"Chi è Jasmine Smith?" La mia domanda è precisa, non ho fatto giri di parole e mi piacerebbe che lui sia sincero con me.
Lo vedo cambiare espressione, mi aspettavo si arrabbiasse all'istante e se ne andasse, invece il suo stato di ubriachezza lo fa rimanere qui, solo un po' sorpreso ed agitato.
"Tu che ne sai di lei?" Balbetta nel dire l'ultima frase.
"Niente per questo te l'ho chiesto e voglio che tu sia sincero con me, ti prego, in fondo siamo amici" In realtà non so neanche io cosa siamo però spero di tranquillizzarlo.
"Mm lei ormai è passato perciò non c'è nulla da dire ormai"
"Era la tua ragazza?"
"Si è stata l'unica ragazza che ho mai amato nella mia vita e ora non c'è più, mi ha lasciato ed è tutta colpa mia." Ora capisco i suoi discorsi sull'amore, per dire quelle cose devi aver amato almeno una volta nella vita.
"Non é colpa tua se ti ha lasciato" cerco di tranquillizzarlo abbracciandolo. Sento dei singhiozzi, sta piangendo, Christian Parker sta piangendo. Non ci posso credere. Lo stringo più forte.
"È tutta colpa mia, ma è stato un incidente, non sapevo che sarebbe successo, se no saremmo rimasti a casa, non avremmo mai preso l'auto."
Vorrei sapere qualcosa in più ma non riesco a vederlo stare male, ho sbagliato a chiedergli di Jasmine.
Stiamo abbracciati per qualche minuto e il taxi arriva. Saliamo ed arriviamo fino a casa di Christian.
Fortunatamente si è ricordato il suo indirizzo di casa.
"No, io non vado se non vieni anche tu"
"Non fare il bambino e vai a letto"
"Ti prego" non posso resistere alla sua faccia da cucciolo, perciò entro in casa con lui e salgo fino a camera sua, almeno spero sia questa, cercando di non fare troppo rumore.
Lo sdraio sul letto ormai quasi addormentato, ma appena mi allontano mi prende il polso e mi tira sul letto.
"Devo andare Chris lasciami" gli dico.
"Ti prego almeno tu non mi lasciare" sussurra nel buio della stanza.
Quando lui sembra ormai si sia addormentato, esco dalla stanza, ma davanti agli occhi mi ritrovo la madre di Chris, Sarah.
"Oh tesoro che ci fai qui?" Mi domanda dopo avermi riconosciuto.
"Ho accompagnato suo figlio, ma ora è tardi meglio che vada."
"No, è troppo buio per andare in giro a quest'ora della notte in una città così pericolosa, oltretutto da sola, se ti succedesse qualcosa, tua madre non me lo perdonerebbe mai; ti preparo la stanza degli ospiti, è la camera a fianco di quella di Chris. Intanto se vuoi vai in bagno a darti una rinfrescata, ora ti porto una maglia."
Non ho avuto neanche il tempo di rispondere che se ne era già andata, sono andata in bagno e mi sono cambiata. La maglietta era più larga delle mie, ma era comoda e profumata. Dopo aver mandato un messaggio a mia mama per avvisarla che sono amcora viva e tornerò domani mattina. Mi sdraio sul letto e cerco di prendere sonno.
Mi domando se Chris domani si ricorderà della nostra conversazione di questa sera.
Ho solo capito una cosa che quei ricordi lo fanno stare male. Troppo male.
Dopo poco tempo mi addormento.
***
Christian' s Pov
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Last First Kiss
RomansaLa vita di Kimberly Brooks, ragazza ambiziosa ed un' ottima studentessa, sembrava perfetta a Brighton: una bella casa, un fantastico ragazzo, degli amici veri e nessun problema. Presto però si trasferisce a Londra, insieme ai suoi genitori, per fr...