"Sei uno stronzo" dico colpendo Jax sulla spalla.
"Si, ma uno stronzo davvero figo" dice lui ridendo.
Alzo gli occhi al cielo e vedo lui che cerca di lanciarmi le chiavi della macchina. "Muovi il culo, io devo lavorare, portala fuori tu." Dice.
"Che mi dai in cambio?" Chiedo.
"Piccolo bas... Uff. La chitarra blu?" Chiede sconsolato.
"Affare fatto" dico ridendo.
Suona il campanello e quando vado ad aprire lei mi guarda contrariata.
Ha lo sguardo scocciato ed un sopracciglio sollevato.
"Che c'è?" Le chiedo sollevando le spalle.
"Tu non sei Jax." Dice scandendo le parole.
"Che occhio che hai! E com'è che tu non sei Angelina Jolie?" Dico sfidandola.
"Ok, ciao" sussurra svoltandosi.La seguo giù per le scale e quando vedo che sta per svoltare a destra le dico " Guarda che l'auto è di qui."
Sorrido. Non penso di aver mai sorriso tanto in vita mia. Devo sembrare un deficiente."Io non vengo con te." Dice.
"Oh, andiamo, smettila. Guarda che la vita non è come nei vostri romanzetti. Se fai la stronza vieni trattata da stronza. Non esiste che un ragazzo si innamori di una che lo tratta come una merda, non succede M A I." Dico esasperato.
Se pensa di colpirmi con quel suo atteggiamento da non me ne frega un cazzo, bhe, si sbaglia di grosso, mi fa solo girare le palle."Allora trattami come merito. Non mi interessa. Ho promesso a Sam che me ne sarei andata entro un paio d'ore. Devo andare. Davvero." Dice lei, con uno sguardo triste.
Forse ho esagerato.Cammino verso di lei e l'afferro per il polso.
"Andiamo, ti do uno strappo a casa." Dico.
Stavolta si lascia guidare come se niente fosse.
Saliamo in auto e metto su l'ep che abbiamo inciso la settimana prima io e Alex.
Canticchio a bassa voce mentre lei mi fissa.
"Wow." Dice.
"Scusa?!" Chiedo sorpreso perché finalmente ha detto qualcosa di garbato.
"Canti bene. Molto bene. Sei tu questo?" Chiede indicando il lettore cd.
Annuisco sorridendo "Siamo io e Alex, ogni tanto andiamo in studio da Jax ed incidiamo qualcosa. Così, per divertimento." Spiego."Ma sei fuori? Dovete assolutamente pensare più in grande! Avete delle voci pazzesche!" Dice sorridendo.
È forse l'unica persona a cui ho detto che canto. Sam lo sa, perché glielo ha detto Alex, ma io non l'ho mai detto a nessuno. È una bella sensazione.
"Se vuoi la prossima volta che andiamo in studio potete venire anche tu e Sam."
Dico. Ma perché cazzo non sto mai zitto?"Potrei pensarci." Dice. "Abito lì!" Indica una casetta a due piani bordeaux.
Accosto, ma mentre lo faccio Violet preme un tasto sullo stereo, fa uscire il cd, lo mette in borsa ed esce dall'auto.
"Grazie mille!" Mi dice, e si avvia verso il portone d'ingresso.Una volta rientrato a casa becco Alex nell'atrio.
"Allora?" Chiedo.
"Ho baciato Sam. Penso di aver fatto un casino. Ma lei sembrava contenta." Sospira "Bho, forse ho fatto una cazzata."
"Vedrai che andrà tutto bene. Lei ora deve solo fare fuori Gab, e lo sai che non gli frega più di tanto di lui. Stai tranquillo."
Deve tranquillizzarsi un po, è sempre nervoso seppur non voglia darlo a vedere.
"Tu che hai fatto?" Mi chiede.
"Ho solo accompagnato a casa Violet." Dico.
"Ah, l'hai conosciuta alla fine?"
"Si, ma non riesco ad inquadrarla. L'ho invitata in studio." Mi metto una mano fra i capelli.
"Genn... Che pensi di fare?" Mi chiede con aria preoccupata.
"Nulla. Magari me la faccio amica, ma nulla di più. Non voglio che si ripeta quello che è successo con Jazmine. Non ne avrei la forza."
Spiego e mi incammino verso le scale.
Ho solo voglia di suonare.
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- I'll find u -
Teen Fiction-IN REVISIONE- Mi guarda. Ha cambiato espressione, non è più arrabbiato. Sembra quasi soddisfatto. "Io ti piaccio." Afferma. "Ma grazie al cazzo!" Urlo "Chissà perché non ci ho pensato prima!" Rispondo sarcastica. "Ed allora mi vuoi dire quale è il...