Si lasciò sfuggire un lamento: si sentiva come quando da ragazzina faceva qualcosa di proibito. La consapevolezza del pericolo.
«Ma non lo puoi fare! Cosa succede se ti scoprono?» Commentò lei.
«È proprio per questo che lo facciamo, no? Sei un animale selvatico in gabbia, Broker. Devi essere libera.»
Si sporsero e Niall tirò indietro il braccio, per non farla vedere dalla guardia che si aggirava in quei pressi. Si guardò intorno.
«Mmh okay, dobbiamo trovare un diversivo.» La riportò indietro.
Doveva assolutamente recarsi da Lucas.«Cosa...cosa ci fate qui?» Chiese l'australiano, guardandoli esterrefatti.
«Ho bisogno del tuo aiuto, Luke.» Il biondo si guardò intorno e poi trascinò la ragazza nella stanza dell'amico. «Mi devi fare un favore: un grosso favore.»
«Dimmi.» Non aveva mai visto il suo migliore amico con quella felicità addosso. Era sempre abituato alla pacatezza e al distacco di Niall, e provò un senso di gioia e al contempo di delusione a vederlo con lei: alla fine stava passando del tempo con quella il cui popolo -forse-, aveva ucciso la sua famiglia.
«Devo...voglio...mi piacerebbe...farle vedere una cosa.» Disse in imbarazzo.Lucas sorrise istintivamente, vedendo il ragazzo comportarsi così. «Cosa vi serve?»
«Le serve la tua tuta. Corriamo troppi rischi, se ci vedono.»
Dove hai in mente di portarla?, pensò. Annuì dirigendosi nella sua stanza, seguito dai due. «Okay, sali sulla pedana. Ci penso io.»
Lei eseguì.
Lucas parlò: «Avvio comando vocale.»Una voce registrata rispose. «Ciao Lucas. Cosa desideri?»
La bionda si chiese come potesse esserci così tanta ricchezza, dalla loro parte. «Ho bisogno della tuta per l'aliante.»
«Tuta per aliante attivata. Desideri utilizzare le impostazioni predefinite o cambiarle?»
«Le devo cambiare. Attiva lo schermo.»«Schermo attivato.»
Si avvicinò a quello che sembrava un pezzo di plexiglas, ma che funzionava come il display di un computer.
Modificò le impostazioni: la pedana registrò l'altezza, il peso e fece uno scan del corpo e delle forme di Broker. Le inserì nella tuta, -che era formata da un tessuto estremamente elastico quanto, una volta definite le forme, aderente-.
«Hai selezionato tali impostazioni: desideri procedere?»
«Procedi.»Due braccia meccaniche scesero dal soffitto, che presentava delle cavità fatte apposta per contenerle quando dovevano stare ferme, mentre tenevano la tuta, che sembrava divisa in due parti. Fatta quasi di tante piccole piastrine nere.
«Desideri lo schermo protettivo?»
«Sì.»«Schermo protettivo attivato.»
Il corpo della ragazza venne coperto. «Ascoltami Broker, devi toglierti tutto, tranne l'intimo.»
Lei eseguì e quando scese dalla pedana, sembrava una persona completamente diversa, non fosse stato per il suo volto.
«Grazie.» Niall tirò una pacca sulla spalla dell'amico.
«Grazie.» Lo seguì lei, beccandosi uno sguardo strano.
Poco prima che uscissero, Lucas borbottò un «Vi copro io.»«Okay, posiziona i piedi in quei cerchi.» Il biondo le indicò la zona dell'aliante su cui doveva poggiarsi. «Fatto.» Concluse.
«È facile guidarlo?» Chiese poi.
«No, in effetti no.» Guardò per terra.
«Facciamo così.» Annunciò poi, schiacciando qualche tasto ad uno schermo.
Il catalogatore di alianti girò un paio di volte, fermandosi poi su un grosso oggetto. «Questo lo hanno creato per far imparare alle nuove reclute come guidarli.»
Poi abbassò lo sguardo, perdendosi nel passato.«È questo il grande giorno, matricole.» Parlò fieramente la senatrice. «Oggi farete il grande passo: un passo verso la sicurezza, un passo verso la gloria. Perché oggi, i presenti che sono stati convocati, e che sono seduti davanti a me, diventeranno degli specialisti.»
Niall si guardò intorno, saranno stati una ventina di persone circa. La cosa che divideva tutta questa gente da lui, era l'accesso ad arruolarsi nel corpo degli agenti speciali, perché aveva degli agganci solidi.
«Ansioso?» Chiese ad un ragazzo vicino a sè. «No, Lucas. Cioè sì, ansioso. Mi chiamo Lucas.»
