Not Out of Game

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«Broker, dove sei stata?» Liam si sedette accanto a lei, nel refettorio.
Lei alzò le spalle, guardando dritta negli occhi il ragazzo.

Era rimasta ancora a quel biondo, incantata dai piacevoli momenti con lui, chiedendosi ancora come tutto potesse essere successo. Le sembrava tutto una grande magia: Liam che c'è e non c'è; Lucas che non la cerca più; Niall che si è dimostrato dolce e tenero, tutto il contrario di ciò che si sarebbe aspettata.
Il solo fatto di incontrare un color nocciola e non ghiaccio, le inaspriva il cuore e le lasciava un gusto amaro in bocca. Non sapeva cosa le stesse passando per la mente, ma non aveva mai provato un'emozione così strana e potente: nemmeno i sentimenti per Percy si ci avvicinavano lontanamente.
Sentiva il potere di gridare libertà a tutti i venti, ma solo in compagnia di una testa bionda e delle labbra dal sapore dolce e dal tocco vellutato.

«Non hai ancora risposto alla mia domanda.» Le fece notare lui, mangiando il cibo che aveva nel piatto.
«Nessun posto in particolare...» Rimase vaga la bionda, notando le piccolezze più futili di quell'acqua sporca che si trovava a guardare nella bacinella. Lo chiamavano pranzo, quelli che glielo servivano.
«Broker, stare fuori per tutta la notte non significa che sia tutto normale. Sai benissimo che non siamo più al villaggio.» Commentò, alzando lo sguardo e incrociando quello di una guardia.
Gli rivolse uno sguardo duro, furbo, poi tornò alla ragazza che non sembrava minimamente interessata ad altro se non al piatto di plastica davanti al suo viso.

«Ti racconterò più avanti. Non ha importanza, sto bene.» Sussurrò lei a denti stretti, infuriata. Perché lei gli avrebbe dovuto delle spiegazioni, se lui non si faceva vedere per intere ore ogni giorno?
«Mangi o no?»

Lei si alzò di scatto. «Scusa, non ho fame.» E se ne andò.
Liam tirò su la testa, incrociando ancora una volta la stessa guardia di qualche manciata di secondi prima.

Lei entrò nella sua stanza, ancora arrabbiata con Liam. Avrebbe voluto volentieri qualcuno o qualcosa da prendere a pugni, ma il suo cuscino sembrava un lenzuolo da quanto era sottile. Improvvisamente comparve Lucas. E fu come un ennesimo trucco, per la ragazza.
«Cosa ci fai qui?» Commentò.

Poco dopo fece capolino anche Niall. Istintivamente lei fece un passo indietro nella scalinata per l'ira.
«Sono venuto per chiederti delle informazioni.»
«Con la storia di Lucas abbiamo aggiunto qualche pezzo che potrebbe combaciare con ciò che abbiamo in mente.» Sussurrò Niall.
Lei chiuse gli occhi, si sedette sul letto.
«Forza, dite.»

«Niall si sta riferendo all'episodio di qualche giorno fa, quando stavi cantando al figlio di Payne.»
«Cosa potrebbe centrare Liam?» Sussurrò lei, mentre Niall per qualche secondo si infiammò: sapeva del doppio gioco del suo amico, ma non sapeva da che parte stesse realmente. Era questo l'unico motivo che lo spingeva a non parlare.
«Il discorso che abbiamo avuto.» Precisò poi, Luke.

«Laze? La canzone?» Ebbe un cenno positivo come risposta. «Pensiamo che lei possa essere parte del filo conduttore.» 
Broker assottigliò gli occhi. «In che senso?»
«Quella canzone, me la cantava mia madre...» Sussurrò Lucas, cercando di non perdere toni nella voce mentre parlava.
Lei abbassò la testa.
Poi si alzò in piedi.

«Come si chiamava tua madre?» Parlò, immersa nei pensieri.
«Liz.» Non erano più di tre lettere, ma sussurrate con un tale rimpianto da far turbare anche lei.
«Laze. Ma certo. Laze!» Si avvicinò a grandi passi verso di lui.
«Cosa?» Sussurrò Lucas.

«Laze aveva un figlio, ne rimpiangeva la lontananza e lo compativa. Si è presa cura di me, e la canzone, i capelli biondi, gli occhi chiari. Io le ricordavo te!» Pensò ad alta voce. «Lucas, tua madre non è mai morta, non è stata uccisa. Laze, o meglio Liz, è tua madre. Io sono stata cresciuta da tua madre! È lei la chiave!» Sorrise entusiasta.

«Sei...sei sicura?» Le parole che aveva appena sentito, e il calore di una nuova speranza, lo inondarono di gioia a tal punto che avrebbe voluto piangere come un bambino. Poi, l'amaro e la delusione del dubbio si infiltrarono dentro la sua anima come insetti tra le crepe dei muri. «Ma perché non è mai venuta qui, a cercarmi?»

«Ci sono tante, immense cause: a partire dal fatto che qui un Indigens è clandestino e ricercato.»
Niall aveva dipinto sul volto un sorriso. Broker lo guardò per qualche secondo, si sentì ardere dentro: distolse gli occhi da quella visione.
«Niall, dobbiamo andare a vedere!» Lucas ora sembrava un bambino, impaziente di fronte a così tanta gioia.
«Luke, so che sei felice, ma non sappiamo dove si trova la loro base.»

«Posso mostrarvela io.» Suggerì lei. Niall la guardò, si fidava così tanto di loro?
«Non è così facile, di giorno.»
«Io penso di aver bisogno di riflettere. Aggiornatemi.» Si alzò l'australiano, che sembrava completamente cambiato.
Niall e Broker si guardarono per qualche secondo. «Dovremmo farti uscire. Non è facile.» Ripetè lui. «Dovresti creare un diversivo così grosso da tenere le guardie impegnate per un giorno almeno, ma senza che ti notino.»

Lei boccheggiò, pensando. «In verità, ci sarebbe un modo.»
Si fissarono in un silenzio che lasciava loro lo spazio per pensare. Niall sollevò la testa, avendo compreso il filo del ragionamento della ragazza. «No.» Si avvicinò a lei. «No no no. Non ci pensare neppure.»
«È l'unico modo! È l'unico così potente qui dentro!»
Il biondo si morse violentemente le labbra per l'ira, c'era una probabilità di riuscita, ma c'era anche il rischio: cosa che lui non voleva correre.
«Ti ucciderà!»

«No, non se gli parlo con il giusto approccio.»
Niall fece uscire dal naso uno sbuffo. Poi abbassò lo sguardo, arrendendosi. Si avvicinò a lei, le accarezzò una guancia. «Ti prego, stai attenta.»
Lei sorrise, strinse la mano di Niall nella sua. «1247 non è così spesso come credete.» Si mosse fino all'entrata della sua cella. Si girò, guardando Niall e sorridendo. «Ho già scoperto il suo punto debole.»

SO, CALUM AGAIN!

Quindi...okay.
Cosa avranno in mente? Perché faccio domande scontate?

Bene, commentate e votate! Grazie mille per i voti e le visualizzazioni!
Un bacio e al prossimo capitolo!

La GIF. Muoro.

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