12. UNA NOTTE INSOLITA

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- Inizia a fare freddo, dovremmo accendere il fuoco - disse Daniel.
- Fai pure - feci spallucce.

Ero ancora arrabbiata per la scenata alla stazione di servizio.

Entrai nella tenda cercando la mia coperta per scaldarmi un po' e quando uscii Daniel aveva già acceso il fuoco.

- Hai fatto in fretta - dissi leggermente sconvolta.

Sembrò non ascoltarmi nemmeno.

- Vado a cambiarmi, non muoverti da qui e non fare cazzate chiaro? - mi minacciò prima di entrare nella tenda.

Decisi di sedermi vicino al fuoco guardando il cielo che ormai cominciava a diventare scuro.
La vista era magnifica da qui: dopotutto non era così male.
Poco dopo Daniel ritornò: si era messo dei pantaloni di tuta blu scuro ed una felpa bianca.
Si sedette attorno al fuoco senza dire una parola.

Non potevamo andare avanti così per tutto il tempo.

- Perché fai così? È per quello che ho detto? - chiesi smorzando il silenzio.
- Non importa - ripose secco.
- Si invece a me importa -
- Non sarebbe mai dovuto accadere quello che è successo in ospedale, ho sbagliato - disse alzando gli occhi al cielo.

Era così perfetto.

- Non sapevo bevessi...- dissi piano per non fare alterare.
- Infatti non bevo o almeno non lo faccio di solito. Bevo solo per dimenticare le cose brutte-
- E cosa avevi bisogno di dimenticare? -
- Quello che ti era successo -

Davvero era per quello?
Ero io la causa?
- Non devi sentirti in colpa per quello che è successo - dissi ripensandoci.
Avevo ancora i brividi.
- Clary non sono riuscito a proteggerti -
- È stata colpa mia e basta - dissi fissandolo dritto negli occhi.

Non sembrava convinto.

- Sei ancora arrabbiato con me? - mormorai.

Lui scoppiò a ridere.
Per la prima volta lo rividi sorridere dopo secoli.
Era la scena più bella.
- Non sono mai stato arrabbiato con te -

No? Davvero?
- Quindi non mi farai del male? - mi uscii spontaneo.
Per un attimo mi guardò con aria confusa.
- Che vorresti dire? -
- Sai...oggi sei stato aggressivo con quell'uomo...ho avuto paura -

Era vero.
Mi guardò preoccupato e poi venne a sedersi vicino a me.
- Non dirlo nemmeno per scherzo. Non ti farei mai del male Clary -

Avevo bisogno di sentirglielo dire.
Sorrisi.
- Grazie per tutto quello che fai e scusami se faccio di tutto per renderti difficile il lavoro -
- Tranquilla ci sono abituato - disse dandomi una pacca sulla spalla.
Risi.
Quel tocco fu elettricità pura.

- Beh adesso fa davvero freddo ti va se entriamo nella tenda? Oppure non vuoi ancora dormire con me? - rise.
- Basta che non invadi il mio spazio e che non mi rubi le coperte -  dissi facendo il broncio.

Scoppiammo a ridere.
Era la prima volta che ridevo così tanto.
Entrammo nella tenda e sistemammo le coperte.

Daniel si tolse la maglietta.
Ma non aveva freddo?
Dopo tanto tempo rividi i suoi tatuaggi neri, la sua muscolatura, il suo corpo.
Come avrei fatto a dormire?
Mi girai dandogli la schiena, almeno così sarebbe stato meno imbarazzante.

Poi lo sentii avvicinarsi verso di me e cingermi la vita con un braccio.
Sentivo il suo corpo aderire perfettamente al mio e sobbalzai leggermente al contatto.
Non ero abituata a certe cose.
- Buonanotte Clary -
Sentivo le farfalle nello stomaco, una sensazione strana.
Ogni volta che mi toccava o mi sfiorava mi sentivo così fragile e protetta allo stesso tempo.

- Buonanotte Dan - dissi per poi addormentarmi.

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Salve gente!! Ecco come promesso il capitolo...spero vi piaccia!! Io vado a nanna perché oggi è stata una giornata davvero pesante! Buona notte!!😘❤️
Alla prossima!!!:)

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