40. CONFESSIONI

36.5K 1.8K 44
                                    

ADRIAN'S POV.
- Cosa diavolo vi è saltato in mente? - il padre di Clary era arrabbiato, ma sinceramente mi importava poco: dovevo farla pagare a quel bastardo.
- Io non ho fatto nulla! Ha cominciato lui! - Kevin si stava difendendo come un bambino piccolo e forse aveva anche ragione ma non avrebbe mai dovuto toccarla.
Al solo pensiero delle sue labbra rosate, come aveva potuto baciarla?
Lei era mia.
Strinsi i pugni pieno di rabbia: avrei dovuto ammazzarlo per bene prima.
- Adrian voglio sentire cosa hai da dire - il padre di Clary si rivolse a me.
- Esattamente quello che ha sentito - risposi a denti stretti.
Non avevo altro da aggiungere.
Lui mi guardò privo di espressione per poi corrugare la fronte confuso.
Doveva levarsi dai piedi, non mi importava che fosse il suo migliore amico.
- Lei non ti merita - sussurrò Kevin.
Mi stava mandando in bestia.
- Non ho chiesto il tuo parere - lo zittì.
Sarei dovuto andare da lei stringerla tra le mie braccia e sussurrarle che mi dispiaceva.
- Kevin sono desolato per quello che è successo davvero, sono sicuro che non accadrà mai più. Ora ti accompagno a casa - fece per alzarsi dalla sedia prendendo le chiavi dell'auto quando il ragazzo lo bloccò:
- Non c'è bisogno, me ne vado da solo, evidentemente non sono il benvenuto qui - uscì sbattendo la porta.
Il padre di Clary si sedette sulla sedia alle sue spalle portandosi le mani tra i capelli:
- Adrian ti prego dimmi la verità, aiutami a capire -
- Amo sua figlia - le parole mi scivolarono di bocca.
Lui mi rivolse un espressione sorpresa:
- Sai quello che stai dicendo Adrian? - me lo chiese un altra volta forse per paura di aver capito male.
- Lo so perfettamente. Sono innamorato di sua figlia e quando ho visto che Kevin baciarla contro la sua volontà ho perso il controllo - cercai di rimanere il più calmo possibile.
- Capisco - chiuse gli occhi.
Cosa?
Capisco?
Tutto qui?
- Non ha nulla da dirmi? - ora ero io quello confuso.
Lui si alzò venendo verso di me:
- Adrian apprezzo quello che hai fatto, davvero, Kevin non avrebbe dovuto farlo, ma avresti potuto ucciderlo sai? Devi pensarci bene prima di prendere a pugni qualcuno. Credevo sapessi controllarti -
- Allora avrebbe dovuto pensarci due volte prima di assumermi - alzai il tono della voce.
Seguì un silenzio di qualche minuto: nessuno dei due sapeva cosa dire o fare:
- Provi davvero qualcosa per Clary? - mi chiese spostando lo sguardo fuori dall' enorme vetrata che dava sul giardino.
- Si, la amo più di qualsiasi altra cosa - ammisi.
Lo vidi sorridere inaspettatamente:
- Mi fido di te Adrian, se lei prova lo stesso per te io non posso fare nulla, quando è amore è amore - rise grattandosi la testa.
Ed io che pensavo mi avrebbe lanciato una sedia addosso oppure che mi avrebbe licenziato su due piedi: la prima regola del mio lavoro è di non affezionarmi troppo alla persona a cui presto servizio.
Non riuscivo a credere alla sua reazione.
In quel momento qualcuno bussò alla porta: era Clary.
Avanzò con passo incerto verso di noi:
- Kevin se n'è andato sbattendo la porta è successo qualcosa? - disse piano senza guardarmi negli occhi.
- Ha preferito tornare a casa da solo - rispose il padre sorridendo.
- È tutto a posto? - la costrinsi a portare lo sguardo su di me.
- Si sì - farfugliò guardando altrove.
- Clary aspetta - la chiamò suo padre indicandole la sedia affianco alla mia.
Lei si voltò non capendo, vedevo che era tesa per qualche assurdo motivo.
Le poggiai una mano sulla spalla accarezzandola sotto lo sguardo del padre.
Lei sobbalzò.

CLARY'S POV.
Adrian aveva portato una mano sulla mia spalla per tranquillizzarmi, il tutto poi sotto lo sguardo di mio padre: era piuttosto imbarazzante.
Lo avrebbe scoperto.
O forse lo aveva già intuito.
- Non voglio mettermi in mezzo né tanto meno farmi i vostri affari ma se avete qualcosa da chiarire fatelo e basta prima che qualcuno ci vada di mezzo - ammise mio padre guardandomi negli occhi.
Ecco perfetto, lo sapeva.
- Si - mormorai imbarazzata.
- Che ne dite di andare fuori a cena? - poggiò le mani sul tavolo.
Beh per una volta ero d'accordo con lui.
- Certo - ripose Adrian.
E che cena sia.

••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••
Ciau❤️ scusate per il capitolo abbastanza corto ma meglio di niente no? Ahahah nella prossima parte succederà qualcosa di inaspettato e ritornerà qualcuno...un personaggio secondario che forse non ricorderete nemmeno.....
Comunque ho deciso di proseguire ancora oltre al 40esimo capitolo, grazie e tutte quelle che hanno commentato❤️❤️❤️ è assurdo pensare che vi piaccia così tanto questa storia! Quando ho iniziato a scriverla non avrei mai pensato di arrivare a questo punto!:)
P.S: vi giuro che leggendo i commenti dei precedenti capitoli sul povero Kevin sono letteralmente morta dalle risate Ahahahah😂
Ci vediamo alla prossima!❤️

BODYGUARDDove le storie prendono vita. Scoprilo ora