Chapter 58

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"Cosa diavolo ci fa lui qui?" - mi chiede di nuovo.

Credo che sia meglio calmarlo. Sta avanzando verso di lui.. le sue iridi sono infuocate.
Mi metto davanti a lui impedendogli, così, di proseguire..

Lo guardo negli occhi:

"Stai tranquillo..ti ho già detto che lui non c'entra niente!!"

"Deve stare alla larga da te. Non vuole capirlo. È già stato avvisato due volte con le buone maniere.. mi sa che dovrò passare alle cattive" - mi ringhia contro guardando Logan alle mie spalle.

Sembra un toro inferocito.
Uno di quei tori che, alla corrida, guarda il torero sventolare il mantello rosso ed è pronto ad attaccare.

" So quello che faccio!" - dico severa e cerco di farlo indietreggiare..

Non vuole darmi retta.
Non riesco a calmarlo..la sua furia è talmente potente che non considera nemmeno la mia presenza.
Prendo il suo volto tra le mani e lo guardo fisso negli occhi..

"Lucas, ti prego!Calmati!!" - dico senza allontanare i suoi occhi dai miei.
Ottengo il risultato sperato, il suo corpo si rilassa immediatamente.

Tiro un profondo respiro di sollievo e ringrazio il cielo che si sia tranquillizzato.

"Stefany, forse è meglio che vada. Non credo di essere il benvenuto qui.." - dice Logan - " Questa è per te. L'ho scritta nel caso in cui non fossi riuscito a parlarti e a scusarmi" -aggiunge porgendomi una busta bianca.

Afferro la busta e lo guardo dispiaciuta. Non sarei voluta arrivare a questo.
Mentre guardo la busta tra le mie mani, mi coglie di sorpresa e mi abbraccia.
Mi irrigidisco all'istante.

"Perdonami se puoi! Ti voglio bene! " - dice stampandomi un bacio sulla fronte.

Mi guarda per un secondo e senza darmi nemmeno la possibilità di salutarlo si dirige verso la porta. Si volta un'ultima volta verso di me e mi sorride..

"Addio" - mima con le labbra.
Riesco solo ad alzare la mano in segno di saluto che chiude la porta dietro di se.

Mi siedo e con le dita traccio il "profilo" della busta.. completamente assorta nel mio mondo..

"Signorina, la cena è pronta. Aspetto lei per servirla" - dice Grace a pochi passi da me.

"Arrivo" - dico alzandomi e posando la busta sul tavolino di fronte a me.

La leggerò più tardi.. anche se muoio dalla curiosità di sapere cosa ci sia scritto.
Il comportamento di Logan mi ha lasciata un pò perplessa...adesso sono io a sentirmi in colpa nei suoi confronti..

"Stai pensando ancora a lui?" - mi chiede Lucas irritato.
Non ho proprio aperto bocca durante la cena..ho mangiato in religioso silenzio e completamente assorta nei miei pensieri.
Non gli rispondo, mi scuso e mi alzo da tavola.
Ce l'ho anche con lui..Non avrebbe dovuto fare quella sceneggiata, riesco a badare a me stessa..non sono più una bambina.

Entro in cucina e prendo le coppette per riempirle con il gelato che ha portato Lucas.
Grace, alle mie spalle, sta sistemando i piatti sporchi nella lavastoviglie.

" Grace, può lasciarci da soli?" - chiede Lucas entrando in cucina.

Grace annuisce e lascia la cucina dopo pochi secondi.

"Non mi hai risposto! Odio essere ignorato!!" - inizia

"Inizia ad abituarti. Ho intenzione di ignorarti per tutta la sera!" - rispondo continuando a riempire le coppette del gelato..

" Non posso crederci.. che cosa ho fatto questa volta?" - sbuffa..

Vorrei dirgli che non avrebbe dovuto avere quella reazione, che avrebbe dovuto preoccuparsi anche dei miei sentimenti e non aveva motivo di mortificare Logan con il suo comportamento.

Ma non dico nulla..
Il mio silenzio lo manda su tutte le furie.
Mi prende il gelato dalle mani e mi spinge verso la cucina.
Mi alza il viso..

"Rispondimi!"

"Smettila Lucas.. odio quando usi le maniere forti! Non fai altro che allontanarmi da te!
Non dovevi trattare Logan in quel modo..non avevi nessun motivo!" -urlo allontanandolo da me.

" Oh cielo! Stiamo discutendo per quello stronzo? Ma hai dimenticato che quello che è successo è solo per colpa sua?" - dice alzando anche lui la voce

" Non è colpa sua ed anche se lo fosse ha chiesto scusa! " - continuo.

" Sei ingenua e ti fidi troppo delle persone. Non hai capito ancora come gira il mondo..È arrivato il momento di crescere!" - mi dice duro..

Quelle parole arrivano come un forte pugno in pieno stomaco.
Lui crede che io sia una bambina e che non sappia come funziona il mondo..
Spero che sia la rabbia a parlare per lui e che non pensi davvero ciò che ha detto..

" Credo che dovresti iniziare anche tu a fidarti degli altri. Non sarebbe male se anche tu tornassi bambino! " - dico velenosa.

" Te la sei presa anche adesso?" - chiede portandosi una mano sulla fronte..

" Credo che prima di parlare tu debba contare fino a dieci.
Usa la regola delle 10 P: Prima Pensa Poi Parla, Perché Parole Poco Pensate Portano Pena!!" - dico contando le dita.

"Ok.. ho afferrato il concetto. Mi dispiace averti dato della bambina.. non penso questo!" - dice prendendo e baciando la mia mano..

Gli sorrido e non resisto ai suoi occhioni dolci e dispiaciuti!

"Tu si che ci sai fare!!" - lo prendo in giro..

"Modestamente!" - si pavoneggia.

"Sbrighiamoci o il gelato si scioglie!" - dico indicando il gelato nelle coppette..

"Preparo il cono per Alex, ho chiesto a tuo padre se potevo portarti fuori a mangiare il gelato! Lui non ha nulla in contrario.. ti va di stare con me dopo?" - mi chiede mentre prepara il mega-cono di Alex..

Lo guardo e mi piace tanto. È intento a preparare il cono. Lo fa con amore.. I suoi occhi parlano per lui, non vedo l'ora di vedere la sua faccia quando Alex vedrà il gelato..
Immagino già la scena e vedo Alex urlare contento e saltargli al collo felice..

Lucas mi guarda..sta aspettando una risposta..
" Certo!" - gli stampo un bacio sulle labbra e prendo il vassoio.

Le mie guance si tingono immediatamente di rosso, non mi sono nemmeno resa conto di quello che ho fatto..
Lui mi guarda inebetito e poi sorride malizioso..

"So che puoi fare di meglio!" - mi sussurra all' orecchio.. inspiro il mio profumo e mi bacia il collo..

Prende il cono ed esce..
Ha provocato l'inferno dentro di me.. ho bisogno di una doccia ghiacciata per non andare in escandescenza!

"Ehi, piccola, i gelati! " - mi ricorda lui con il suo splendido sorriso e avendo capito l'effetto che mi ha fatto..

"I gelati..giusto!" - rispondo e mentre ride di gusto, lo seguo in salone..

Il mondo sembra sempre più luminoso dietro  il suo sorriso.
Lui con il suo sorriso rende perfetto qualsiasi luogo..
Ho preso quel sorriso e l’ho messo proprio dove c’era un vuoto nel mio petto. È meglio del caffè o del cioccolato o di una piroetta perfetta. Mi aggrappo e lo tengo stretto a me!

A  Perfect ManDove le storie prendono vita. Scoprilo ora