei questo argomento faceva ancora piú male di quanto ne facesse a me,cosí la strinsi tra le braccia con quanta forza avevo in corpo e apprezzó il gesto.
"É strano pensare che quando vi trasferiste qui ci odiavamo ed ora,siamo abbracciati su un tetto"dissi continuandola a stringere.
Lei si mise a ridere.
Ed io anche quella volta ero riuscito a farla ridere. Stava diventando il mio obiettivo della giornata.
"Io ti odio ancora"mormoró lei scherzando.
Abozzai un piccolo sorriso e le baciai i capelli.
"Tanto lo so che non é cosí"mi vantai.
Lei si allontanó dall'abbraccio.
"Non vantartene,non é cosí facile stare con me"disse.
"A quanto pare tutti i ragazzi sono disgustati da me,e mi tradiscono"continuó distrutta.
Le sue parole mi facevano intuire che lei non si fidasse di nessuno.
Ma io le avrei provato che le mie intenzioni erano serie.
"Ma io non sono come gli altri ragazzi"dissi prendendole il viso tra le mani e portandola a guardarmi.
Il suo sguardo era cosí innocente.
Mi avvicinai baciandola con passione e lei ricambió il mio bacio.
Era bello poterlo fare liberamente senza aver paura che nessuno ci vedesse.
Quando ci staccammo lei sembrava piú sicura. Ed io sorridevo.
"Io mi sono completamente innamorato di te"dissi imbarazzato. Lei mi sorrise e mi avvolse le braccia al collo riprendendomi a baciare.
Subito dopo ci ristendemmo abbracciati come prima,notando che l'orologio segnava le tre e mezza. Avevamo ancora qualche ora prima di tornare a letto."Posso chiederti una cosa intima?"domandó Laura sottovoce quasi come se si vergognasse dei suoi pensieri.
"Certo"dissi io. Lei poteva sapere tutto di me,non doveva vergognarsi di chiedermi le cose anche piú intime.
"Ma tu e Carly avete...." domandó vergognandosi di dire il resto della frase.
"Ehm no..."dissi io vergognandomi.
Fece un leggero sospiro di sollievo.
"Invece tu e tutti i tuoi ragazzi?"domandai curioso e un pó geloso.
Lei fece cenno di no con la testa.
Ed io rimasi sollevato al pensiero che eravamo entrambi poco esperti e che avremmo imparato l'uno dall'altro.
"Come mai non l'hai mai fatto con Carly?"chiese.
"Perché non mi sentivo pronto,o forse stavo aspettando una come te"mormorai baciandole i capelli.
Io non volevo sapere il motivo per cui lei non lo avesse fatto con i suoi ragazzi,era molto semplice.
Erano tutti delle gran teste di cazzo.Dopo qualche ora stesi su quel tetto,ci rendemmo conto che il sole stava sorgendo ed erano le cinque del mattino. Ci avviamo silenziosamente all'interno della casa prima che tutti si svegliassero.
E appena arrivammo fuori dalla nostra stanza ci fermammo a baciarci e scambiarci parole dolci.
"Grazi per la notte piú strana della mia vita"mi sussurró sottovoce.
La baciai sorridendo.
"Prego e grazie per essere venuta con me"mormorai io contento.
Lei mi bació.
Poi ci avviamo ai nostri letti e prima le diedi un altro bacio."Ti amo"sussurrai dopo essermi steso nel letto.
Ok,questo capitolo ho deciso di pubblicato,perche molti amano questa storia.
Dopo questo,passerá tanto tempo prima che pubblichi qualcosa che riguardi questa storia.
Detto questo,un bacio. Passate a leggere le altre se si va.

STAI LEGGENDO
A life with Marano
RandomRoss Lynch e Laura Marano sono due fratellastri e si ritrovano in poco tempo a dover condividere tutto: pregi,ma soprattutto difetti. Riusciranno ad adattarsi?