Chapter 75

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Dopo esserci svegliati all'alba e fatto un'abbondante colazione siamo  andati alla scoperta di Bayahibe e dintorni!

A cinque secoli di distanza, quest'isola conserva ancora il medesimo potere di sedurre chi la scopre. Arrivando a Santo Domingo si è catturati da un'atmosfera impalpabile, da una luce che conferisce alla ricchezza dei colori, ai riflessi abbaglianti. La gente è sempre pronta ad animarsi, specie se è occupata nel rito dominicano più tradizionale: il "merengue", la musica che rappresenta una delle espressioni più sentite della sua cultura.

Rimaniamo soli con il mare, il sole, la sabbia, le onde, le palme ritte fino al cielo o sdraiate al sole sulla battigia e i tanti animaletti che ci guardavano incuriositi. Lucertoline, gechi, tanti granchietti e addirittura uno strano crostaceo: una lumaca, o meglio, un granchio con il guscio di lumaca! Siamo incantati dalla natura e dalla vegetazione e pensavo che 500 anni fa quando i Conquistadores spagnoli approdarono qui, chissà com'era l'isola, chissà la popolazione. Chissà la flora se era tanto diversa da quella che abbiamo ammirato stamattina!

"È tutto così meraviglioso!" - dico entusiasta senza mollare la stretta della sua mano nella mia.

"Tu sei meravigliosa!" - dice facendomi arrossire.

Ci fermiamo in un villaggetto di pescatori.
Noto due persone sedute all'ombra, in una veranda. Mi avvicino, li saluto e cordialmente cominciamo a chiacchierare. Sono gentilissimi, uno di loro: Feliz, aveva un fucile a canne mozze e diceva che era una guardia costiera; l'altro: Jesus, una specie di custode. Mi hanno mostrato dove vivevano e siamo rimasti colpiti nel vedere che non avevano nulla! Son stati dolcissimi e mi son rimasti nel cuore quando salutandoci ci hanno detto: "Vai con Dios, mio hermano!" e quando li abbiamo ringraziati della loro disponibilità ci hanno ripetuto. "Grazie a voi per essere venuti e tornate presto a trovarci!"

"Ma tu non ti vergogni di nulla? Potevano essere dei malviventi...uno di loro aveva un fucile in mano!" - mi dice serio.

Scoppio a ridere!
" Non dire stupidate! Era evidente che fossero delle brave persone!"

"Si, certo! Le brave persone stanno con il fucile in mano ad accogliere i turisti!" - dice sarcastico.

"Non ci è successo niente! Vedi?"- dico facendo una giravolta su me stessa, facendogli ammirare il mio corpo che è diventato ancora più scuro.

" Mmmm..piccola! Ringrazia il cielo che non siamo in camera! Non puoi immaginare cosa ti farei!!" - dice avvicinandosi pericolosamente a me!

"Lucas!" - lo ammonisco imbarazzata e allo stesso tempo divertita dalla sua sfacciataggine.
Ride e mi bacia dolcemente..

Più tardi pranziamo.
Mangiamo naturalmente a base di pesce ed ordiniamo delle aragoste.  Delizioso pranzo e tranquilla giornata ad ascoltare i racconti e le mille avventure di Rebecca, una ragazza italiana che abbiamo conosciuto. È qui insieme al suo ragazzo..molti riservato e timido.
Quando comincia a parlare non la fermi più, ma è molto piacevole perchè ha sempre cose interessanti da dire, anche se, per essere una viaggiatrice testata, si lamenta un pò troppo!
Guarda con fare suadente Lucas, ma lui non sembra accorgersi di nulla. Mi tiene stretta a lui e ha occhi solo per me.

Per me è l'ennesima prova: questo ragazzo magnifico mi ama, ha scelto me per essere la sua ragazza.

Gli do un bacio che ricambia subito e poi lo abbraccio. Inspiro il suo profumo nell'incavo del suo collo...

"Ehi piccola, stai bene?" - mi chiede dopo essere stata a lungo in quella meravigliosa, per me, posizione.

"Sto così bene tra le tue braccia" - bifonchio.

A  Perfect ManDove le storie prendono vita. Scoprilo ora