Broker riunì Laze, Mayers, Percy, Connor e Mix dentro casa sua, per poter far ricongiungere Luke alla madre.
Dopo qualche minuto di attesa, la bionda entrò affiancata dai due ragazzi. «Loro sono i due agenti speciali che sono riusciti a prendermi quel giorno che, penso, tutti ci ricordiamo.»Guardò tutti i presenti tirargli degli sguardi nascosti, tranne Laze. Laze guardava Lucas, mentre qualcosa sembrava visibilmente girarle nella testa. Forse era l'istinto, ma Broker pensò che la donna avesse già capito. «Sono venuta fino a qui per dirvi che da loro la situazione sta peggiorando: vogliono muovervi guerra.»
La notizia fece drizzare le orecchie di tutti, Percy ne sembrava molto sorpreso. Un qualcosa dentro a Broker si mosse.«E Laze,» lo sguardo di tutti cadde sulla donna appena menzionata, il tono dolce di Broker faceva intendere l'amore e il forte legame tra queste due persone, «so che hai perso un figlio. Non mi sono mai fatta più di tante domande sul come e sul quando, ma so per certo che lui,» disse indicando Luke, «è un ragazzo che da tanto tempo si è chiesto dove fosse sua madre.»
La donna si alzò di scatto dalla sedia, facendola cadere dietro alla schiena.I due si guardarono per molto tempo, sotto gli sguardi increduli dei presenti. In effetti più lei li osservava, più ne notava le somiglianze.
Laze parlò per prima: «Lu...Lucas?» Sussurrò flebilmente.
Lui sorrise appena. «Liz.»
Camminarono lentamente, e quando furono abbastanza vicini da potersi toccare, si strinsero in un abbraccio forte.«È come se in tutto questo tempo non si fossero mai persi.» Concluse Niall, sorridendo.
Broker e lui stavano passeggiando appena fuori dalla base, per stare un po' soli. Entrambi erano molto presi da questa nuova situazione.
«Già», commentò lei, sorridendo. «Ma adesso dov'è Lucas?»«È con lei, sai, devono raccontarsi quasi quindici anni di vita.» Sorrise ironico.
La guardò di sfuggita, ricordandosi ancora quanto fosse bella. I suoi occhi chiari gli ricordavano la libertà più pura, senza condizioni. Il suo spirito sapeva di qualcosa che era indomabile, ma che poteva scegliere di stare accanto a qualcuno. E poi c'erano le sue labbra.
Le sue labbra che potevano assolverlo da ogni male compiuto in passato.«Penso sia tardi, meglio tornare», disse lei.
Niall si limitò ad annuire, per evitare di spezzare i suoi pensieri.
La luna era sollevata in un cielo nuvoloso, appena visibile ma luminosa. Un giorno avrebbe voluto portarla a vedere le stelle.«Quindi, domani dobbiamo tornare.» Disse la ragazza.
«Si accorgeranno di noi, se stiamo via così tanto.»
«Vedremo cosa si può fare.» Concluse lei, arrivando alla porta di casa sua.
«Vi hanno fatto vedere dove dormirete questa notte?» Si girò lei, sorridendogli.«Sì, è un ottimo posto.» Ricambiò lui.
«Beh, allora buonanotte.» La bionda gli si avvicinò per lasciargli un bacio sulla guancia.
Quelle labbra che non incontravano le sue da troppo tempo ormai.
Lei si girò e fece qualche passo sulle scale di casa, Niall la guardava andare via, quando si fermò.
Si girò verso di lui. «Ti va di entrare?» Sussurrò. A quel punto lui le sorrise istintivamente, capendo che qualche speranza per lui c'era.Ne fu certo nel momento in cui accettò. «Volentieri.»
Lei si avvicinò a lui e lo baciò, poi gli prese la mano e lo portò dentro.
Il suo corpo si muoveva con calma mentre i muscoli della schiena guizzavano, mentre lei camminava.
Lo portò in camera, e lì riniziò a baciarlo.
Caddero entrambi nel letto, i loro corpi stretti. «Perché quella volta mi hai portato a vedere le stelle?» Chiese lei, curiosa.Lui non si azzardava ancora a toglierle la tuta: lo avrebbe fatto al momento giusto.
«Perché volevo stare un po' solo con te.»
Le loro labbra si scontrarono.
«Ti saresti aspettato un mio bacio?»
«No, ma ci speravo.»Lei si fermò completamente. Sorrise. «Perché?»
Lui a quel punto allungò le mani sulla schiena della ragazza. «Perché voglio sapere tutto di te, perché voglio passare del tempo con te, perché voglio tenerti stretta, perché voglio poterti baciare, perché sono disposto a combattere questa guerra per te.» A questo punto la tuta di Broker era adagiata al suo corpo come un lenzuolo nero e spesso.
Lei era rimasta completamente ferma, sorridendo. Nessuno gli aveva mai detto delle cose simili, e ne era rimasta ammaliata, come un serpente di fronte alla dolce musica di un flauto: non attaccava ma si godeva il momento.Niall la baciò ancora una volta sulla bocca. «Perché credo di amarti.»
Broker fece la stessa cosa a Niall con la sua tuta.
Si baciarono di nuovo, e quando Broker si mosse per avvicinare i loro corpi, quando la loro pelle iniziò ad entrare in contatto, spingendo entrambi a non fermarsi.E sentendo i sospiri, i gemiti di piacere, il profumo, il corpo, i capelli, le dita della ragazza accanto a sé, Niall capì per la prima volta cosa fosse l'amore verso qualcosa che sembrasse poter durare. Niall amava Broker: non l'avrebbe lasciata andare facilmente.
«Quindi ci vedremo.» Disse Mix.
«Alla resa dei conti.» Rispose Broker, che aspettava che Niall salisse sull'aliante.
«Mi devi ancora spiegare come hai fatto a rimetterci le tute.» Le aveva ricordato lei poco prima di iniziare a salutare tutti.
La gente iniziava ad andarsene, e solamente i velocisti rimasero, tranne Percy.Vedendo che lei lo cercava, Mayers alzò le spalle. «In questi giorni sparisce di continuo.» Poi le si avvicinò e le prese le mani. «Gli sei mancata molto: ogni giorno teneva in mano quell'aggeggio che gli hai lasciato prima che ti portassero via.»
Il cinese sospirò. «Ci sei mancata.»
«Broker, dobbiamo andare.» Disse Lucas. Aveva avuto una tempesta dentro avendo conosciuto la madre, ma sapeva che con il tempo avrebbe riparato tutto ciò che si era rotto, riportando la pace.
Lei si girò verso il biondo ed annuì, poi tornò a Mayers.
Si avvicinò a lui e sussurrò. «Io non gli ho mai regalato niente del genere.»I loro occhi si incontrarono.
IN LOVE!
Adoro questo capitolo. ADORO.
Adoro perché:1. È tenero (aw) e figo (vero?)
2. L'ho scritto in un'oretta (GWR)Voi cosa ne pensate? Lasciate un commento ed una stella!
Per ancora due settimane avrò da lavorare quindi giustificate i ritardi (anche quello del Martedì.)Baci!

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Rebels · N.H.
AcciónFanta-action story Forse era questo che la spingeva ad andare avanti, a combattere. Ciò con cui era stata cresciuta e con cui si sarebbe sfogata, la sua unica riserva infinita: l'odio. Tratto dal capitolo intitolato "War." «Sai cosa, Horan?» Si pieg...