Chapter 76

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"Stefany, mamma che spavento che ci hai fatto prendere!! Come stai?" - urla Rebecca mentre ci avviciniamo a cavallo..

"Sto bene! Per fortuna non è successo nulla di grave!" - dico mentre con l'aiuto di Lucas scendo dal cavallo.

"Mi dispiace Stefany, è stata tutta colpa mia!" - dice Giorgio dispiaciuto.

"Tranquillo Giorgio! Non ha importanza...ciò che conta è che sia andato tutto bene!" - rispondo con un flebile e dolce sorriso.

Ho un leggero mancamento quando Lucas molla la sua presa su di me, non riesco a reggermi in piedi!

"Ehi, cosa c'è? Per fortuna che stavi bene!" - dice Lucas prendendomi un braccio.

" Sarà stato lo spavento" - lo rassicuro.

"Adesso ti porto in camera! È meglio che tu ti riposa un pò" - dice autoritario.

" Ma non sono stanc..." - cerco inutilmente di parlare ma non vuole sentire obiezioni. Mi blocca ed arrabbiato infine aggiunge:

"Vuoi darmi retta una buona volta?"

Decido di non replicare ed evitare di litigare di fronte a Giorgio e Rebecca che ci guarda felice.

"Ragazzi che ne dite se stasera cenassimo tutti insieme?" - domanda Rebecca rompendo il silenzio che è sceso tra di noi..

" Credo che sia una buona idea!"- dice Giorgio con troppa enfasi ricevendo un'occhiataccia dalla fidanzata.

Mi rattrista vedere come l'esuberanza di Rebecca eclissi il povero Giorgio.
Mi dispiace per lui, anche se molto timido è un ragazzo dolce.
Mi domando come faccia a stare con una persona che non gli dà nemmeno il permesso di respirare...

" Va bene" - rispondo senza consultare Lucas che mi guarda stupito e poi scuote la testa.

E adesso perché fa così?

Rebecca intanto saltella dalla gioia e finisce con le braccia intorno al collo di Lucas. Gli stampa un grosso bacio sulla guancia...
Lui non dice nulla e non si scansa nemmeno dalla sua forte presa.
Mi innervosisco e senza dire nemmeno una parola mi allontano da quella patetica scenetta.

Decido di tornare in albergo, da sola.
Senza aspettare Lucas ripercorro velocemente la strada che abbiamo fatto stamattina, e mentre nella mia mente ripercorrono le immagini di noi due felici, calde lacrime scendono dal mio volto..

Mi avvicino al taxi e chiedo di portarmi all'imbarco dei traghetti con i quali stamattina abbiamo raggiunto questa magnifica isola.

Dopo una ventina di minuti raggiungo l'albergo e mi precipito in camera.
Ho così tanta voglia di urlare...
Prendo i miei vestiti e vado a fare una doccia per cercare di calmare il mio umore...

Il getto tiepido dell'acqua è molto piacevole. Noto di essermi scottata le spalle.
Ripenso subito alle mani di Lucas che il giorno prima con dolcezza e con premura spalmavano la protezione, poi nella mia mente riaffiora il ricordo di Rebecca stretta al suo collo e la gelosia prende il sopravvento su di me.
Tiro un pugno contro la doccia e mi sento una stupida quando urlo dal male che mi sono fatta.

Esco dalla doccia col pensiero di aver rovinato il nostro week-end.
Perché non si è spostato? Perchè ha lasciato che Rebecca stesse avvinghiata al suo collo?

Mi sdraio sul letto dopo essermi vestita e rimango assorta in questi pensieri.

Una decina di minuti più tardi irrompe Lucas nella stanza. È arrabbiato... è scuro in volto e sembra affaticato per aver fatto una lunga corsa...

"SEI QUI?" - mi chiede urlando e sbattendo la porta dietro le sue spalle.

Sobbalzo dallo spavento.

"Sembra così!" - rispondo cercando di mantenere compostezza e non lasciare trapelare nulla dalla mia voce.

"SEMBRA COSÌ? MA TI RENDI CONTO CHE HO PASSATO L'ULTIMA MEZZ'ORA A CERCARTI?" - continua ad urlare. Riprende fiato e continua - " NON TI CAPISCO PROPRIO STEFANY!! NEMMENO I BAMBINI FANNO COME TE!!"

"IO INVECE TI CAPISCO PROPRIO BENE LUCAS. NON CAMBIERAI MAI..
BASTA UN SENO SCOPERTO PER MANDARE IL TUO CERVELLO IN TILT" - alzo la voce e sputo fuori acida.

"COSAAAAA? MA DI COSA STAI PARLANDO? NON GIRARE LA FRITTATA.. SEI STATA TU AD ACCETTARE QUELLO STUPIDO INVITO. HAI PREFERITO UNA CENA CON LORO ANZICHÉ PASSARE LA SERATA SOLA CON ME.. ADESSO LA COLPA SAREBBE MIA???? NON POSSO CREDERCI DAVVERO. TUTTO QUESTO SA DI ASSURDO!!" - entra in bagno e sbatte la porta lasciandomi lì da sola!

Quando esce è pronto per uscire..

"Non sei pronta?" - mi chiede molto più calmo.

"Non vengo!" - rispondo senza nemmeno guardarlo.

"Sei proprio una bambina! Ok, ci vediamo quando rientro. Non ho intenzione di essere scortese con loro!" - dice orgoglioso..

"Ok. Divertiti!" - rispondo mentre senza salutarlo esco fuori ad ammirare il mare...

Sento chiudere la porta della camera e mi lascio cadere sulla poltroncina in vimini che c'è sul balconcino della camera..
Piango ancora.. prima in silenzio, poi i singhiozzi diventano sempre più forti.

Si alza un leggero venticello e mi avvolgo in una coperta leggera...
Mi lascio cullare dal rumore del mare e allontano i brutti pensieri da me.
Non ceno, ho lo stomaco completamente chiuso e sottosopra!

Sistemo il cuscino dietro la mia schiena, mi rannicchio in me stessa e dopo pochi minuti mi addormento con il rumore delle onde che si infrangono sulla spiaggia e con una splendida luna rossa che fa da cornice a questo meraviglioso paesaggio!!

A  Perfect ManDove le storie prendono vita. Scoprilo ora