10. PROMESSE

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Fui svegliata dalle voci di alcune persone.
Pian piano aprii gli occhi: era abbastanza buio, solo una luce illuminava lievemente la stanza dove mi trovavo.
Non ci misi molto a capire che ero in ospedale.
Poi ricordai quello che era successo.
Come avevo potuto?
Iniziai a tremare ricordando le vertigini, il vuoto e poi la sensazione più brutta: affogare.
Cacciai subito via quei pensieri.
Cercai di sedermi sul letto, una fitta allo stomaco però mi costrinse a sdraiarmi di nuovo.
Poi notai qualcuno seduto accanto a me su una sedia.
Daniel.
Stava dormendo.
Era stato lui a salvarmi?
Non volevo svegliarlo, era così tenero mentre dormiva.
Sorrisi a quella scena.
- Daniel?- feci piano.
- Mmm... Clary? -
- Hey - risposi in imbarazzo.
Non era certo una bella situazione: ero sdraiata a letto con un ago infilzato nel braccio.
- Stai bene? - era preoccupato.
- Credo di sì - risposi con lo sguardo basso.

Non riuscivo a guardarlo negli occhi.

Mi sentivo uno schifo per quello che avevo fatto.

Mi vergognavo.

- Clary... - disse piano.
- Mi dispiace per averti messo nei guai. Davvero - dissi tutto d'un fiato.
-Cosa? Davvero ti stai preoccupando di questo?- sembrava sorpreso.
-Si..-
- Il mio compito è proteggerti Clary non devi scusarti di niente -

Poi scoppiai a piangere.

Dovevo liberarmi di quel peso.

- È tutto a posto -
Si sedette affianco a me nel letto e mi abbracciò cercando di tranquillizzarmi.
- No che non lo è - singhiozzai.
- La prossima volta potrei non arrivare in tempo....ho bisogno di sapere, devo sapere la verità, solo così posso aiutarti. Perché è quello che voglio fare. Ho rischiato di perderti te ne rendi conto? Mi è crollato il mondo addosso -

Quelle parole mi fecero sobbalzare.
Poi continuò.
- Clary nel mio mestiere ho una sola regola da rispettare: non affezionarmi delle persone con le quali lavoro. Beh con te ho infranto questa regola - sorrise.

Non sapevo cosa dire.
Forse ero sotto l'effetto dei farmaci.
Forse avevo capito male.

Daniel si avvicinò a me finché i nostri corpi si sfiorarono.

Non sai da quanto tempo avrei voluto farlo.

Poi la distanza tra noi scomparve: pian piano  si avvicinò alle mie labbra.

Esitò un attimo forse cercando il mio consenso e poi mi baciò.

Fu qualcosa di inaspettato.
Dolce, lento.
Era troppo bello per essere vero.

Ma cosa stavo facendo?

Lo spinsi via facendo pressione sul suo petto con le mani.
- Non possiamo - ansimai cercando di allontanarmi per riprendermi.
- Ma no dai ci stiamo solo divertendo vedi? - disse mentre cercava di avvicinarsi.
Era strano.
Poi scoppiò a ridere e capii.
Come avevo fatto a non sentire l'odore di alcool?
Perché non l'avevo capito prima?
Era ubriaco.
Lo spinsi via scoppiando a piangere.
Dopo quello che era successo non potevo sopportare anche questo.

Passai un intera settimana in ospedale:
tra analisi ed accertamenti per vedere se stavo bene improvvisamente arrivò io momento di tornare a casa.

Ma non volevo.

Come avrei affrontato Daniel?

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Hey genteeeeeee!!!!❤️
Scusate se ci ho messo tanto.
Spero vi piaccia ma soprattutto spero di non deludervi 🙈
Alla prossima!!!❤️
Votate e commentate!!

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