20.

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«Ragazzi muovetevi che mi serve il bagno!» urla Lacey mentre finisce di spreparare la tavola. I due poliziotti in borghesse si accomodano sul divano mentre Lacey si precipita in bagno.

«Sono pronta, possiamo andare» sorride soddisfatta la giovane donna. Le due guardie del corpo cercano di non soffermarsi troppo sulla sua figura tentando inutilmente di trattenere la bava.
«Muovetevi, altrimenti dico alle vostre mogli dei vostri pensieri perversi» li minaccia scherzosamente Lacey aprendo la porta e incamminandosi già verso l'ascensore senza attendere un secondo di più.
Si è abituata alla presenza della scorta, si sente quasi a suo agio con la loro costante compagnia. Mark e Josh, Josh e Mark: amici, colleghi e vicini di casa. Lacey si era fatta raccontare molte delle loro avventure, episodi della loro gioventù e gli svariati motivi che li portarono alle loro scelte. Gli piaceva che parlassero con lei, le loro parole le occupavano la mente così da distrarla dai pensieri pessimistici. La sua Speranza per ritrovare Harry doveva recuperare il Pensiero Positivo, ma per il momento stava solo cercando in rubrica il numero del Boia.

-

«Nome?» domanda annoiata.
«Lacey Rod» scandisce lentamente.
«Non ci credo. Sei così diversa...i capelli, l'apparecchio... Non ti ho riconosciuta»
«Speriamo che faccia a tutti questa impressione» dice acidamente.
«Mi stupisce che tu sia venuta» boffonchia la bionda ossigenata, Madison.
«Ah, io invece ero sicura di trovarti qui. La tua vita non ha ancora superato la rottura con Harry giusto?»
Soddisfatta Lacey prende il cartellino col suo nome per poi dirigersi in palestra, completamente addobbata per l'occasione. Apparentemente Lacey sembra una dei tanti invitati alla festa che spaesata si guarda intorno, bensì lei sta attentamente cercando le sue prede. Questa serata per lei non è un noioso e fasullo ritrovo tra vecchi "amici" che vogliono ricordare e ritrovare Harry , bensì un'occasione per porre alcune domande in giro.
Dietro di lei, vicino all'uscita di emergenza, Lacey nota Mark e Josh che le sorridono, ricambia felice che ci siano anche loro. Durante queste settimane si era affezzionata.

«Lacey? Lacey Rod?» una voce sorpresa distoglie Lacey dai suoi pensieri.
«No, sono Bond, James Bond» dice stizzita Lacey voltandosi a guardare chi fosse. Kimberly Stewart.
La ragazza in un primo momento spalanca gli occhi per la risposta di Lacey per poi fingere una risata.
«Oh, ciao Kimberly come stai?» domanda Lacey che si sente una stupida ad aver dato voce ai suoi pensieri. Kimberly è una delle prede della serata ed in questo momento Lacey è un cacciatore molto fortunato: chi ha mai visto una preda andare volontariamente dal cacciatore?!
Lacey finge di interessarsi alla vita privata della donna di fronte a lei, mentre nel suo cervello le rotelline stanno facendo la maratona di New York tra un pensiero e l'altro mentre architetta una serie di domande che gli permetta di capirne di più sul rapimento di Harry.
Interrompe malamente Kimberly perché se l'avrebbe sentita parlare ancora delle sue scarpe a Lacey sarebbe venuta un'emicrania a vita.
«Dov'eri il mese scorso?» finge un sorriso. La bionda ci pensa un po' su per poi dare una risposta che subito lascia Lacey spiazzata.
«Ero sul set di un film, non ho rapito Harry»
Lacey le porge un sorriso di scuse e se ne va imbarazzata.
Passa così la sua serata Lacey: ponendo domande agli invitati e togliendo sospettati dalla sua lista.
A mezzanotte in punto sale sul palco Taylor Swift, l'ultima preda della serata che non è ancora stata braccata.
Finita la sua esibizione Lacey la segue fino ai bagni. Entra dopo di lei senza nemmeno lasciare il tempo alla porta di chiudersi.
«Oh, Lacey»
«Taylor complimenti per la performance» sorride imbarazzata la giovane donna, si sente così stupida ad averla seguita. Deve stare impazzendo.
«Grazie» risponde Taylor guardandosi allo specchio e sistemandosi il rossetto.
«Taylor, posso farti una domanda?» Lacey si appoggia al lavandino.
«Certo» sorride sorpresa ed incuriosita la cantante.
«Dov'eri un mese fa?»
Le cade il rossetto dalle mani, comincia a guardarsi intorno come se stesse controllando spaventata se ci fosse qualcun'altro oltre a loro in quel bagno. Tiene per qualche secondo la testa bassa.
«Lacey devi capire che...»
La mora fa un passo avanti.
«È stata una piccola debolezza, ma non è successo nulla di grave perché... poi tu... l'agitazione...
la chiamata» Lacey la interrompe perché non ci capisce più nulla.
«Tranquilla, prendi fiati. Inspira, espira, inspira, espira» Lacey tenta di tranquillizzarla mentre le fa vedere dolcemente cosa deve fare. Dopo un paio di minuti Taylor solleva lo sguardo e con gli occhi lucidi risponde alla precedente domanda di Lacey:«Ero con Zayn»

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