Il ragazzo, vedendolo così impacciato, sorrise. «Niall.»
«Voi siete il futuro,» entrambi volsero la testa per guardare la donna, «ciò che siete stati ormai non conta più. Le vostre vite cambieranno radicalmente.»
E tra tutte quelle cascate di applausi, all'età di appena dodici anni, Niall capì che tutto non sarebbe più stato lo stesso.«Che ci fate qui?» La guardia dovette accendere una torcia per riuscire a distinguere bene i volti e i corpi, poiché erano nella penombra.
Niall sorrise: nuova recluta.
Si avvicinò all'uomo. «Ciao,» le dita sollevarono leggermente il cartellino: altro indizio che era un nuovo arruolato, e ne lesse il nome: «Maurice.»
La persona davanti a sé sbiancò, e con un po' di coraggio disse: «Agente speciale Horan...cosa, cosa fate qui? Perché sarei di sorveglianza.»
Niall si sporse in avanti. «Vedi, recluta, quella ragazza dietro di me?» Sussurrò, in modo che Broker non potesse sentire.«Sì.» Ricevette in risposta.
«E vedi quell'aliante che stiamo per prendere?»
Il viso dell'uomo si spostò in alto e in basso più volte. «E la senti l'eccitazione nella mia voce?»
«Ehm ehm,» si schiarì la gola Maurice, alzò un attimo gli occhi alla ragazza coperta dal buio, «è tutto in regola, fate pure ciò che dovete fare.»
E se ne andò. Niall sorrise e ringraziò mentalmente l'amico.Salì sull'aliante e fece appoggiare nella posizione corretta anche Broker.
«Ascoltami, quando si vola per le prime volte, di solito la stabilità viene divisa dalle due matricole, in modo che uno si concentri su una parte e ne acquisisca il pieno controllo.»
«Vuoi fare così?» Chiese lei, inclinandosi leggermente indietro per avvicinare i loro visi e riuscire a guardarlo meglio.
La sua schiena si scontrò sul petto di Niall, causandole dei brividi.
«Sì.»Quando l'oggetto iniziò a planare, Broker sembrava abbastanza stabile. «Brava, mantieni il controllo.» Le sussurrò lui, all'orecchio.
La ragazza chiuse per un secondo gli occhi, mentre Niall accorse per evitare di far inclinare troppo l'aliante: la parte era quella di cui si doveva dedicare Broker.
«Attenta!» Ridacchiò lui, una volta riacquistato l'equilibrio.
«Siamo così alti?» Notò lei.
«Hai paura delle altezze?» Chiese lui.
«No, no. Solo che...non sono mai stata così in alto...»
Niall sorrise, portando in avanti il petto. «C'è sempre una prima volta.»
Lei arrossì, sperando che lui non lo notasse.
In compenso si sbilanciarono ancora una volta, e ancora una volta Niall venne in soccorso.«Devi stare calma.» Sussurrò. «È il tuo corpo che comanda all'aliante come muoversi.»
Le cinse i fianchi, mente una scarica lo attraversò dalla testa ai piedi. «Guarda.»
Fece un po' di pressione sul fianco destro della ragazza e la piattaforma volante si inclinò leggermente. Accadde la stessa cosa ma dall'altro lato, quando il fianco sinistro di Broker venne spinto verso il basso.
«Credo...credo di aver capito.» Sussurrò lei nella speranza che lui si staccasse.Niall non si mosse, e in fondo in fondo lei ne ammise la felicità.
Le sue mani erano posate delicatamente sul suo corpo, le loro guance erano a contatto, il suo fiato caldo che le dava istruzioni sul collo, il petto che spingeva contro la sua schiena.
E lei aveva appena esaurito le forze necessarie per resistere.
Incredibile quanto una sensazione così sconosciuta fosse così potente da renderla stanca, da togliere il fiato di bocca a colei che era nata per correre, e per portare a termine missioni sfiancanti.
«Ti prego Niall, possiamo scendere un secondo?»WAIT...WHAT?!
Yeah, credo che questo capitolo mi soddisfi. E nemmeno corto!
Scusate il ritardo! Perdono quotidiano ahahah.
Votate, commentate e tenetevi pronte perché tra poco posterò il secondo capitolo di His Life! Party all night!
E basta, Niall è la persona più bella del mondo. Lo vado a stalkerare su Snapchat.
Al prossimo (spero in tempo) capitolo!
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Rebels · N.H.
ActionFanta-action story Forse era questo che la spingeva ad andare avanti, a combattere. Ciò con cui era stata cresciuta e con cui si sarebbe sfogata, la sua unica riserva infinita: l'odio. Tratto dal capitolo intitolato "War." «Sai cosa, Horan?» Si pieg...