Chapter 21

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Anche se oggi è domenica ho puntato la sveglia alle 07:00.
Sono già sveglia da tre ore per concludere il lavoro di presentazione.
Ieri sono rientrata tardi dell'orfanotrofio..ho mangiato una cosa al volo e sono andata di corsa a letto.

Non posso crederci.. domani è il grande giorno.. il solo pensiero mi manda nel panico... il pensiero delle notti insonni il giorno prima degli esami, di cosa penseranno di me i miei genitori domani mi commuove..

Scaccio via le lacrime sventolando le mani velocemente davanti ai miei occhi e cerco di finire.
Manca poco ed ho concluso.

Stranamente in casa non si sente alcun rumore.
Grace ha mezza giornata libera..verrà in serata per discutere e per organizzarsi sulla festa di domani..
Credo che anche stavolta mamma si sia fatta prendere un pò troppo dall'entusiasmo e abbia esagerato.

Ieri per sbaglio ho ascoltato una sua conversazione con Grace e ha chiesto di chiamare quelli del catering e aggiungere altri 15 camerieri ai 20 già presenti.
Non oso immaginare..fortuna che le avevo chiesto di non esagerare!

Godendomi questo meraviglioso silenzio concludo il mio lavoro dopo un'ora.
Lo salvo su un cd e lo ripongo nella custodia.
Con un pennarello nero scrivo il mio nome, cognome, la matricola e il nome della tesi.

Nel pomeriggio andrò a consegnarlo a Lucas. Magari preparo una torta per ringraziarlo per aver pagato lui le mie tesi!
Ieri sera, dopo esser tornata a casa, ho pensato di mandargli un messaggio.. ho rigirato e rigirato il foglio del bigliettino nel quale mi aveva scritto il suo numero tra le mani per mezz'ora.

Me lo ha lasciato per chiedere chiarimenti sulla tesi..non di certo per sentirci.
Per questo motivo ho pensato sarebbe stato meglio ringraziarlo di persona, nel momento in cui gli avrei consegnato la presentazione visto il formato è troppo grande per allegato in una mail.

È quasi ora di pranzo e dei miei genitori nemmeno l'ombra. Decido di andare a farmi una doccia e mettermi comoda..
Ma mentre sto salendo le scale entra mia madre in casa come un uragano chiamandomi.

"Stefanyyyyyy... dove sei?" - mi chiede.

Faccio dietro-front e la raggiungo.

" Ciao mamma" - le dico mentre si sta togliendo il cappotto e sta sistemando delle buste.
Credo sia uscita per fare acquisti..

"Ancora in pigiama sei? Dai preparati..dobbiamo andare a comprare il vestito per domani. È possibile che se non le pensi io certe cose, non lo faccia nessuno?" - chiede agitata.

"Vestito per domani?" - chiedo

"Si..per domani. Per la tua laurea!!" - mi dice mentre si dirige in salotto e si versa in un bicchiere qualcosa da bere.

" No mamma. Ho un armadio pieno di abiti che hanno ancora il talloncino del negozio. Indosserò uno di quelli - dico inseguendo i suoi movimenti con lo sguardo..

" Non scherzare tesoro. Non si dica mai che una Muller non abbia comprato un nuovo abito per un occasione tanto speciale.. Fila di corsa a cambiarti e mettiti comoda" - mi ordina.

Non oso replicare. Sarebbe inutile. Se Cathrine Stuart Muller ha deciso così.. così si farà! Niente e nessuno osi contraddirla..

Dopo pochi minuti entro in doccia e mentalmente ripeto il discorso di domani.
Mi agito al solo pensiero di dover parlare davanti a tante persone e per questo provo a non pensarci.

Dopo pochi minuti, 10 circa, sono pronta. Prendo la borsa ed il cappotto e raggiungo mia madre.

"Possiamo andare? Mangeremo qualcosa fuori.." - mi dice rimettendo il cappotto.

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