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"Kiiim? Vieni giù, è arrivato tuo fratello." urla mio padre dal piano di sotto.

Mi alzo velocemente e inizio a correre giù dalle scale, incrociando subito i suoi occhi verdi simili a quelli di mia mamma.

"Logan!" Grido io saltandogli letteralmente tra le braccia.

"Kimberly!" Pronuncia lui con il mio stesso tono.

"Sei qui da solo un minuto e mi hai già preso in giro!" Dico staccandomi dal suo abbraccio con tono da offesa.

"Dai scherzavo, mi sei mancata, sorellina." Risponde con uno sguardo dolce.

"Bhe ragazzi, io vado a preparare il pranzo, fortuna che non ho ascoltato vostro padre e mi sono comprata qualcosa da mangiare prima di partire, se no saremmo morti di fame" Afferma mia madre  sbuffando e riprendendo subito "portate le valigie di sopra, poi scendete subito a mangiare."

Io e Logan scoppiano a ridere e poi lui aggiunge "mamma, ormai sono grande non darmi ordini!".

Poi dopo aver sentito la risata di mia madre dalla cucina andiamo di sopra a portare i bagagli.

Sento il "è pronto" di mia madre e mi dirigo in cucina. Presto ci ritroviamo tutti e quattro al tavolo a pranzare insieme dopo molto tempo.

"E' buona?" rompe il silenzio mia mamma con la sua solita frase a cui devi sempre annuire per farle piacere, anche se non sempre è la verità, sappiamo tutti che non è una grande cuoca.

Annuiamo tutti e tre con sincerità perché quella semplice pasta al pomodoro non è male, anzi è molto buona.

"Come va la scuola, figliolo?" domanda mio papà a mio fratello.

"Abbastanza bene papà, sono sicuro che anche Kim si troverà bene come me." Io annuisco convinta.

Dopo pranzo vado in camera mia ed chiamo la mia migliore amica al telefono.

"Pronto"

"Ehy Emily"

"oh ciao Kim, come va?"

"bene tu?"

"anch'io grazie"

"senti, ti va di vederci domani pomeriggio?" Dico imbarazzata ma non so per quale motivo visto che abbiamo condiviso molte cose insieme.

"Oh veramente sei già a Londra?" Domanda con un tono sorpreso, ma felice.

"si sono arrivata stamattina"

"Si volentieri, dammi l'indirizzo e ti passo a prendere alle 4 domani"

Detto l'indirizzo, la saluto e chiudo la chiamata.

Decido di riposarmi un po' e mi sdraio sul letto. Dopo poco tempo sento il cellulare suonare e mi sveglio, corro a prenderlo e leggo "David". Mi schiarisco la voce assonnata e gli rispondo.

"Ehy"

"Oi, tutto bene, sei arrivata a Londra?"

"Si amore, tutto bene, tu?"

"Si cerco, solo che mi manchi"

"anche tu, spero di vederti presto"

"domenica vengo a salutarti, ricordati di mandarmi l'indirizzo. Come ti sembra Londra?"

"okay, dopo te lo mando. Bhe Londra è molto caotica, ma penso che mi troverò bene"

"piccola ti devo salutare, ho gli allenamenti tra mezz'ora e devo prepararmi"

"va bene, ci sentiamo più tardi, ti amo"

"anche io"

Chiudo la chiamata e mi siedo sul letto a gambe incrociate.

Ripenso a David, e capisco quanto ho bisogno di lui, è l'unico che mi è vicino quando sono triste, praticamente era il mio migliore amico da anni e da circa un anno ci siamo messi insieme. Ci tengo tanto a lui e sono certa che anche per lui sia così.

*****

E' quasi ora di cena così decido di andare un po' a parlare con mio fratello.

"Fratellonee" lo chiamo bussando alla porta della sua camera.

Lo sento parlare al cellulare con qualcuno allora mi appiccico alla porta per cercare di capire cosa dice, ma all'improvviso la maniglia gira e la porta si spalanca, e io ovviamente cado in avanti finendo sul pavimento.

Alzo la testa e noto il volto sorpreso, ma divertito di mio fratello.

Dopo essermi alzata da terra, lui dice "ma sorellina stavi origliando, ora sei diventata pure impicciona!"

"no, ehm, è solo che io ho bussato ma tu non rispondevi..." affermo con tono imbarazzato.

"scherzo, dai Kim, non preoccuparti" Afferma divertito.

"oh si, lo sapevo che stavi scherzando, volevo solo metterti alla prova" dico con tono convinto.

"Si, come no infatti ti stavi già spaventando"

"ora smettila, ero venuta qua per parlarti e tu ti prendi gioco di me" dico con tono da offesa.

"e sentiamo, di cosa vorresti parlarmi?" 

"dell'università e della tua vita qua a Londra"

"ah okay, bhe non ho una vita molto interessante. Qui a Londra mi trovo molto bene, ho conosciuto molte persone, l'università è bella e sono sicura che sarai d'accordo con me, però, so che c'è Emily, ma cerca di scegliere gli amici giusti" 

"perché?" 

"perché è importante farsi amici che più ti piacciono e non per forza quelli che sono già amici di Emily, con questo non dico di non stare con lei, però stai anche con altre ragazze" lo guardo un po' confusa non avendo capito cosa intende dire, ma annuisco e ci dirigiamo verso le scale, perché nel frattempo mia mamma ci ha chiamato per dirci che la cena è pronta.

Mangiamo molto velocemente senza parlare molto tra noi, Logan sembra sia impegnato a pensare, mentre mia mamma e poi papà sono concentrati a mangiare quella strana pietanza nel piatto che dovrebbe essere una lasagna, ma assomiglia più a della legna da ardere.

Appena finito salgo in camera mia e mi preparo per andare a dormire, lo so che è molto presto ma sono troppo stanca.

Decido di leggere un po' e poi mi sdraio sul lato, spegnendo la luce della abat-jour.

Cerco di dormire ma ciò che mi ha detto mio fratello mi continua a vagare per la mente.

Magari lui all'inizio si trovava male all'università? Oppure ha scelto le persone sbagliate come amici? Non lo so, ma ora sono troppo curiosa voglio saperlo.

Dopo pochi minuti mi addormento tra i miei pensieri.

*****

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