39. LITE

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- Non ti conviene scherzare con il fuoco, potresti bruciarti sai? - lo stuzzicò Adrian.
Eh no.
Non potevano fare così!
- Smettetela! Tutti e due! - urlai mettendomi in mezzo, anche se in realtà quello che doveva smetterla era Adrian.
Il povero Kevin stava cercando solo di salvarmi, mi faceva un po' pena.
Nessuno dei due mi degnò di uno sguardo: Adrian non mi avrebbe mai permesso di uscire dal quella porta e Kevin non lo avrebbe lasciato in pace finché non mi avesse tolto la presa di dosso.
Poteva andare peggio di così?
Per di più mio padre spariva proprio nel momento del bisogno!
Ma forse d'altra parte era meglio che rimanesse in disparte senza assistere a questa scenata.
- Non mi sei mai piaciuto lo sai? - sputò acido Kevin.
- Sparisci - gli intimò Adrian trascinandomi letteralmente dietro di lui.
Non appena mi levò dal centro della disputa Kevin con un balzo sferrò un pugno dritto al petto di Adrian che lui prontamente evitò facendolo cadere a terra.
Lui subito si alzò per cercare di attaccare ancora ma Adrian lo prese per il collo:
- Sei uno stupido lo sai? - gli rise in faccia.
- Lasciami! - Kevin cercava di divincolarsi.
- Basta Adrian fermati! - corsi verso di lui cercando di levare la sua mano dal collo del povero ragazzo.
Stava soffocando!
- Non metterti in mezzo - mi ammonii.
- Sono già in mezzo! - gli urlai.
Ero io la causa di tutto questo!
Due ragazzi si stavano letteralmente scannando per me!
Finalmente Adrian mollò la presa facendolo cadere a terra ansimante: aveva esagerato, questo era troppo.
- Kevin stai bene? - lo aiutai ad alzarsi accompagnandolo verso la cucina per un bicchiere d'acqua.
Vidi Adrian venire verso di noi.
- No resta fermo lì - gli puntai il dito contro.
Odiavo quando perdeva così il controllo.
- E lui dovrebbe essere la guardia del corpo? A me sembra più la persona dalla quale dovresti guardarti le spalle Clary - mi disse Kevin cercando di riprendere fiato.
Gli porsi il bicchiere d'acqua rimanendo in silenzio. Intanto mi affacciai dalla porta per vedere cosa stesse facendo Adrian: lo vidi seduto sul divano intendo a picchiettare le dita impaziente.
Che situazione.
- Kevin devo parlarti - diventai seria.
Adesso o mai più.
- Dimmi - tossì.
- Ho pensato a quello che mi hai detto e credo che non sia una buona idea...non penso di essere la persona giusta per te, insomma guardami - spalancai le braccia - sono un completo disastro e poi per via della storia di mio padre devo vivere con delle guardie del corpo alle costole ovunque io vada, non credo potrebbe funzionare tra noi - sospirai.
Lui rimase in silenzio.
- A me non importa - mi sorrise.
Cosa?
- Kevin a me si. Non può funzionare.... Tu rimarrai per sempre il mio migliore amico, non voglio che tu soffra -
- Non provi lo stesso per me non è vero? - si avvicinò.
Io indietreggiai un po' sia per paura che Adrian potesse comparire da un momento all'altro ed un po' perché credevo mi avrebbe baciata.
- Tu sei il mio migliore amico - ripetei con voce debole.
- Possiamo rimanere migliori amici anche da fidanzati lo sai? - mi fece un debole sorriso.
Prima che potessi ribattere e dirgli che era una pessima idea si fiondò sulle mie labbra baciandomi con passione.
Premetti le mani contro suo petto per spingerlo via. Non poteva farlo adesso, non era il momento giusto! Rischiava di combinare un casino!
- No Kevin - mi allontanai.
- Ma Clary ti prego dammi una possibilità - mi stava implorando.
In quel momento entrò Adrian:
- Che sta succedendo? - chiese in tono sospettoso.
Nessuno dei due rispose.
Io iniziai a guardare altrove.
Poi lo vidi corrugare la fronte e venire verso di me a grandi passi:non so per quale assurdo motivo ma iniziai ad avere paura.
Si avvicinò spingendomi a se e guardando dritto alle mie labbra.
Aveva capito tutto.
Erano leggermente arrossate per il bacio di Kevin.
- Dimmi che non è vero - mi trafisse con lo sguardo.
Io iniziai a tremare:
- Adrian ti prego non... - non riuscii a finire la frase.
- Io ti ammazzo - urló a Kevin prima di saltargli addosso.
- Nooo - urlai forte.
- Che cosa sta succedendo? - sentii la voce di mio padre provenire dal suo studio.
Grazie a dio.
Appena arrivò mi getto un'occhiata confusa per poi dirigersi verso i due cercando di separarli:
Adrian stava prendendo a pugni Kevin.
- Che diavolo sta succedendo qui? - tuonò.
Lui lasciò la presa dal ragazzo alzandosi.
- Quel ragazzo è aggressivo! Sua figlia dovrebbe stargli lontano! - urló Kevin sconvolto.
- Tu non avresti dovuto baciarla - affermò calmo Adrian.
Mio padre non ci stava capendo più nulla.
- E a te cosa importa? - sputò Kevin.
- Perché lei è già impegnata, e non mi piace quando qualcuno tocca qualcosa che mi appartiene - ringhiò Adrian.
Portai una mano alla mia bocca: non potevo credere alle mie orecchie.
Sia io che Kevin che mio padre rimanemmo a bocca aperta.
Nessuno si sarebbe aspettato una cosa del genere!
Nemmeno io!
Ero sconvolta.
- Nel mio ufficio, subito - disse mio padre indicando i due ragazzi.


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Si sono stata cattiva lo so🙈 ahahah ❤️
Ecco un nuovo capitoletto:) in effetti l'altro era un po' corto così ho deciso di pubblicarne un altro x compensare❤️❤️
Spero vi piaccia ❤️ ciauuuuu😊

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