Il popolo continuava ad urlare, e gioiva a discapito della giovane ragazza, che adesso era tenuta ferma da Peter, che aveva insistito per poterla vedere da vicino mentre soffriva.
Tra i vari cori che si formarono riuscì a sentire qualche insulto, e notò che tutti si abbracciavano, piangevano e urlavano il nome della senatrice.
«Volete che soffra?»
La voce della donna tuonò prepotente, come una bomba in mezzo al silenzio.La sua voce incuteva paura, da quanto fosse autoritaria e, nonostante calma, perfida. Infinitamente perfida.
I boati, se possibile, crebbero ancora di più, mentre la gente cominciava a battere le mani, i piedi e creando il rumore più forte possibile.
Tutti, tutto il mondo doveva sentire la magnificenza dei Supremi.
Tutto il mondo doveva sapere della loro vittoria e della disfatta degli Indigens.
E per Broker tutto il mondo era in ansia. Tutto il suo mondo, era in ansia.
«Volete fargliela pagare?»
Urlò ancora, sovrastando sempre il brusio prodotto dalle corde vocali della gente.Tra l'euforia generale, la bionda sentì urli di sì.
La ragazza si accorse e si stupì di quanto fosse odiata.
Niall la guardava.
Sembrava misteriosa, intrigante.
Gli parve bella, infinitamente bella.Però era nemica.
«Allora, sei pronto per scommettere?»
Gli sussurrò Luke all'orecchio, per farsi sentire.Niall lo guardò.
«Scommettere? Per cosa?»Il biondo sorrise e ammiccò verso la ragazza.
«Quasi quasi mi dispiace rovinare la sua purezza.»Niall gli fece una faccia alquanto inorridita.
«Lucas, lo sai che non la sfiorerò mai, una come lei,» la causa di tutti i miei problemi, avrebbe voluto aggiungere, «dovresti farlo anche tu.»L'amico guardò la ragazza, poi rivolse gli occhi all'irlandese.
«Amico, io la sfrutto proprio per questo. È un occasione.»Niall, che nel frattempo era tornati a guardare la scena, parlò senza nemmeno girare la testa.
«Divertiti.»Sei solo un bambino sussurrò poi tra sé e sé.
La senatrice, vestita completamente di bianco, si girò, facendo un cenno a loro due, che assistevano con le braccia al petto.
Broker non poteva vedere, ma la sua espressione rimaneva calma.
Era incredibile quanto volesse mantenere il controllo di se stessa anche in situazioni come questa, incredibile come ci riusciva, e tanto incredibile che perfino lei se ne stupì.
Era una maniaca del controllo.
Nel frattempo Anne prese in mano un coltello. Si rivolse a Peter.
«Ci pensi tu?»L'uomo dietro a Broker sorrise.
«Ti umilierò, puttanella, proprio come tu hai fatto con me.»In risposta la giovane donna si mosse leggermente, tirandogli qualche spallata.
La vecchia donna gli passò il coltello, mentre lui assaporava già il gusto amaro e appagante della vendetta.
Cominciò a tagliargli il fianco della maglia, strappandogliela.
Arrivato al petto, tornò con la lama appena sopra alle anche.
Allungò il viso oltre alla spalla della donna, per sussurrargli all'orecchio un «Non preoccuparti, farà molto male.» e lasciarle un bacio sulla guancia.
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Rebels · N.H.
AçãoFanta-action story Forse era questo che la spingeva ad andare avanti, a combattere. Ciò con cui era stata cresciuta e con cui si sarebbe sfogata, la sua unica riserva infinita: l'odio. Tratto dal capitolo intitolato "War." «Sai cosa, Horan?» Si pieg...