12.

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«Vuoi dare un'occhiata?» chiede Lacey dando un primo morso alla sua colazione.
«Passa qua quelle carte» sbuffa Zayn stanco, e Lacey rimane delusa nel vedere il moro poco partecipe nella ricerca di Harry.
«Emma Ostilly. Mi ricordo che aveva ricevuto minacce da fan ingelosite, erano tipo impazzite. I ragazzi ed io sospettavamo che qualcuno l'avrebbe uccisa, per poi affermare che Harry non l'amava veramente perché lui amava solo la presunta pazzoide-omicida » sorride Zayn ricordando le chiacchierate che da un po' di tempo non aveva più la possibilità di fare con i suoi amici.
«Emily Atack. Non penso possa avere motivi validi per rapirlo. È stato un semplice flirt e lei per prima ha detto che non aveva più voglia di avere rapporti con Harry. E quando rapisci qualcuno, di solito, ci devi stare insieme per controllarlo»
«Magari ha un complice» ipotizza Lacey alzando le spalle.
«Taylor Swift. Ma sei seria? Ok che può sembrare una donna vendicativa, ma è una mia cara amica. Non credo dovrebbe stare tra le sospettate»
Lacey finge di non sentirlo aspettando che continui a leggere il resto della lista.
«Kimberly Stewart. Cavolo, quante risate. Il padre aveva rivelato alla stampa di non credere minimamente che la loro fosse una semplice e casta amicizia. Quel weekend che Kimberly era andata da loro perché le si era allagata la casa Harry era andata a trovarla, e il padre aveva detto di aver sentito troppo movimento nella camera della figlia perché i due stessero veramente giocando solo a carte» ed una fragorosa risata sfugge dalle labbra di Zayn.
«Nadine Leopold. Lei si che era un gran pezzo di...»
«ZAYN!!» lo interrompe Lacey stupita.
«Bhe?! Che c'è, stavo dicendo solo la verità. È una modella di Victoria's Secret, fidanzata alquanto gelosa e una con cui non è facile stringerci amicizia. E per finire:Caroline Flack. Non me la ricordo sinceramente...»
«Storia di otto mesi, internet non sa chi dei due abbia mollato l'altro» risponde pronta Lacey riordinando i vari fogli.
Zayn addenta voracemente la colazione guardando Lacey che saltellando cerca di legarsi le scarpe.
«Dove vai?»
«Alla centrale?»
«Alla centrale di...»
«Alla centrale di polizia. Certo che di mattina sei proprio ritardato... più del solito» ride Lacey rispondendo alla linguaccia del moro.
«Ed io cosa dovrei fare?»
«Qualsiasi cosa tu debba fare»
Lacey si chiude in bagno per lavarsi i denti e truccarsi.

«Bene, sono pronta. Quindi prendi la tua giacca ed usciamo»
«Non è molto educato buttare fuori dalla porta gli ospiti, e poi cosa ci vai a fare dalla polizia? Avevano detto che ti chiamavano se c'erano novità»
«Lo so. Vado là per sentirmi dire che non hanno la più pallida idea di dove sia Harry, ma che tutti gli uomini della centrale sono sulle sue tracce, poi uscirò dall'ufficio del Capitano e vedrò un sacco di agenti in panciolle o a giocare a carte»
«Veramente?»
«No, mi sono inventata tutto ed ora vado a flirtare col Capitano McCall»
«E-e Harry?»
«E-e il tuo senso dell'umorismo?!» gli fa il verso Lacey. Zayn stupito sbatte più volte gli occhi portando il collo indietro.
Escono di casa e, Lacey, con un sorriso tirato saluta i suoi bodyguards.
Mentre Zayn, con meno educazione, si dirige a grandi falcate verso l'ascensore.

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