9.

63 5 0
                                    

"Hei Kim, ti ricordi di me ?" mi chiede il ragazzo al mio fianco.

"certo come faccio a dimenticarti, sei il pazzo psicopatico che mi ha inseguito fino a casa" rispondo.

"io non ti stavo seguendo, stavo solo cercando compagnia" si giustifica lui

"tranquillo scherzavo".

"Quindi anche tu vieni a scuola qui?" mi domanda.

"eh si. Mi sono appena trasferita qui a Londra".

"Sei contenta di esserti trasferita?"

"si, in realtà sono qui da poco devo ancora ambientarmi però per adesso mi trovo bene." dico e poi continuo "spero solo di farmi subito buoni amici ".

"hai già conosciuto me quindi sei già stata molto fortunata" risponde e entrambi ridiamo divertiti dalla sua ultima affermazione.

Il professore di scienze richiama l'attenzione di tutti, si presenta e inizia subito a spiegare, cerco di prendere più appunti possibili.

La campanella suona e i miei nuovi compagni di classe escono dall'aula molto velocemente.

Io adesso posso tornare a casa perché per oggi non ho altre lezioni in programma, ma Emily all'ora di pranzo mi aveva detto che avrebbe finito più tardi, quindi non l'aspetto ma incomincia a dirigersi verso l'uscita affiancata da Trevor.

"hai altre lezioni oggi?" mi chiede.

"No tu?"

"Si, ho un'altra ora di arte."

"ci vediamo domani allora" lo saluto e mi dirigo verso l'uscita dell'edificio.

"va bene, a domani"

Mi incammino verso casa e appena arrivo, mi fiondo subito in camera per sdraiarmi sul letto a riposare.

È stata una giornata stancante e mi sono svegliata presto.

****

"Mamma è ottima la cena, sembra che tu sia diventata un'eccellente cuoca da quando siete arrivati a Londra" dice mio fratello Logan e anch'io annuisco in segno di approvazione.

"Grazie tesoro, ora lavoro di meno e riesco a dedicarmi di più alla casa e cucinare sta diventando una vera passione, anzi penso che presto mi iscriverò a un corso di cucina" risponde mia madre.

"Wow mamma, non sapevo che potevi appassionarti così tanto alla cucina, pensavo che non ti piacesse molto" affermo con tono sorpreso.

"amore, ricordati che spesso si cambia nella vita, cambia il carattere, le passioni, i sentimenti. Ogni giorno e ogni esperienza che viviamo ci rende diversi, magari anche tu cambierai idee da il giorno prima al giorno dopo" risponde mia mamma.

"Grazie mamma ora io vado su che devo prepararmi per domani"

Mi dirigo in camera e riordino il materiale per la giornata di domani .

Il pomeriggio è passato molto velocemente e sono stata in casa tutto il tempo per portarmi avanti con lo studio, e alla sera abbiamo mangiato solo io, Logan e mia mamma perché mio papà non era ancora rientrato dal lavoro.

Leggo un po' ma presto mi addormento con il libro in mano da quando ero stanca.

*****

Presto si fa mattina e subito mi alzo.
Mi vesto con un jeans stretto e una canottiera bianca con sopra una camicia di jeans senza maniche, ancora per pochi giorni il clima sarà mite perché tra poco inizierà l'autunno.

Faccio una colazione veloce e mi faccio accompagnare da mia madre a scuola. Scendo dall'auto e entro subito in classe per non arrivare tardi di nuovo visto che anche oggi ho un ora di matematica.

Non ricordo già più dove si trova l'aula, ma devo sbrigarmi devo arrivare assolutamente in orario alla lezione.

Dopo aver girato per altri 5 minuti in questo labirinto di corridoi, vedo la mia nuova amica Natalie e le vado incontro.

"Ciao come va ?" Domanda lei non appena mi vede.

"Molto bene, senti dopo aspettami alla mensa che parliamo, ora ho matematica e non sto molto simpatica alla professoressa. Anzi sai per caso dove si trova la classe di matematica?" le chiedo

"continua dritto su questo corridoio, l'aula si trova a destra vicino a quella di lingue straniere"

"Grazie mille, ci vediamo dopo ora corro che mancano solo due minuti all'inizio delle lezioni"

Entro in classe poco prima del suono della campanella, mi siedo ad un banco vuoto e la professoressa di matematica entra e fa subito l'appello.

"......."
"Kimberly Brooks" alzo la mano appena sento il mio nome.

La professoressa mormora "Ah è lei signorina; vedo che oggi non è in ritardo" annuisco e evito di rispondere per non starle antipatica ancora di più.

Le lezioni successive passano in fretta e mi ritrovo già in mensa per l'ora di pranzo.

Vedo Natalie già in coda per prendere il cibo e la raggiungo.

"Hey"

"ciao Kim" risponde lei.

"Natalie vado a sedermi a quel tavolo ti aspetto lì" annuisce e io mi siedo al tavolo e tiro fuori dei panini al prosciutto che mi ha preparato mia madre.

"Allora come è andato il secondo giorno di scuola?" Mi chiede la mia nuova amica.

"Spero di migliorare il rapporto con la professoressa di matematica, ma per il resto molto bene dai" affermo.

"A me invece hanno già dato da studiare, ma può essere ?" Mormora e poi continua "penso che sarà un anno molto pesante"

Finiamo di mangiare e poi ritorno a casa, non avendo altre lezioni.

Natalie mi accompagna per quasi metà strada, fortunatamente non abita molto lontano da me.

"Sono a casa" urlo non appena chiudo la porta d'ingresso.
Non ricevendo risposta salgo in camera mia e inizio a studiare.
Quest'anno devo imparare molte cose ed essere sempre alla pari con il programma.

Poco più tardi decido di andare in biblioteca per prendere in prestito un libro che ci ha consigliato di leggere il professore di geografia.

Preso il libro, mi fermo sulla strada di ritorno al bar.
Entro e ordino un cappuccino.
Dopo pochi minuti la cameriera mi porta ciò che ho chiesto.

Mi guardo intorno e noto che il locale è ben arredato con colori moderni. Alle pareti sono appesi quadri, mentre i tavoli sono quasi tutti occupati.
Alla mia destra vi sono tre ragazze che si godono la merenda insieme e davanti a me vi è una coppia di ragazzi molto giovani che non fa altro che baciarsi e abbracciarsi. Sono molto teneri e questa scena porta alla mia mente la mancanza di David che si trova troppo lontano da me e mi manca molto.

Vorrei essere lì vicino a lui in questo momento; starà studiando o pensando a me sicuramente.

Sento il bisogno di andare in bagno e mi dirigo alla porta con scritto toilette.

Apro ed entro. Mi guardo allo specchio aspettando che il bagno delle donne si liberi.

Sento strani rumori provenienti da dietro la porta, distinguo la voce di una ragazza e di un ragazzo.

Mi avvicino alla porta per ascoltare ciò che dicono i due. Non sentendo niente mi sporgo sempre di più.

La porta si apre e mi maledico mentalmente per essere così curiosa e di avere il vizio di origliare le conversazioni altrui.

Essendomi appoggiata troppo alla porta, cado e finisco a terra.

******

Last First KissDove le storie prendono vita. Scoprilo ora