6. MOMENTO IMBARAZZANTE

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Daniel aveva subito avvisato mio padre dell'accaduto.
Ovviamente non sarebbe arrivato prima di domani: era partito per Tokio per un importante riunione.
Perfetto.
Peggio di così non poteva andare.
Mio padre sapeva esserci nei momenti più inutili mentre per il resto non c'era mai.
Ero nella mia camera sdraiata sul letto a guardare il soffitto: non sapevo cosa fare, avevo paura ad uscire di casa ma dovevo davvero svagarmi un po'.
Daniel sembrava davvero volermi aiutare ma allo stesso tempo non sapeva tutta la verità.
Dovevo dirgliela?
Mi tornò in mente la scena dell'abbraccio ed arrossii: perché mi faceva quest'effetto?
Mi coprii la faccia con un cuscino.

Poi decisi di andare a bussare alla porta della sua camera:

-Ti devo parlare- dissi bussando.
Nessuna risposta.
Bussai ancora.
Dopodiché aprii la porta ed entrai: la camera era deserta, sul letto solo dei vestiti buttati ed il suo cellulare.
Non volevo di certo essere invadente così feci per andarmene quando la porta del bagno si aprì.

Totale figura di merda.

Sbiancai per l'imbarazzo.

Era appena uscito dalla doccia con un asciugamano bianco avvolto intorno alla vita.
Mi guardò sorpreso per poi sorridere.
- Hey non ti ho sentito entrare - disse asciugandosi i capelli.
- Ehm..ho bussato ma non rispondeva nessuno- dissi fissandomi le punte dei piedi.

Aveva i capelli bagnati che gocciolavano sulla schiena. Ripensandoci bene aveva un sacco di tatuaggi che sulla pelle bagnata sembravano più lucidi e vividi.

- Ti serve qualcosa?- chiese.

Ritornai in me.

-No no fai pure...quando hai finito vieni un attimo di sotto - dissi cercando di sembrare più calma possibile.
-Dammi cinque minuti - disse
Uscii dalla stanza rossa paonazza
Dio che situazione.
" solo a me capitano certe cose " mi ripetevo mentre scendevo di sotto.

Mi sedetti in sala sul divano aspettando, poco dopo arrivò.
Si era messo una semplice tuta nera della Nike: mi faceva strano vederlo vestito cosi ma allo stesso tempo mi sentivo più a mio agio piuttosto che averlo in giacca e cravatta.

- Ehm.... Stavo pensando che magari sarebbe una buona idea uscire un po' magari fare un giro - dissi imbarazzata.

Avevo cambiato idea, non gli avrei detto la verità almeno per ora.
Non sapevo nemmeno io il perché ma era meglio così.
Lui mi guardò stranito.
- Sicura che era quello che dovevi dirmi?-

Dio ma leggeva nel pensiero o cosa?

- Certo - risposi tranquilla.
- Vuoi parlare di quello che è accaduto ieri?- disse guardandomi dritta negli occhi.
Mi si formò un nodo alla gola.
- No! - urlai.
Lui sospirò passandosi una mano tra i capelli:
- Dio quanto sei difficile -
Ero arrabbiata senza motivo.
Era colpa sua se mi faceva quest'effetto.
- Sai cosa? Non voglio più uscire ho cambiato idea -
Dopodiché feci per andarmene in camera sbattendo la porta.
- Ehi ferma! Aspetta - disse cercando di afferrarmi per la spalla.
Corsi in camera presi il mio zainetto con il necessario e mi cambiai optando per dei leggins neri, una canottiera rosa antico ed una felpa nera.
Sarei andata a fare una passeggiata al lago da sola, forse mi avrebbe fatto bene.
Ne avevo bisogno.

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Ciao a tutti!:) scusate se è da un sacco che non aggiorno ma sono impegnatissima con la scuola :/
Votate e commentate mi raccomando! 😍😘

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