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«State indagando sul rapimento di Harry e Lacey?» la voce dolce di Taylor strappa il giovane uomo dal suo mondo di pensieri contorti e confusionari, Zayn si limita ad annuire tenendo lo sguardo verso il basso contemplando quanto siano sporche le piastrelle del pavimento.
Istintivamente Taylor lo stringe tra le sue braccia, in un primo momento il ragazzo s'irrigidisce tenendo le braccia lungo i fianchi, ma poi avvolge a sua volta la cantante che accarezzandogli la schiena e sussurrandogli parole di conforto riesce a farlo sentire più a suo agio.

Zayn si allontana da Taylor invitandola ad accomodarsi e lui si siede schiarendosi la gola. Taylor segue i suoi movimenti, attenta e preoccupata di ciò che il ragazzo vuole dirle.

«Ricordi . . .» Zayn fa subito una piccola pausa per dare alla giovane donna il tempo di fare mente locale, Taylor annuisce lievemente e il ragazzo procede, «Chi ti ha chiesto quando il gruppo aveva le prove?»
Taylor corruga la fronte e Zayn non capisce se la sua espressione confusa è sincera o falsa.
«Cosa c'entrano le prove del gruppo con . . .noi?» domanda intimorita.

Le loro mani si sfiorano, si incrociano, si accarezzano, si stuzzicano.
Zayn sospira portando le mani sotto il tavolo.

«Taylor, non fingere. Hai calcolato tutto, era tutto deciso? L'appuntamento, la passeggiata, l'atmosfera romantica e. . .»
«E . . .?» lo incita a continuare Taylor.
«E quello che è successo dopo, era tutto previsto?»
Taylor abbassa lo sguardo colpevole.
«Aspetta, non correre con i brutti pensieri» sussurra, facendosi forza stringendo l'orlo della gonna.
«Allora spiegami» implora Zayn.
«Si, c'è stata una persona che mi ha chiesto quando il gruppo avrebbe fatto le prove, mi aveva detto che voleva congratularsi con Harry per le nozze. So che non avrei dovuto, ma ho pensato dopo alle conseguenze. Le ho detto che quel giorno saresti andato anche tu a trovare i ragazzi e lei mi ha pagato per non farti andare . . .» si ferma per osservare il volto di Zayn e cercare di capire i suoi pensieri, il giovane uomo presta attenzione rimanendo immobile.
«Ha prenotato lei il ristorante, mi ha comprato quel vestito che ti è piaciuto tanto e mi ha detto di non farti andare via se non prima della mattina dopo» continua Taylor, «Ma ti posso giurare che quello che è successo nel mio appartamento non c'entra con tutto questo. Lo volevo, lo sognavo da tempo» sorride lievemente.
«Chi è questa persona?» domanda Zayn con tono piatto, la sua indifferenza ferisce Taylor.
«N-non posso dirtelo. . .» abbassa lo sguardo sperando che non le scivolino lacrime lontano dagli occhi che tanto ardono per questo giovane uomo di fronte a lei.
«Taylor, devi dirmelo!» alza un po' il tono di voce pentendosene subito vedendo la reazione stupita e impaurita di Taylor. Lui non vuole spaventarla, vuole però la verità.
Taylor paga il conto dei loro due caffè e se ne va senza proferire nemmeno un respiro. Zayn la guarda allontanarsi e gli manca il fiato, non comprende cosa, in quella serata, sia stato vero e cosa falso.

Era passato a prenderla sotto casa, alle 20.00 in punto. Lei, come al solito, si era fatta aspettare qualche minuto, ma era così bella che a Zayn nemmeno scocció attendere. La giovane donna aveva un vestito lungo blu notte con qualche brillantino che brillava sotto la luce dei lampioni lungo la strada e poi dei lampadari nel ristorante. Aveva lasciato i capelli biondi sciolti a contornarle il viso. Era raggiante, continuava a sorridere con le labbra e con gli occhi. Zayn non riusciva a toglierle gli occhi di dosso nemmeno al momento dell'ordine, il giovane uomo non aveva distolto lo sguardo nemmeno quando era arrivato il cameriere.
Cenarono parlando e scherzando, poi decisero di fare una passeggiata nei dintorni, verso le 23.00 ormai non c'era più nessuno per strada e Zayn, sconfortato, decise di riportarla a casa. Andò piano in macchina, non accelerò, voleva far durare quel viaggio di ritorno il più possibile. Parcheggió e le sorrise, speranzoso di poter passare insieme a lei qualche ora ancora. Ed ecco, il suo desiderio venne esaudito, Taylor gli chiese se voleva entrare. Non era un invito malizioso, o almeno a Zayn non sembrò così. Accettò l'invito e la seguì.
Taylor accese la radio, aprì una bottiglia di buon vino e rimasero seduti sul divano a parlare delle loro vite e del loro futuro.
Ormai era tardi, Taylor decise di andare a cambiarsi ma dovette tornare in sala perché non riusciva a slacciarsi il vestito. Zayn sorride di nuovo pensando a quanto dolce fosse stata quella scena ai suoi occhi: la schiena incurvata indietro e le sue braccia che cercavano di raggiungere la cerniera senza riuscirci.
Stette attento a non toccarle la pelle sapendo di avere ancora le mani fredde. Fu un attimo, la lucidità dei suoi pensieri venne offuscata e appoggiò le sue labbra sulla spalla, seguì un altro bacio e un altro ancora, finché Taylor non si girò e lo bació sulle labbra.
Zayn le tirò completamente giù la cerniera e il vestito cadde ai piedi della ragazza. La prese in braccio e seguendo le indicazioni di lei raggiunsero la camera da letto. La stese con la delicatezza con cui si regala un fiore.
Fu una notte di fuoco e dolcezza, di ardore e spensieratezza.

Ricorda i loro nomi uscire dalle loro labbra in un sussurro, in un urlo, sottoforma di desiderio e passione.

#Angolo Autrice:
Scusatemi all'infinito,chiedo perdono! Lo so che avevo promesso il doppio aggiornamento la settimana scorsa, ma come dico spesso: la fortuna è cieca ma la sfiga ci vede benissimo.
Infatti ho fatto una settimana di mare e il terzo giorno la vodafone mi ha detto che ho finito il giga, mai successo prima. C'è stato un momento di panico dentro di me, ma ora rieccomi ed ecco a voi il capitolo:)

Ex's list ll h.s.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora