Aiuto Violet a portare le cose nell'appartamento di Jax. Non riesco a capire come abbia fatto a preparare 3 borse di roba in 10 minuti. Pazzesco.
Arrivati davanti alla porta del palazzo prenoto l'ascensore, anche se la ragazza vuole a tutti i costi fare le scale. Col cazzo, non si può arrivare all'attico con 3 borsoni e pensare di riuscire a respirare ancora.
Nell'ascensore stiamo stretti, ho i suoi capelli davanti al viso e sento chiaramente il profumo del suo shampoo: vaniglia. Respiro a pieni polmoni quel profumo così buono e mi accorgo che Violet ha la pelle d'oca.
È agitata?
Sorrido e le soffio sulla nuca. La vedo rabbrividire e voltarsi verso di me.
"Ne hai ancora per molto?" Mi chiede scocciata.
Scoppio a ridere e lei mette il broncio.
Tutte queste sue reazioni così spontanee mi fanno morire. È come se stando vicino a lei riesco a rimuovere ogni pensiero autodistruttivo che è pronto ad annullarmi. E se per starle accanto devo esserle amico, fanculo a tutti, lo farò. Lei mi serve, ne ho bisogno.
Arriviamo al nostro piano ed aiuto Violet a scaricare i bagagli.
In quel momento Jax ci sente arrivare ed apre la porta.
"Hey Vi!" Dice lui salutando.
Violet in quel momento gli corre incontro e lo abbraccia. Il sangue mi ribolle nelle vene.
Mi girano le palle e non so perché. Ottimo.
"Ehm Ehm" mi schiarisco la voce.
"Venite dentro, così ti spiego ogni cosa" dice mio fratello facendo strada."Starò via 3 giorni, forse di più se quelli della casa discografica non si decidono. In caso vi farò sapere." Dice Jax portando a tavola 3 tazze di caffè fumante. " Devi solo controllare la casa, e dare da mangiare al gatto: e per la cronaca, non lasciare che sia Genn a dargli da mangiare."
Do un calcio sotto il tavolo a mio fratello che trattiene a stento una risata.
"Ehm... Perché?" Chiede Violet poco convinta.
"Genn e Hook si odiano profondamente: non mi stupirebbe se uno dei due tentasse di far fuori l'altro." Ride. "Comunque Genn sa dove trovare ogni cosa, se hai bisogno puoi chiedere a lui. "
"Perfetto, ho capito!" Dice Violet bevendo un sorso di caffè.
"Partirò domattina, quindi fatti trovare qui per le 9." Spiega Jax.
Ok, sono nella merda. Pensavo partisse oggi.
"Ma Genn mi ha detto che partivi stasera!" Esclama lei guardandomi storto.
"Ops." Esclamo io. "Ho decisamente bisogno di una sigaretta" dico uscendo sul balcone con Violet che mi segue.
"Sei uno stronzo" dice lei rubandomi la sigaretta dalle mani e mettendosela in bocca. Sorrido e ne prendo un'altra.
"Ora me ne torno a casa e ci vediamo domattina." Dice lei.
Senza pensare le afferro il polso e le dico: "Resta da me stanotte".
Cambia espressione improvvisamente.
"No." Dice guardandomi dritto negli occhi.
Poi mi viene in mente la scommessa. Deve fare ciò che voglio.
"Mi spiace ma hai perso una scommessa, quindi non esistono no." Sorrido soddisfatto.
So che in questo momento mi sta odiando, ma non mi interessa: non avevo mai dormito senza incubi, se non quando ho dormito con lei.
"Ti odio" mi dice con gli occhi che sembrano fessure.
"Lo so, lo so," dico spegnendo la sigaretta.
Sento dei passi e quando mi volto vedo Sam arrivare tutta trafelata col telefono in mano, spalanca la porta a vetri ed urla:
"Ragazzi, stasera Cameron da una delle sue feste. Dobbiamo assolutamente andarci! Alex ha già detto di sì!" Dice saltellando e poi se ne va, senza lasciarci il tempo di darle una risposta. Incredibile.
"Non ho qui nulla per una festa" dice Violet.
"Fatti prestare qualcosa da Sam" dico io.
"Non abbiamo la stessa taglia, lei è più magra" spiega lei. Ed in effetti è vero.
"Fregatene. Vai bene anche vestita così. Anzi, secondo me sei troppo tirata." Dico io.
È sempre così impeccabile, dovrebbe lasciarsi andare un po'.
"Smettila di criticarmi sempre" dice con lo sguardo basso.
Criticarla?! Le dico solo quello che penso!
"E tu smettila di dar così peso a ciò che pensano gli altri. Chi sei tu veramente?"
"Non puoi capire"
"Invece si. Ho passato la vita ad infrangere le regole ed a fare quello che volevo io. E posso dire di aver vissuto, perché ero io. E tu? Tu chi sei? Non penso che Violet sia questo." Dico incazzato indicandola.
"Non sai nulla di me." Dice con le lacrime agli occhi.
"So che devi smetterla di assecondare gli altri perché ti fai solo del male. Cresci un po, hai 20 anni."
"Bene." Dice alzandosi e sbattendo i piedi. Se ne va chiudendo in malo modo la porta.Perché rovino sempre tutto?
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- I'll find u -
Teen Fiction-IN REVISIONE- Mi guarda. Ha cambiato espressione, non è più arrabbiato. Sembra quasi soddisfatto. "Io ti piaccio." Afferma. "Ma grazie al cazzo!" Urlo "Chissà perché non ci ho pensato prima!" Rispondo sarcastica. "Ed allora mi vuoi dire quale è il...