27. FINO ALLA FINE

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fate partire la canzone mentre le leggete questo capitolo:)❤️

PAMELA'S POV.

Ero riuscita ad entrare senza problemi.
Troppo facile.
- Ecco il telefono fai in fretta -
Quella specie di bisonte umano mi stava dietro come un cagnolino.
Per non parlare poi dalla puzza che emanava.
Forzai un finto sorriso di gratitudine per poi comporre un numero a caso.
- Ecco fatto! Grazie mille. Se non è un disturbo potrei usare il bagno? - gli lanciai uno degli sguardi più sensuali che riuscii a fare. Funzionava sempre con gli uomini.
Non con Adrian però.
- Seguimi - mi fece segno.
Mi portò davanti ad una porta verde: quello doveva essere il bagno.
- Faccio in un attimo -
Mi chiusi dentro a chiave. Frugai nella mia borsetta e presi un coltello ed alcuni strumenti. Vidi il condotto dell'aria ed iniziai a forzarlo.
Adrian aveva messo un servizio di localizzazione sul telefono della ragazza cosi che sapesse dove si trovasse, l'unico modo per raggiungerla erano i condotti dell'aria che portavano in qualunque posto.
Chi me la aveva fatta fare? Se Adrian teneva a quella ragazza avrebbe potuto fare da solo! D'altra parte però sapevo che c'era qualcosa di diverso perché lei era diversa dalle altre.
Lui era cambiato. Lei lo aveva cambiato.

CLARY'S POV.

Mentre ero ancora seduta sul pavimento a piangere erano entrati alcuni uomini che mi avevano sollevato di peso e portata al piano di sopra in un enorme stanza dove c'era mio padre
- Che cosa vuoi fare? Perché mi trattano così? - chiesi tra i singhiozzi.
- Dovresti essere onorata. La mia unica figlia sarà la prima ad essere sottoposta a questo intervento -
Spalancai la bocca.
Di quale intervento stava parlando?
Iniziavo ad aver paura.
- Lasciami andare! Ti odio! Perché mi fai questo? -
Iniziai a tirare calci e pugni agli uomini per liberarmi dalla loro presa.
- Come sei ingenua. Presto capirai -
- Ti odio! -
- Via portatela via di qui. Clary volevo solo farti vedere in anteprima quello che ti accadrà ma sei un po' troppo ostile per i miei gusti, lo sei sempre stata - fece con amarezza per poi fare segno agli uomini di portarmi via.
Mi riportarono nella vecchia stanza e chiusero a chiave.
Io mi rannicchiai nel mio solito angolino, quando sentii dei rumore provenire dal condotto dell'aria.
Indietreggiai spaventata, poi con un colpo la grata saltò via facendomi sobbalzare.

Una ragazza ne uscì: Pamela.

Che diavolo ci faceva lei qui?

- Non sembri contenta di vedermi - rise lei pulendosi i vestiti dalla polvere.
- Andiamo non c'è molto tempo -
- Cosa? Perché sei qui? - non capivo.
- Adrian - disse lei.

I miei occhi si illuminarono.

- Muoviti il piano non deve saltare -

Mi afferrò per un braccio per poi farmi entrare con lei da dove era venuta.
Gattonammo per qualche minuto fino a quando mi disse di scendere.
- Ma questa non è l'uscita - le feci notare.

Era un bagno!

- Scendi e basta fidati di me -

Feci come aveva detto.

Lesi scese con un balzo mentre io per poco non caddi.
Passò davanti allo specchio dandosi una sistemata. Io non mi guardai nemmeno: ero di sicuro un disastro, distrutta dal pianto.

- Hai finito? - sentii dei colpi dalla porta.

Era la voce di un uomo. Mi irrigidii.

Prima che potessi fiatare per chiederle spiegazioni lei mi coprì con una mano la bocca.

- Lascia fare a me -

Cercai di fermarla dall'aprire la porta, così ci avrebbero scoperto!

Aprì la porta e appena l'uomo si girò lei in pochi secondi lo sbattè con forza a terra bloccandogli la bocca e le mani per poi dargli un colpo secco al collo.

Non riuscivo a credere a quello che avevo appena visto.

Pamela era una guardia! Proprio come Adrian!

- Andiamo! - mi afferrò per un braccio ed iniziò a correre verso l'uscita dove c'era un uomo a terra.
Doveva averlo già eliminato prima.
- È stato Adrian - mi fece lei leggendomi nel pensiero.
- C-cosa? Lui è qui? -
- Si ma è un po' impegnato - disse lei grattandosi la testa.
Mi portò fino ad una macchina parcheggiata tra gli alberi dandomi la chiave.
- Resta chiusa qui dentro e non aprire a nessuno che non sia io o Adrian chiaro? Se succede qualcosa suona il clacson -
- No aspetta tu dove stai andando? -
- Torno subito - disse per poi sparire.
Feci come aveva detto, mi chiusi in macchina nascondendomi dietro ai sedili.
Stavo tremando. E se qualcuno fosse arrivato? Come mi sarei difesa? Volevo prendere la macchina ed andarmene ma non ne avevo le forze. Adrian era venuto a salvarmi, aveva anche chiamato Pamela perché?
Si fidava di lei?
Non importava.
Almeno sapevo che gli importava ancora di me.
Non ne ero del tutto sicura dato che seme era andato senza rivolgermi la parola.
Perché stava rischiando la vita per me?
Non veniva più pagato per farlo.
Doveva esserci altro.
E poi dov'era? Pamela mi aveva solo detto che era impegnato.
Volevo vederlo, volevo abbracciarlo e sentirmi al sicuro ma non potevo fare molto, se fossi ritornata li dentro mi avrebbero presa di nuovo.
Mi sdraiai su uno dei sedili chiudendo gli occhi.

Andrà tutto bene.


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Capitolo a sorpresa! ❤
Che ne pensate?
E della musica?
Alla fine Pamela si è rivelata una brava persona no?
Ho avuto qualche problema con wattpad e non riuscivo a caricare nessun video da YouTube ma per fortuna ora si è risolto!
Nel prossimo capitolo verranno svelate un po' di verità e Adrian se la vedrà con il padre di Clary!

Alla prossima!❤️

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