«È come sospettavamo» disse l'uomo in camice bianco, «il terreno ha una percentuale di radioattività maggiore del normale... questo significa energia nucleare focalizzata...».
L'espressione di Wald divenne lattea.
«...concentrata in un punto, con precisione e controllo... e c'è anche dell'antimateria».
«Ma è impossibile...» esclamò Wald, sconvolto, «Il potenziale di confinamento di Yukawa lo impedisce...».
«Osservi qua» insisté il nuovo venuto, «Noti i diagrammi e i dati a margine del foglio...».
«Una bomba atomica di solito esplode e libera energia elettromagnetica...» commentò Wald emozionato, «investendo ciò che si trova in un raggio esteso... vuol dirmi che qualcuno o qualcosa ha diretto una scarica di adroni contro una porzione limitata della superficie terrestre... in grado di fare questo?».
«Di più, dottore: con la precisione di un raggio laser, in un pacchetto di materia e antimateria legate assieme».
«Mi lasci stare, mi lasci! Non ho fatto niente!» gridava l'uomo al soldato che gli aveva messo le mani addosso.
«Niente di ciò che mi ha comunicato deve essere diffuso, pena la corte marziale. Chiaro?» troncò Wald col suo sottoposto.
Altri soldati erano sopraggiunti a dare manforte al primo, ostacolati dalla folla che resisteva alla pressione. I soldati erano riusciti a raggiungere il poveretto e afferrarlo, intrappolati dalla calca. La tensione saliva, la polveriera di gente ondeggiante era vicina alla reazione, decisa a non muoversi.
«Dottor Wald! Dottor Wald!» urlò un altro ricercatore.
«Cosa diavolo c'è?».
Sopraggiunse dal lato opposto della piazza, ma tutti furono distratti da voci d'altoparlanti che gracchiarono in cielo: gli elicotteri militari intimidivano i mezzi civili per farli allontanare dalla zona di cielo sovrastante. A naso insù, tutti videro i coraggiosi elicotteristi della TV che resistevano e filmavano.
Wald si voltava indietro, avvertito dall'agitato collega di un particolare ben più grave.
La gente, intanto, prendeva le parti dell'uomo in d'arresto, mentre i soldati tentennavano, riflettendo sull'opportunità di ritirarsi. Solo Gemin, tra tutti, si accorse dello spostamento di Wald che fece un passo verso l'altro lato della piazza, malfermo e traballante. Le apparecchiature e gli autocarri coprivano la scena, ma dal punto in cui si trovava Gemin, qualcosa si intravvedeva. Wald si avvicinò ancora verso l'altro lato e Gemin poté vedere un convergere d'occhi, del personale scientifico e militare, in direzione del punto verso cui si dirigeva il dottore.
In effetti stava capitando qualcosa di molto strano.
Al di là della zona delimitata dal nastro e dagli autocarri c'era dell'altra folla, meno numerosa, che si agitava come in preda al panico.
Si guardò indietro, premuto dalla gente, assordato dal rumoreggiare, i soldati in difficoltà con l'uomo che si dibatteva, e seppe che, a parte lui, nessuno si era accorto di cosa stesse accadendo dall'altra parte.
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Scontro remoto
Science FictionPuò la salvezza del mondo dipendere da un'idiota? Mille avventure possono renderlo un eroe? Ridendo e scherzando magari ce la fa, sempre che non si dimentichi del compito. Un pianeta, esploso milioni di anni prima, riappare, diretto contro la Terra...