Ex's list ll h.s.

22.

È stesa comodamente sul divano mentre passa velocemente da un canale all'altro, senza, però, prestare attenzione a quello che le passa davanti agli occhi. Pur impegnandosi, le immagini della televisione rimangono sfocate e tutto ciò che riesce a vedere è il volto sorridente di Harry.

Bussano alla porta.

Lacey non riesce a capacitarsi di come un sorriso spontaneo e un barlume di speranza si accenda nei suoi occhi ogni volta che il telefono le squilla o qualcuno bussa alla porta. Il pensiero che possa essere Harry la riempie di adrenalina ed eccitazione.

Si dirige silenziosamente verso la porta e osserva dallo spioncino. Quel sorriso che l'aveva accompagnata nel tragitto scompare, lasciando spazio ad una espressione annoiata.

Apre e, mantenendo la stretta intorno alla maniglia, lo guarda nervosa. La tentazione di sbattergli la porta in faccia è tanta, ma altrettanta è l'educazione che le è stata insegnata.

«Non dovresti invitarmi ad entrare?» chiede l'uomo,
«Non se tu dovresti andartene» risponde scocciata.

La porta sbatte rumorosamente e Lacey, con un po' di agitazione, si domanda dove siano finiti Mark e Josh. L'ospite malgradito avanza strisciando i piedi sul parquet, sempre più vicino a lei, la quale tenta di indietreggiare per quanto le è possibile. La paura di cosa potrebbe farle non le lascia la mente abbastanza lucida per ideare un piano di fuga. L'uomo la prende rozzamente per i fianchi e l'attira a sé.

«Come mai sei innamorata di Harry?» un alito alcolico accompagna le sue parole.
« È una domanda o una affermazione? Perché non mi è molto chiaro» risponde stizzita Lacey mentre arriccia il naso per il cattivo odore.
«Cos'ha lui che io non ho, io potrei darti tutto, tanto quanto lui» lascia la preso e indietreggia di qualche passo leggermente barcollante.
«Non so, forse le mani calde, o i capelli, o forse gli occhi verdi. Non so il perché sono innamorata di lui, so però di cosa, o meglio di chi sono innamorata. Amo quel ragazzino riccio con gli occhi verdi e le fossette, un po' imbranato e così timido. Forse è stata propria questa sua goffaggine e timidezza che sin dal primo appuntamento mi hanno colpito» sorride lievemente Lacey perdendosi tra i ricordi.
«Perché, perché mi fai questo?» Lacey corruga la fronte lasciandolo continuare.
«Noi un tempo siamo stati insieme, eravamo una coppia felice. Anzi, la più felice in assoluto. Mi dicesti di amarmi, e l'amore non sparisce con le stagioni, né con gli anni. Se è vero amore dura per sempre e io so, ne sono convinto che per noi c'è ancora una speranza» gli occhi dell'uomo si fanno lucidi, per poi lasciare che le fiamme, alimentate da rabbia e gelosia, facciano evaporare quelle lacrime.

La bacia bruscamente.
Il lieve accenno di barba sul volto dell'uomo viene percepito da Lacey come una miriade di aghi che le vengono sfregati malamente sul volto. L'alito cattivo le provoca la nausa.
Tiene le labbra serrate, sperando che l'uomo si stanchi e se ne vada. Non vuole che quel bacio possa andare oltre.
Lo sgradito ospite le tiene bloccati i polsi con una mano, mentre con le punte dei piedi le tiene bloccate anche le gambe.
Le lacrime minacciano di scendere dagli occhi spalancati di Lacey.

Riesce a liberarsi e velocemente corre verso la porta d'ingresso.

Lacey lo guarda furiosa. Non solo è entrato maleducatamente e ha le scarpe sporche di fango, si è anche permesso di baciarla. Tutta la paura che quell'uomo incuteva in Lacey si somma velocemente alla rabbia che già era stata alimentata qualche sera prima.
Le pulsa la testa. Forse il tirargli una testata non è stata una soluzione brillante, ma è comunque l'unica che le è venuta in mente.

Lentamente l'uomo ritorna con lo sguardo sulla giovane donna massaggiandosi con movimenti circolari la fronte lesa.
Stringe le mani in due pugni fino ad avere le nocche bianche. Il suo respiro diventa pesante ed irregolare, le vene sul suo collo e sulla fronte diventano più visibili. Serra saldamente la mascella. Trema dalla rabbia, è furioso.