«Che cazzo c'entrano i raggi cosmici?» protestò Mbuktu.
«Carbone senza cervello!» lo rimproverò Cardonwsky.
«I raggi cosmici vengono dallo spazio e sono mortali» tentò Phallish.
«È così che ti si è sciolto il cervello: c'è l'atmosfera!» lo corresse Kili.
«Sarebbero mortali se non ci fosse, idiota!».
«Eh! Eh!».
«Ma che hai da ridere, cinese?».
«I raggi vengono dallo spazio e le balle dalla tua bocca, ma sono ugualmente mortali...».
«Insomma, non sapete dirmi cosa sono» riprese Marshall, «o meglio, son sicuro che sapreste darmi una definizione, solo che avete voglia di scherzare».
«Dai, sputa, capo, sei riuscito a incuriosirci» disse Derrick.
«È esplosa una stella?» propose Anfani.
«Si, proprio sotto il culo di Derrick!» si lasciò scappare Kili.
Anche Phallish non riuscì a trattenere il riso. Derrick era nero.
«Piantatela! Che avete oggi?» li rimbrottò Marshall.
«Guardatelo» fece Mbucktu, «è più nero di me!».
Una turbolenza scosse l'aereo, zittendoli di colpo.
«Come dice Anfani, i raggi cosmici del tipo che ci ha scomodati sono eventi rari, che si verificano una volta ogni centomila anni, che so io... l'esplosione di una stella... forse i dinosauri si sono estinti proprio per una pioggia di scorreggie celesti».
«E questo che ha a che fare con noi? Non mi pare che potremmo farci molto in questo caso» sentenziò Cardonwsky.
«Hai ragione, potremmo solo correre a nasconderci».
«Stiamo correndo a nasconderci?» domandò Kili.
«Ti stiamo portando nell'intestino della stella per lasciarti lì!» gli rispose Derrick, palpandosi il sedere.
«Il fatto è che sta già capitando...».
«Allora sei tu che scorreggi, Derrick...» rispose Kili a Derrick.
«...in una zona limitata e precisa del pianeta, in una banda innocua dello spettro» proseguì Marshall.
«C'è qualcosa che non mi torna...» commentò Phallish, «La Terra viaggia, giusto? Un raggio dallo spazio non può centrare sempre lo stesso punto, perché la Terra nel frattempo si sposta».
«Esatto» rispose Marshall, gustando il sapore del tabacco.
«E quindi?» chiese Cardonwsky.
«È come vi ho detto: un raggio di grande potenza che punta sempre lì. I satelliti hanno rilevato un campo di forza, un fascio di radiazioni che segue la Terra».
«Non può essere» fece Anfani, impallidendo.
Marshall decise di essere più esplicito.
«C'è un ponte tra noi e le stelle, e ci sta seguendo, maledizione!».
Cardonwsky spalancò la bocca, Kili strabuzzògli occhi e Anfani, instupidito, fissòil vuoto.
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Scontro remoto
Science FictionPuò la salvezza del mondo dipendere da un'idiota? Mille avventure possono renderlo un eroe? Ridendo e scherzando magari ce la fa, sempre che non si dimentichi del compito. Un pianeta, esploso milioni di anni prima, riappare, diretto contro la Terra...