Camminava in una direzione a lei conosciuta e ben precisa.
Non aveva quasi più niente da perdere, ormai. Loro le avevano portato via tutto, e l'unica cosa che le rimaneva erano pesi, una comunità da portare avanti.
Si sciolse i capelli precedentemente raccolti in una treccia morbida, lasciando che il vento li spettinasse.
Si addentrò nel bosco, seguendo il percorso del fiume che, continuando a seguirlo, avrebbe portato al palazzo abbandonato dove abitava il suo amato popolo.
I suoi occhi verdi furono spesso attirati dalle nuvole nel cielo, che si muovevano velocemente.
Prese un forte respiro, aveva il presentimento che qualcosa, più grande di lei, sarebbe accaduto.
Uscì dal sentiero boschivo senza nemmeno accorgersene, tanto era presa dai suoi pensieri.
Ormai non riusciva più a scorgere l'armonia e l'incanto della natura, come quando era piccola, come quando osservava la leggiadria delle farfalle.
La situazione l'aveva costretta a crescere troppo in fretta, e tra guai e bisogni, era diventata una vera e propria macchina da guerra.
Costretta ad una vita guerriera, a degli anni da velocista, da ribelle, non era mai stata presa ed era riuscita anche ad uccidere qualche agente.Era l'asso nella manica della sua comunità, ma anche il loro punto debole: loro erano l'unica cosa che l'aveva salvata, e attaccando loro, avrebbero attaccato direttamente anche lei.
Aveva i sensi piuttosto affinati e sviluppati, e il risultato, da come aveva detto anche Chong, il padre di Mayers nonché l'allenatore della sua infanzia, era eccezionale.
Mix, una testa bionda dagli occhi azzurri e dalla pelle chiara, le venne incontro.
«Novità?»«No, sono sfuggita come al solito.»
E come al solito, cominciarono a camminare insieme verso la loro base, senza l'intenzione però di volerci arrivare davvero, poiché quando sarebbero arrivati nel campo vicino alla loro base, si sarebbero fermati.Lui sorrise.
«Sei sempre la solita, Broker.»E proprio come era d'abitudine, si sdraiarono sul campo di grano selvaggio guardando le nuvole e parlando.
«Ti ha visto qualcuno di importante tra di loro?»
Anche Mix e i velocisti chiamavano nello stesso modo di Broker i Supremi.La ragazza bionda si irrigidì qualche secondo, pensando allo strano incontro con Peter. Lei non lo conosceva, ne era sicura.
Decise però di non allarmare nessuno.«Mix, dubiti di me?»
Girò la testa, osservando come i capelli dell'amico si fondevano bene con le spighe.«Eh? Cosa? Certo che no!»
Broker pensò che Mix fosse addirittura troppo dolce, per essere stato catapultato in una vita così orridamente brutta.
All'improvviso il biondo si alzò, sfoderando la sua spada e cominciando a muoverla.
«Un inesperto come te non dovrebbe usare queste cose, potrebbe farsi male!»
La ragazza lo canzonò.«È per questo che mi ci sto allenando, non credi?»
Mentre gli rivolse la parola il ragazzo non smise di fendere la lama affilata in aria.«Vediamo che sai fare.»
Rispose Broker alzandosi in piedi.Cominciarono a muoversi, spingendo e facendo scontrare le loro spade più e più volte, provocando dei rumori agghiaccianti.
Dopo qualche mossa la punta della spada della ragazza era poggiata sul petto del ragazzo, che sentiva un pizzichio e basta.
Constatò quanto Broker fosse brava nel controllare i movimenti, mentre lui era piuttosto goffo e faceva ancora un po' di fatica.
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Rebels · N.H.
ActionFanta-action story Forse era questo che la spingeva ad andare avanti, a combattere. Ciò con cui era stata cresciuta e con cui si sarebbe sfogata, la sua unica riserva infinita: l'odio. Tratto dal capitolo intitolato "War." «Sai cosa, Horan?» Si pieg...