5. STALKER

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Mi svegliai con un gran mal di testa ed una voglia matta di tè caldo.
Scesi di sotto ancora in pigiama ed assonnata.
- Io sto uscendo! - urlò mio padre dalla porta.
Daniel era in cucina seduto a guardare la tv.
Non appena mi vide alzò lo sguardo:
- Hey buongiorno - sorrise.
Aveva delle fossette adorabili.
Anche lui era in pigiama ed aveva i capelli arruffati dal sonno.
Dio com'era carino.
Aveva una canottiera bianca dalla quale spuntavano fuori dei tatuaggi: a dire il vero un sacco di tatuaggi soprattutto sulle braccia, sul petto fino al collo.
Wow.
Possibile che non me ne ero mai accorta?
Mettevano in risalto ancora di più i suoi muscoli.
Continuava a fissarmi dalla testa ai piedi: okay che ero in pigiama ma non c'era bisogno di fare così.
- C'è qualcosa che non va?- chiesi.
- No stavo solo vedendo se fosse tutto okay - disse in modo scontato.
Non lo capivo.
- Voglio solo un tè caldo - dissi massaggiandomi la testa.
- Mi dispiace per ieri sera -
- Lascia stare - lo zittii.
- Come vuoi - mormorò.
- Ti piacciono i tatuaggi vedo - sorrisi.
Forse lo avevo trattato male e un po' mi dispiaceva.
- Già. Ogni singolo tatuaggio sul mio corpo ha un significato -
- Anche io vorrei un tatuaggio...per i miei diciotto anni - dissi
- Quindi non sei diciottenne ancora -
Sembrava sorpreso.
- Ne ho diciassette in realtà e tu?-
- Diciannove -
- Potresti essere un mio compagno di classe sai? - risi.
- Potrei. Ma faccio questo lavoro ormai da tre anni -
Poi continuò
- Qualcosa mi dice che mi vuoi fuori dalle scatole dico bene? - fece un sorrisetto malizioso.
- Mi dispiace per averti trattato male ieri sera okay? È solo che....non lo so io....io odio mio padre ed il fatto che finga di volermi bene, per di più davanti a te solo per assicurarsi il tuo appoggio mi fa venire la nausea - dissi tutto d'un tratto.
Mi morsi il labbro.
Ripensando al passato mi veniva da piangere.

Improvvisamente il mio telefono suonò.
Un messaggio da sconosciuto:

" hey bellezza come siamo carine oggi chissà se papino riuscirà a tenerti al sicuro "

Non capivo...
Ma chi cavolo era?
Non era possibile.
La tazza mi scivoló dalla mano e cadde per terra.
- Clary stai bene?- chiese Daniel preoccupato.
Era come un pugno allo stomaco.
- Clary? - disse venendo verso di me e sollevandomi con una mano il mento per guararmi.
Chiusi il telefono in quel momento.
-Si tutto bene- mentii spostando la mano.
Posai il telefono sul bancone e pulii per terra. In pochi secondi lui me lo prese e controlló i messaggi.

- Ma cazzo Clary e non dici niente?- urlò arrabbiato.
-Togli le mani dal mio telefono!- urlai a mia volta.
-Clary sono serio!! Chi è?-
Abbassai lo sguardo.
-Non lo so-
Mi sedetti a terra e scoppiai a piangere.
Dio perché ero così debole? Perché avevo il pianto facile?

-Clary....io non volevo urlare....stai bene?-
Non feci in tempo a rispondere che mi abbracciò.
Sentii uno strano calore alla pancia: le sue braccia mi cingevano a se.
Nessuno mi aveva mai abbracciata così.
Nel frattempo mi accarezzava la schiena per tranquillizzarmi.
-Shh va tutto bene, ci sono io qui adesso okay? Non può succederti nulla chiaro? Non lo permetterò - disse nel mio orecchio.
Un brivido mi percorse la schiena.
Istintivamente poggiai la mia testa tra il suo collo e la sua spalla come per nascondermi.
Sentivo il suo profumo su di me.
Poi mi staccò dolcemente da lui e guardandomi negli occhi mi disse:
-Non posso proteggerti se non so tutta la verità-

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Hey:) cosa ne pensate della storia? Ho bisogno di un parere!:D grazie ancora a tutti quelli che la stanno seguendo! ❤️
Se vi è piaciuta mettete una stellina! Votate!
Mi farebbe un sacco piacere ❤️❤️❤️
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