Leader arrabbiato

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«Marshall, ci vuoi dire che sta succedendo?» chiese Phallish, seduto di fronte a lui.

«Mm?» rispose Marshall, massaggiandosi lo stomaco.

Phallish grugnì e guardò gli altri.

«Qualcosa di grosso bolle in pentola» disse Derrick, «Capo, non ci sei con la testa».

Marshall, imponente e muscoloso, lo guardò infastidito.

Phallish era alto quanto lui, esperto nelle arti marziali. Derrick era un artificiere, abile con ogni arma da fuoco, basso e tarchiato come un gorilla.

Gli altri parevano farsi i fatti propri.

«Ragazzi che volete?» rispose, «Manca ancora un po'».

«E allora? Dicci qualcosa» insisté Phallish.

Scontroso, Marshall si mise le mani dietro la nuca e tornò a guardare fuori dell'oblò. Il ronzio dei motori gli ricordava il vuoto sul quale erano sospesi.

«Deve essere qualcosa di davvero grosso, per mobilitarci tutti» fece Derrick, «Da dove vieni, Cardonwsky, stavolta? Dal polo nord o dalla fossa delle Marianne?».

Cardonwsky, mongolico di media statura, gelido e pericoloso, lo degnò di un solo sguardo, tornando alla sua occupazione: fumare sigarette di fabbricazione artigianale, senza filtro.

«Ero a casa» rispose asciutto.

«Davvero? Stento a crederci... Cardonwsky, invischiato con le polizie internazionali di mezzo mondo... a casa sua!».

«Un giorno o l'altro ti troverai con una pallottola in fronte, se non la smetti di parlare» rispose quello.

«Non farai in tempo a scoprire chi è stato» lo sfotté Kili, il cinese, sorridente e maligno come una faina.

«Badate, ignoranti!» si infiammò Derrick, «Io sono il Re della Dinamite, l'inventore di esplosioni e parabole di ogni colpo nel rispetto delle leggi fisiche che gli ho inventato! Sono l'artista dei modi più rapidi e devastanti di uccidere, e prima che i miei figlioli mi si ritorcano contro il colpo vi tornerà in canna deviando rotta o dritto dove me lo volevate appioppare!».

«Vaneggi, bastardo» lo bacchettò Cardonwsky.

Gli altri si erano voltati per non venire coinvolti. Kili ridacchiava, l'insultato sudava freddo, tremando dal nervoso.

«Come ti pe... permetti di parlarmi così?».

«Finitela! Dove cazzo credete di essere?» li riprese Marshall, furioso, e tutti tacquero.

«Siete tutti indispensabili!» proseguì il capo, rosso in viso, «Siamo il più pericoloso commando d'azione della Terra, e se ci mandano tutti assieme, significa che siamo nella merda!».

Tutti, senza eccezioni, abbassarono gli occhi.


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