L'idiota prende la parola

36 2 0
                                    

«Se il guaio non è vostro» strillò, «perché non vi tirate indietro e non lasciate scendere gli omini verdi a mettere le cose a posto, mentre noi ficchiamo il naso da bravi e onesti curiosi? Eh?».

Non era un giornalista e tutti tacquero, in attesa che continuasse.

«Non è giusto che solo voi facciate la figura degli imbecilli mettendo i buttafuori all'ingresso!» aggiunse, indispettito, «Anche noi siamo ignoranti, e abbiamo il diritto alla nostra figuraccia!».

In molti applaudirono, per sfogare la tensione, risate e aggressivi commenti che lo glorificavano per un attimo. Col suo audace intervento trasformò la faccenda in un grottesco cabaret, davanti a milioni di telespettatori, la telecamera che lo inquadrava.

Wald fissò Gemin da dietro la striscia di protezione. Provocati sì, sfottuti no. Come si permetteva quel ragazzino di ridicolizzarli?

«Se il ragazzino ha altro da fare» ringhiò, «piuttosto che star qui a infastidire chi lavora... gliene saremmo debitamente grati!».

«Il ragazzino si comporta bene» ribatté Gemin, «e non si mette neanche le dita nel naso, ma vuole godersi in pace lo spettacolo di voi incapaci. E il popolo che i giornalisti soddisfano, mi ha delegato di rappresentarlo qui affinché tutto sia a posto».

Una risata si sollevò dalla gente, mentre qualcuno gli dava pacche di compiacenza. Le macchine fotografiche scattavano a ripetizione come mitragliette.

Un signore gridò, incoraggiato dalla libertà che Gemin si prendeva.

«Io sono arrivato prima di voi e mi avete fatto uscire dalla zona! Ho visto coi miei occhi il cratere!».

Wald e gli altri ricercatori impallidirono. Un soldato si buttò violentemente fuori del nastro, spintonando tutti, fino a arrivare in faccia all'uomo che aveva parlato, mentre i vicini, più incuriositi che spaventati, trattenevano il fiato.

«Mi segua» intimò il soldato, con modi spicci.

L'uomo stralunò e da più parti si levò un'indignata protesta.

«Tutti uguali questi scienziati militari!» gridò Gemin, «O fanno casino o fanno i cretini!».

Wald era furioso.

«Chi è stato l'idiota» sibilò, volgendosi ai suoi, «che ha permesso l'uscita di chi ha visto il cratere?».

«Che vuole da me?» balbettava l'uomo al soldato, «Mi lasci!».

Wald seguiva apprensivo la scena, quando un ricercatore con un contatore geiger nella mano, si avvicinò per parlargli nel frastuono generale.


Scontro remotoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora