Dopo la discussione con mio padre ero tornata di corsa a casa barricandomi letteralmente in camera.
Ero davvero arrabbiata ma allo stesso tempo delusa:
arrabbiata perché mio padre si era permesso di affiancarmi uno sconosciuto con la patetica scusa di volermi proteggere, delusa perché non si fidava abbastanza da dirmi a cosa stesse lavorando di così pericoloso.
Affondai la testa del cuscino.
Mi stava scoppiando.
Cercai il telefono tra le coperte e mandai un messaggio alla mia migliore amica Brooke:
"Hey:) ti va di pranzare fuori? Ho bisogno di uscire please..."Dopo qualche minuto mi rispose:
"Certo! Tra mezzoretta passo a prenderti:)"Sorrisi.
Dovevo raccontarle tutto.
Lei era così dolce e sapeva tirarti su di morale in qualsiasi situazione.
Avevo bisogno di uscire davvero.
Il divorzio, mio padre e tutta questa situazione erano davvero troppo....All'improvviso mi venne un idea.
Mio padre non mi aveva cercato, questo significava che era andato a lavoro e che quindi non sarebbe tornato prima di sera.
Così decisi di scendere di sotto nel suo studio: se non voleva darmi delle risposte allora me le sarei cercate da sola.Amavo lo studio di mio padre: aveva una grossa vetrata che affacciava sul giardino dove si poteva vedere tutto il verde.
Era un posto davvero tranquillo.
Soprattutto di sera.Cercai tra le varie carte sulla scrivania ma non trovai nulla di speciale così decisi di controllare la sua posta nel computer. Non appena la aprii vidi subito qualcosa: c'erano una decina di mail con minacce.
Non potevo crederci.
Provai a controllare altri file ma erano protetti da una password.
Ovvio. Pensai.
Controllai la sua agenda e notai che oggi aveva un appuntamento alle 18.
Affianco c'era un nome: Daniel Howard.
Ma chi era? Doveva essere la nuova guardia del corpo: mio padre non mi aveva avvisato che sarebbe arrivato oggi!
Sobbalzai al suono di un clacson.
Era Brooke.
Riordinai il casino che avevo fatto mettendo tutto al proprio posto, sperando di non aver spostato troppo. Poi uscii di casa.

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BODYGUARD
RomanceNon riuscivo a crederci. No, non poteva capitare proprio a me. Non era vero. -Cosa? Hai intenzione di ingaggiare una guardia del corpo?- urlai. -Si hai capito bene ora smettila di urlare- -Io non smetto proprio un bel niente! Da quando la mamma se n...