Faccio un lieve cenno col capo in direzione di Genn che smette di accarezzare le corde della chitarra.
Mi guarda dritto negli occhi, senza dire nulla, ma in realtà stava dicendo tanto, troppo: cose che tiene dentro di sé da molto, che lo consumano, che lo limitano.
Mi guarda a fondo, come se mi leggesse dentro, come se fosse pronto a dire quello che non ho il coraggio di dire io.
Mi guarda ed inizia a cantare."The night is covered by lights and fire
the sky is frozen and my eyes
are far away from your mind
my soul now is cold like the ice
you told me this is my last time
(this is) my memory of usI bet it's too late, so where am I?
the soul is vanished, could someone just tell me why?
I've thought about it,
I keep my eyes close
there's just another rock on my mindbut when will pass, this fuckin night?
let me keep breathin your life
I feel your smell by my side
I'm alive?
my skin is gettin white
can I talk about myself tonight
look at me, you're paralized(I see the pain)
darkness in your mindFeel locked in a jail
the future's wasting away me
I'm wearymy dreams broke in a blink of an eye
sinking feeling now
I stopped crying
Feel locked in a jail
the future's wasting away meI'm weary
my dreams broke in a blink of an eye
sinking feeling now
I stopped crying
I'm lost, locked in a jail with no walls
come here, help me to live
I hear no voice around me
and they don't hear me, I'm the ghost
and what we've done now is lostpromises get broken
the curtain now is closin
I'm still risin up and fallin
don't know if I am the chosen
beyond all the confusion
you know it's not illusion
so don't go straightly to the closure"Non ho parole.
Sapevo fosse bravo, ma in questo caso sono davvero senza parole.
Genn sfiora le corde con delicatezza intonando un suono pulito, ma che accompagnato dalla sua voce esprime tutto e niente.
Sembra triste, poi arrabbiato, poi disperato, poi ancora arrabbiato.
Sempre troppo e mai abbastanza.
La sua voce inizialmente profonda e apatica si fa aspra e graffiante, facendomi venire i brividi.
Le parole della canzone gli calzano a pennello, e ci ritrovo molti miei pensieri.
Sono davvero sbalordita.
L'ha scritta completamente da solo."Genn, è..."
"È mia. È nostra. Come mi sentivo quando non c'eri, come mi sentivo quando ero incazzato con te. Siamo noi, ma al contempo non lo siamo. " spiega.
"Devi assolutamente farla sentire ad Alex!" Gli dico con dolcezza.
"No, queste sono cose mie. Non sono fatte per diventare oggetto di lavoro di Jax. Sono mie e basta." Dice mettendo via la chitarra.
Lo guardo.
Mi alzo e lo abbraccio.
Lo tengo stretto e lui fa lo stesso.
"Che cazzo mi stai facendo?" Chiede Genn.
Poi mi solleva e mi appoggia sul letto, appoggia la fronte contro la mia e mi fissa negli occhi. Quasi mi perdo in quegli occhi color ghiaccio, ne rimango pietrificata.
Poi si avvicina piano e mi sfiora le labbra con le sue, i capelli che gocciolano piano sulla mia maglietta, le sue mani calde a contatto con la mia pelle.
Il bacio si fa intenso, mi tiene con una mano dietro la schiena, per far aderire il mio corpo al suo, mi bacia, e mi fa sentire la cosa più preziosa della terra.
Mi accarezza piano la guancia ed io continuo a baciarlo.
Tutto completamente giusto.
Tutto completamente sbagliato.Mi sveglio con la suoneria dell'iPhone che mi distrugge i timpani.
Stupido aggeggio.
Cerco di aprire gli occhi ma lo schermo del telefono mi acceca e così rispondo senza guardare.
"Pronto?" Sussurro con la voce impastata dal sonno.
"Violet? Ti ho svegliata?" dice una voce dall'altro capo del telefono.
Giò.
"No no! Ciao, come stai?" Gli chiedo.
Nel frattempo Genn mugugna dall'altro capo del letto e mi cerca con un braccio fra le lenzuola.
Io mi allontano lentamente.
"Bene bene, grazie! E tu?"
"Benissimo. Volevo solo dirti che sono stato molto bene ieri sera. E che mi piacerebbe uscire ancora." Mi dice.
Merda.
Genn mi raggiunge e mi guarda con aria interrogativa.
Gli faccio cenno che non è nulla e alzo le spalle.
"Bhe, Anche io sono stata bene ma.." Non faccio in tempo a finire la frase che Genn mi prende il telefono.
"È stata bene ma sta meglio con me." Dice riattaccando.
Lo guardo a bocca aperta.
"Ma sei diventato scemo tutto d'un colpo?! Sai cosa vuol dire aspettare?!"
"So bene che vuol dire aspettare. Ma non sopporto l'idea che quel coglione ti creda coinvolta."
Lo sto ancora fissando allibita quando arriva un messaggio sul telefono.
Lo rubo dalle mani di Genn e leggo.
È Giò.
Mi chiede che cazzo sta succedendo.
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- I'll find u -
Teen Fiction-IN REVISIONE- Mi guarda. Ha cambiato espressione, non è più arrabbiato. Sembra quasi soddisfatto. "Io ti piaccio." Afferma. "Ma grazie al cazzo!" Urlo "Chissà perché non ci ho pensato prima!" Rispondo sarcastica. "Ed allora mi vuoi dire quale è il...