Chapter 11

313 29 7
                                    

Sono tre giorni interi che sono rinchiusa nella mia camera. I miei genitori sono molto preoccupati per me. Non sanno cosa fare. Mi succede spesso negli ultimi mesi..passo da momenti di euforia a momenti di angoscia..soprattutto quando penso alla mia dolce amica.
Sono triste e ho voglia di stare sola.. non credo che ci sia nulla di sbagliato.

Non posso nemmeno avercela con loro, mi vogliono bene ed è normale si preoccupino per me.

Bussano alla porta - " Stefany, tesoro..t prego apri la porta! Parla con me, non chiuderti in te stessa!" - mi dice Mi madre angosciata.

Non merita di stare male a causa mia. . Mi alzo dal letto e raggiungo la porta. Giro la chiave nella serratura ed apro la porta.

Vengo travolta dall'abbraccio di mia madre..mi stringe sempre più forte a sé..

"Piccola mia. .mi sei mancata! Sono davvero in pena per te. Se per te va bene, vorrei che parlassi con una mia amica psicologa..Lei saprebbe sicuramente come aiutarti" - mi dice.

" Sì mamma..va bene. Ho bisogno di stare bene.. non ce la faccio più. Ti prego aiutami!" - e scoppio in un pianto liberatorio.
Mi culla tra le sue braccia e amorevolmente, accarezzandomi i capelli, mi sussurra che tutto andrà bene.

"Tesoro, adesso vai a fare una doccia. Io chiamo la mia amica, e se per te va bene la faccio venire a casa" mi dice dopo essersi accertata io mi fossi ripresa.

"Grazie mamma" - dico con un filo di voce.

Entro in bagno, tolgo gli indumenti e mi immergo all'interno della vasca. Decido di rilassarmi per un po...
Dopo un'ora esco dal bagno.. indosso una comoda tuta e asciugo velocemente i miei capelli.

Scendo in cucina e mi preparo un toast con il prosciutto. Ma al primo morso mi arrendo, non riesco a mandar giù nulla.

" Stefy, la mia amica è libera...arriverà tra poco." - mi dice mia madre.

Non dico nulla..Prendo il plaid e mi diriggo verso il divano. Prendo il telefono, ormai scarico, e lo metto in carica in un posto vicino al divano.
Appena lo avvio noto 3 e-mail..

Sono di Lucas!
In una di esse mi comunica l'orario di ricevimento, nell'altra dice che ha letto la mia tesi e vorrebbe chiarire dei punti con me dandomi appuntamento per la mattina seguente e nell'ultima mi scrive che la prossima volta sarebbe felice di essere avvisato nel caso in cui mi fossi assentata in un incontro.

Oh merda!!! Non so se rispondere..forse domani sarebbe meglio andare in facoltà e scusarmi di persona.
Grace mi comunica l'arrivo della psicologa. Dopo pochi secondi la signora Davis entra in salone seguita da mia madre.

" Stefany, cara. Stavo rientrando dallo studio quando ho ricevuto la chiamata di tua madre. Ho deciso di passare subito" - mi dice preoccupata

Un momento.. la psicologa amica di mia madre è Johanna Davis? Non sapevo facesse questo mestiere.

" Ti va se parliamo un po ?" - mi chiede invitandomi il posto a sedere e sedendosi sul divano di fronte.

I suoi modi mi piacciono..è buona, affettuosa, garbata e dolce.
Decido di accomodarmi e di aprirmi con lei. Ho bisogno di essere aiutata.
Mia madre esce dalla stanza lasciandoci sole.

Mi chiede di raccontarle cosa mi turba e perchè mi rinchiudo in me stessa per diversi giorni senza permettere a nessuno di aiutarmi.
Le spiego che non mi era mai successo prima.. che mi capita da qualche mese a questa parte, da quando la mia amica è morta. Le spiego dell'incidente, le spiego come mi sento, cosa provo e mentre lo faccio piango...le chiedo di aiutarmi.
Lei è rimasta lì in silenzio ad ascoltare. È enormemente dispiaciuta per me. Mi stringe le mani e mi dice che mi aiuterà. La abbraccio d'istinto..sto decisamente meglio. Parlare per la prima volta con qualcuno della mia Lorelaine mi ha aiutata a risalire dall'abbisso nel quale stavo crollando.

A  Perfect ManDove le storie prendono vita. Scoprilo ora