Finalmente eravamo arrivati a casa.
A mio padre per poco non venne un colpo appena vide la macchina bucata dai proiettili.
- Abbiamo avuto dei problemi - disse Daniel serio.
- Grossi problemi - aggiunsi io per fargli capire la situazione.
Entrami si voltarono a guardarmi:
- Clary perché non vai di sopra e ti fai un bel bagno? - disse mio padre grattandosi la testa.
Annuii esasperata.
- Tu Daniel vieni nel mio ufficio - aggiunse poi.
Io intanto andai a farmi un bagno caldo cercando di alleviare i nervi e la tensione accumulati: misi dei pantaloncini corti ed una felpa abbastanza lunga e lasciai i cappelli sciolti ad asciugare.
Mi buttai sul letto a guardare il soffitto: non riuscivo a credere a tutte le cose che stavano succedendo, era assurdo.
Poi decisi di scendere di sotto: mi appoggiai alla porta dello studio di mio padre ad ascoltare.
- Bruce ha ingaggiato degli uomini -
Era la voce di Daniel.- Si questo lo so. Ma non credevo sarebbero arrivati a fare del male a Clary -
Poi sentii un pugno sbattere sul tavolo.
- Devono volere a tutti i costi il progetto, dobbiamo fare qualcosa. Per poco non ci abbiamo rimesso la pelle -- Lo so Daniel ed è per questo che ti volevo parlare: voglio che porti Clary lontano da qui, mi fido di te e so che la proteggerai -
- Questo è ovvio signore -
Mi portai una mano alla bocca.
Questa volta non avrebbe preso una decisione senza di me. Così decisi di bussare alla porta e poi senza aspettare una risposta entrai.
- Non andiamo da nessuna parte. Prima voglio
la verità. Tutta - strinsi i denti.Mio padre mi guardò severo mentre Daniel se ne stava seduto su una poltrona ad osservarmi.
Odiava essere interrotto nel suo studio.
Ed io sapevo come farlo innervosire.
- Bene. Siediti allora - fu tutto quello che riuscì a dire.
Mi raccontò di Bruce, di come erano da sempre stati grandi amici, poi un giorno scoprì che stava vendendo informazioni segrete ai loro avversari e lo aveva allontanato.
Da quel giorno aveva promesso di fargliela pagare a lui ed a tutte le persone a cui voleva bene.
Nel corso degli anni uomini erano venuti a minacciare la nostra famiglia.- Ma tu di questo non ricordi nulla....eri troppo piccola - aggiunse mio padre sorridendo amorevolmente.
Il progetto a cui stavano lavorando era chiamato Progetto Monarch.
- E cosa sarebbe? - lo incalzai.
Stavolta doveva darmi una risposta.
Una VERA risposta.
- Controllo mentale - rispose per poi voltarsi a guardare l'enorme vetrata che dava sul giardino.
- Stai scherzando? Ma è surreale! Che diavolo stai dicendo? -
Stava blaterando.
Non aveva senso quello che diceva.- È una sezione segreta del governo gestita dall' Intelligence - aggiunse Daniel.
- Ma..non ci credo...io...non è possibile...io credevo che tu...-
Mi interruppe.
- Si ho anche un importante azienda Clary ma ho da sempre lavorato a questo progetto. Un progetto del quale tu e tua madre dovevate restarne all'oscuro - aggiunse per poi guardare verso il basso come se il rimorso lo stesse tormentando.
Quindi era per questo.
Litigavano per questo?- Devi mantenere la bocca chiusa. Nessuno deve saperlo, chiaro? - mi intimò Daniel fissandomi gelido.
Io annuii terrorizzata.
Sapeva farmi tacere all'instante.
Dopotutto avevo già visto di cosa era capace.- Ma esattamente cosa fate? - volevo più informazioni.
- Sperimentiamo sostanze in grado di manipolare la mente e alterare le funzioni del cervello. È un progetto altamente pericoloso, nel corso degli anni abbiamo fatto notevoli scoperte e se cadessero per sbaglio nelle mani di qualcuno potrebbe essere un grosso problema -
Ero spiazzata.
Mi diedi piano un pizzicotto nulla gamba per riprendermi.
Era tutto vero.
Sapevo che c'era qualcosa di grande sotto ma non così....grande ECCO.- Per stanotte ho bisogno che resti a dormire alla Secure Society. Ho già fatto una chiamata e sono disposti ad ospitarti. Almeno li sarai al sicuro -
Quando mio padre prendeva una decisione era irremovibile.
La società per cui lavorava Daniel?
- M- ma è un posto dove si lavora non credo abbiano dei letti o cose del genere -
Dissi ovvia.
- Oh invece c'è molto di più - mi sussurrò Daniel nell'orecchio facendomi sobbalzare.
Avevo i brividi per tutta la schiena.
Come poteva avere un tale controllo del mio corpo?
- E tu dove starai? - chiesi a mio padre.
- Io devo partire per Londra stanotte. Devo avvisare i capi di quello che sta succedendo -
Già ovvio.
- Clary inizia a prendere le tue cose - disse Daniel uscendo dallo studio.
- Prima andiamo è meglio è - aggiunse.••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••
Buon Natale a tuttiiiii☃🎅🏻🎄😘❤️
Non potevo non pubblicare un capitolo oggi:):) Spero vi piaccia e spero passiate un Buon Natale e magari stasera arriverà un nuovo capitolo chissà..😏 ahahah alla prossima:)
STAI LEGGENDO
BODYGUARD
RomanceNon riuscivo a crederci. No, non poteva capitare proprio a me. Non era vero. -Cosa? Hai intenzione di ingaggiare una guardia del corpo?- urlai. -Si hai capito bene ora smettila di urlare- -Io non smetto proprio un bel niente! Da quando la mamma se n...