Chapter 8

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Busso alla porta dell'ufficio del professore.
Negli ultimi 6 mesi ho frequentato questo posto parecchie volte.

Il professore è un uomo affascinante, molte studentesse seguono le sue lezioni senza essere iscritte ad alcun corso di laurea.
È alto,magro.. ha i capelli mossi,  biondo scuro e non molto corti! I suoi occhi sono verdi e rotondi...
Non supera i 38 anni.
È  il figlio di uno dei professori più noti che hanno insegnato in questa facoltà. Credo che abbia seguito le orme del padre.. ha seguito la strada più facile, quella ormai spianata dal padre.
È comunque preparato e le sue lezioni sono molto interessanti.
Oltre le ragazze che perdono la testa per lui, le aule durante le sue lezioni sono sempre colme di ragazzi.
Spesso e malvolentieri ho dovuto seguire  le  sue lezioni in piedi.. ed ero anche costretta a registrarle con il telefono!

"Avanti..." - entro
"Buongiorno professore, mi scusi ancora per il ritardo" - dico dispiaciuta.

"Buongiorno signorina Muller!Prego si accomodi..." - mi dice il professore indicando la poltrona di pelle bianca che si trova alle spalle delle due sedie nelle quali sono seduti Enrique e Christian, gli altri due tesisti che ho incontrato qualche volta qui.

Il suo ufficio è molto professionale. Ha un divano grande e una poltrona di pelle bianca .. una grande scrivania lucida e marrone con una poltroncina girevole, anch'essa di pelle bianca.  Di fronte alla scrivania ci sono due sedie bianche e alle spalle della scrivania un' enorme libreria marrone.
Sui muri sono appesi molti quadri che attestano le sue doti.

"Ho mandato il mio assistente a prendere il registro degli esami di oggi pomeriggio, appena rientra ho una comunicazione da farvi" - dice guardandoci uno per volta e soffermandosi su di me aggiunge - "Signorina vorrei apportare delle modifiche all' ultimo capitolo della sua tesi.. può soffermarsi un'ora in più?" -

- " Certo professore, nessun problema" dico.

Poggio la mia Louis Vuitton sul divano e mi siedo nel posto indicato.
Dopo pochi minuti entra l'assistente del professore con in mano i registri che sta leggendo. Non si accorge di noi.

Ma quando  alza lo sguardo, il respiro mi muore in bocca e vorrei sprofondare sulla poltrona.

"Piacere Lucas Davis" - dice porgendo la mano ai due ragazzi di fronte a me  e che coprono la sua visuale e mi lasciano  solo intravedere!

Allunga la testa per presentarsi con me ed anche lui rimane pietrificato. È  sorpreso e sconvolto allo tempo... Entrambi rimaniamo in silenzio e ci fissiamo...

Silenzio che sembra durare un'eternità. Penso alla serata, alla notte insieme ed  alle sue parole.
I miei pensieri vengono interotti dalla voce del professore che dice - "Lucas, anche la signorina Muller è una tesista" -
Penso che il professore possa aver  notato qualcosa e mi maledico per non saper controllare le mie emozioni.

Sì avvicina e mi porge la mano senza menmeno  dire una parola.

"Stefany Muller" - dico.

Il professore si organizza con Lucas sugli esami del pomeriggio, si dividono i corsi di laurea..
Non sapevo che Lucas sostenesse gli esami insieme al professore.
In realtà non so nulla di lui..solo qualche dettaglio che è uscito durante la cena di ieri sera e quello che mi ha spiattellato in faccia prima che io lasciassi l'albergo sulla sua vita sessuale e sulle sue focose notti.

Prendo il telefono dalla borsa e nel frattempo controllo le mie e-mail. Mi dò della stupida per non aver collegato che il Lucas Davis della mail era lo stesso con il quale ho passato la notte.
Sinceramente non avevo prestato molta attenzione al nome dell'assistente, non che io spicchi di perspicacia,  però lo avrei sicuramente collegato!!

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