Era la sera della riunione: non ero mai stata così in ansia in vita mia.
I capi delle più importanti aziende con le quali mio padre collaborava avrebbero discusso riguardo il progetto.
Stasera avrei scoperto qualcosa in più.- Tesoro inizia a prepararti- sentii mio padre dalla porta della mia camera.
- Ma è presto -
Erano solo le quattro di pomeriggio!
- Lo so ma dobbiamo prendere l'aereo -Spalancai gli occhi di colpo.
Che razza di posto avevano scelto?
Cos'era una setta per caso?
C'erano ristoranti di ogni tipo nel raggio di un ora da qui e loro avevano scelto un posto così lontano?
Non capivo.
Andai a prepararmi: non volevo mettere quel vestito, era troppo per me, mi avrebbe fatto sentire ancora più insicura.
- Papà! - lo chiamai.
- Dov'è Andrian? - chiesi.
Era da un po' che non lo vedevo.
- È andato un attimo alla base - si stava sistemando la cravatta.
- Ah - feci io.
Avrei voluto dirgli che non avrei messo il suo stupido vestito ma evidentemente se ne era andato da quella sgualdrina di Pamela.
Andai a farmi una doccia e lasciai i miei lunghi capelli mossi cadere sulle spalle, poi sospirai ritornando in camera e indossai quello stupido vestito.
Scesi di sotto ed entrai nella macchina nera che ci avrebbe portati all'aeroporto.
Adrian ci avrebbe aspettati li.
- Io pensavo saremmo andati ad una cena - feci ovvia sistemandomi sul sedile.
- Qualcosa del genere. Stiamo andando al laboratorio -
- Niente cibo? - urlai.
Mio padre scoppiò a ridere.
- Pensi solo a quello vero? -
- Smettila! - mi arrabbiai.
Lui ritornò subito serio.
- È una cosa importante - mi ammonì con lo sguardo.
Questo lo sapevo.
- Sei davvero bellissima con quel vestito - si complimentò.
- Lasciamo stare ti prego - ritornai a guardare fuori dal finestrino.
Nel frattempo la macchina si era fermata: vidi Andrian venire verso di noi e sedersi affianco a me sul sedile.
- Buonasera signore - salutò mio padre.
- Hey - poi mi sorrise.
Io arrossii violentemente, per fortuna in macchina era abbastanza buio da non farlo notare.
- Non vedo l'ora di scendere dall'auto per vedere come ti sta il vestito - mi sussurrò avvicinandosi al mio orecchio.
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BODYGUARD
RomanceNon riuscivo a crederci. No, non poteva capitare proprio a me. Non era vero. -Cosa? Hai intenzione di ingaggiare una guardia del corpo?- urlai. -Si hai capito bene ora smettila di urlare- -Io non smetto proprio un bel niente! Da quando la mamma se n...