Appena le porte del veicolo volante, atterrato da poco nel mondo degli Externi, si aprirono, il biondo la guardò sorridendo. «Ci sono venuto una sola volta, quando ero piccolo.»
Una distesa immensa di stupende case bianche, cementate, con un giardino ben curato per ognuna le si stese davanti agli occhi. D'istinto lei pensò ad una vita, lì.Immaginava di poter avere una casa, di arredarla insieme a lui, insieme a Niall. C'era anche una terza persona, sì, un figlio.
Respinse l'immaginazione per uscire dal velivolo, con la mano intrecciata con quella del ragazzo. In occasione della sua prima volta in quel nuovo posto, lui le aveva regalato quel vestito che aveva intravisto quella volta che si era addentrata nella città, inseguita poi da Peter. Le aveva regalato anche un paio di scarpe che, secondo lui, la facevano molto sexy. Erano nere, con del tacco.
Erano femminili, lo doveva ammettere, ma con quelle non ci poteva correre.Niall aveva riso di fronte al dubbio della ragazza, spiegando che quelle si dovevano mettere in occasioni speciali.
«Tipo?», aveva chiesto lei, curiosa.
«Tipo una cena.»
Fecero qualche passo, scortati dalle forze armate del posto. Venne loro incontro una donna mora, dall'aspetto rassicurante e pulito.
Sorrise ad entrambi. «Benvenuti, io sono il primo ministro Ashley Hedger», tese la mano e la strinse ad entrambi, «mi hanno detto che dovete parlare con il ministro degli esterni. Venite.» Disse ancora, mettendosi a posto gli occhiali dalla montatura blu.La donna li portò davanti ad un palazzo, poi si girò, guardando la strada che avevano percorso: i due ragazzi la affiancarono. «Questo è il mercato, tutelato dalle guardie per evitare i saccheggi. Qui non è permesso utilizzare armi, e il nostro corpo che protegge il popolo ha a disposizione oggetti di ultima tecnologia che possono solo stordire le persone.», Broker non fece altro che notare le differenze tra la sua gente e questa.
«Questo alle vostre spalle invece è il palazzo dei ministri, come vedete ha molti piani: ognuno è adibito a diverse funzioni.», schiacciò un tasto e la piattaforma in cui erano, con incredibile stupore da parte dei due stranieri, si sollevò. Ai lati di questa spuntarono dei parapetti.«Non siete abituati a queste cose, vero?», sorrise la donna, guardandoli con sincera armonia.
Broker e Niall scossero la testa, ammaliati dalla maestosità dell'oggetto. La bionda guardò la massa di gente che si aggirava per il mercato, incurante di loro. Tra tutti questi volti, lei ne notò uno lontanamente familiare, che li guardava con insistenza. Quel viso aveva un sapore, le ricordava qualcosa, ma lei non riuscì a comprendere precisamente cosa.
Una volta che la piattaforma si fermò, due porte che erano parte del muro del palazzo si aprirono, facendoli entrare all'interno dell'edificio.Gli interni, osservò Niall, non erano molto diversi da quelli nella sua città. Forse si sarebbe aspettato, -che ne sapeva?-, un qualcosa di più sofisticato. La donna si fermò davanti a due porte chiuse. «Dall'altra parte siedono i più alti esponenti degli ex ministri esterni, quelli con cui parlerete tra qualche istante.», accanto ad esse c'era una scrivania, con un segretario seduto sopra.
Aveva uno strano aggeggio attaccato all'orecchio, notò Broker, ma non tanto diverso da quello che usava Niall quando lavorava per mettersi in contatto con il quartier generale, che gli dava gli ordini.L'uomo li guardò, e alla domanda posta dal primo ministro: «Sono pronti al ricevimento?», annuì, schiacciando un pulsante che, dopo un rumore un po' fastidioso, fece aprire le porte. Un lungo tavolo era presieduto da una quindicina di signori e signore, tutti sull'orlo dei cinquant'anni.
«Entrate, prego.», disse l'uomo seduto a capotavolo, nella parte opposta della stanza dove erano loro.···
«Quindi, visto che la senatrice Prayer, che avete scoperto essere un'aspirante sovvertitrice della vostra costituzione, è stata messa a tacere, e si è ristabilito l'antico comando della tua famiglia», disse una donna, dopo una lunga discussione da parte di Niall, «siete venuti qui per stipulare un patto pacifico?»
Niall alzò la testa, puntando gli occhi in quelli della bionda accanto a lui. Si guardarono per qualche istante. Poi lui si rivolse agli altri presenti: «Sì, è così.»
«Bene», parlò un altro uomo, «attendete fuori per sapere cosa abbiamo decretato.»«Pensi che accetteranno?», chiese il ragazzo a Broker, una volta da soli. «E perché non dovrebbero farlo? Insomma, gioverebbe anche a loro, nonostante le comunicazioni dovranno essere molto più fitte. Poi hai fatto un bel discorso.», lei gli accarezzò la guancia, sussurrando quelle parole di conforto con un sorriso stampato sul volto.
Una ragazzina, la stessa che Broker aveva notato quando stava entrando nel palazzo, li stava ora guardando nascosta da un muro.
Aveva i capelli mori e gli occhi azzurri.Guardò Niall. «Penso ci sia qualcuno che voglia qualcosa da te.», gli disse, ma una volta che entrambi guardarono la zona dove la bionda aveva visto la ragazzina, questa non c'era più. Il ragazzo si rigirò verso di lei con un sorriso sul volto, pensando che fosse uno scherzo. Broker stava per aprire la bocca quando tutti gli ex ministri uscirono.
«Senza sproloqui esagerati, abbiamo deciso di firmare il contratto in nome di questo mondo.», tutti i presenti strinsero le mani alla giovane coppia, dopodiché scrissero e strinsero il patto.Una volta concluso tutto, gli offrirono di soffermarsi per una notte lì, gli avrebbero offerto una camera del più prestigioso hotel della zona. I due ragazzi si guardarono. Poi Broker parlò: «No grazie, preferiamo tornare a casa, adesso.»
E mano nella mano si diressero verso il velivolo che li aveva portati.THE NEXT IS THE LAST ONE!
Il prossimo capitolo è il prologo, ragazzi! Questo è quindi il penultimo!
Che ne pensate? Lo so, non è una cosa fantastica, ma votate e COMMENTATE!
Al prossimo capitolo (lo dirò per l'ultima volta in questa storia)
Un beso.
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Rebels · N.H.
ActionFanta-action story Forse era questo che la spingeva ad andare avanti, a combattere. Ciò con cui era stata cresciuta e con cui si sarebbe sfogata, la sua unica riserva infinita: l'odio. Tratto dal capitolo intitolato "War." «Sai cosa, Horan?» Si pieg...