Uscendo dall'accampamento, Jack rivide il caleidoscopio di luci che danzava in cielo, e rabbrividì.
La tempesta esibiva la sua varietà cromatica agli occhi sbigottiti. Per fortuna era ateo, sennò avrebbe pensato ad messaggio divino. Scosse la testa e s'incamminò in direzione dell'aereo caduto, le luci accese a qualche centinaio di metri di distanza. Ne riconobbe la sagoma, vedendolo ammaccato, sfondato in più punti, le ali mozze. Ne vide il fianco, dalla coda in su e distinse al debole chiarore la scia dei balzi. L'aereo si era fermato poco distante dalla buca più grossa, segno del primo impatto.
«Le buche diventano meno profonde man mano che ci si avvicina... i reattori sono in posizione verticale... che razza di aereo è? Hey, laggiù! State bene?» gridò, vedendo gente in piedi.
Degli uomini a naso in su fissavano l'arcobaleno notturno.
Ebbero un sussulto sentendo la sua voce e parvero pronti a tutto.
Stupito dalla reazione, Jack s'avvicinò a loro.
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Scontro remoto
Science FictionPuò la salvezza del mondo dipendere da un'idiota? Mille avventure possono renderlo un eroe? Ridendo e scherzando magari ce la fa, sempre che non si dimentichi del compito. Un pianeta, esploso milioni di anni prima, riappare, diretto contro la Terra...