La mano mi fa un male cane.
Sono due giorni ormai che si trova in questo stato.
Due fottutissimi giorni.
E sono due giorni che Violet mi guarda male e mi cambia le fasciature mentre io mi lamento.
È l'unico contatto che mi sono concesso.Quel giorno sono andato con Violet per parlare con Jax, lui sembrava davvero incazzato.
Ma una volta arrivati lui le ha detto che voleva parlare da solo con me. Strano, lui non vuole mai parlare da solo con me.
"Devi smetterla." Mi dice con uno sguardo duro. "Non ti ho mai visto in quello stato. Facevi davvero pena."
L'assenza di Violet ed il pensiero del nostro bacio mi faceva impazzire. Una sera Alex mi ha portato ad una festa, per farmi svagare un po'. Io invece ne ho approfittato per bere fino a non capire più nulla e per andare sotto casa sua a fare il coglione.
"Anzi, " continua mio fratello, "Ti ho visto così forse solo quando mamma ci ha lasciato."
Ma mamma non ci ha lasciato. Jazmine è morta. Morta.
E la colpa è solo mia. Mia e della mia testardaggine. Mia e del mio orgoglio.
"Tira fuori le palle, Genn! Se vuoi quella ragazza, esci e falla tua! Smettila di piangerti addosso e fai l'uomo."
Devono smetterla tutti: io e lei non abbiamo quel tipo di rapporto. Siamo amici.
Amici e basta.
"Io e lei non abbiamo quel rapporto. Io e lei siamo solo amici. E a me va bene così!" Mento sia a lui che a me stesso.
E lui mi ride in faccia.
"Sei solo un bambino." E mi chiude fuori dal suo appartamento.
Violet era seduta sulle scale, in attesa. Si gira verso di me e mi guarda, ma io la supero ed entro nell'ascensore: vedo la mia immagine riflessa nello specchio e mi vedo per la prima volta.
Sono debole.
Ed odio essere così.
Il mio pugno infrange il vetro ed il sangue inizia a sgorgare dalle ferite.
Sono un vero coglione.Violet mi telefona.
"Ehy!" Dico rispondendo.
"Genn, ho lasciato da te le scarpe rosse?" Mi chiede.
"Non lo so, perché?" Gli domando.
Ultimamente lascia spesso le cose da me, che siano le scarpe o il blocco da disegno.
Che per la cronaca non ho più toccato.
"No nulla. Vengo da te oggi pomeriggio? Ho noleggiato un film e preso la tua pizza preferita, quella con la mozzarella di bufala." Dice.
Non mangio pizza da tipo due settimane e ne ho una voglia matta. Ma questo atteggiamento è sospetto.
"Ok... Chiamo Alex e Sam?" Chiedo.
"Già fatto, ma non possono, devono andare a prendere Hook dal veterinario."
Stupido gatto.
"Ok, ti aspetto qui." Dico riattaccando.
Violet odia la pizza.
Mi sta nascondendo qualcosa.Qualche minuto dopo compare davanti alla mia porta, un po trafelata e con la pizza in mano.
"Dovrei darti una copia delle chiavi, sei sempre qui." Dico facendo strada.
Lei sorride e sposta una ciocca di capelli ribelli dal volto.
È così bella.
Vado in cucina e prendo una birra ed una diet coke, mentre lei fa partire il dvd.
A metà del film mi guarda di sottecchi.
"Ehm.... Cosa sai tu di...." Balbetta. "Cosa sai tu dell'amico di Jax, Giò?" Mi dice ad un tratto tutto d'un fiato.
Cosa c'entra Giò adesso? Da quello che so sta lavorando con Jax ad un album al momento, è un bravo ragazzo ma si diverte a, come dire, passare da una ragazza all'altra. Non è tipo da relazione fissa, ecco.
Quindi non voglio che Violet abbia a che fare con lui.
"È simpatico." Dico.
La sento tirare un sospiro di sollievo.
"Ma non mi convince" concludo. "Perché?"
"Bhe, l'ho conosciuto qualche giorno fa." Spiega.
"Lo conosco da quando sono nato. È un bravo ragazzo, ma non con tutti. Soprattutto con le ragazze." Continuo io.
"Bhe, abbiamo chiacchierato un po'. Lui è molto gentile. E mi ha chiesto di uscire." Dice ad un tratto lei.
Giò le ha chiesto di uscire.
Io lo ammazzo.
Se non stasera, domani, ma lo ammazzo.
"E...?" Fingo interesse ed indifferenza allo stesso tempo.
Non voglio sapere cosa ha deciso lei.
So che è una ragazza coscienziosa e che non gli può aver detto di sì così su due piedi.
Ma ultimamente non fa nulla di ciò che mi aspetto, e quindi la cosa mi turba.
"Ed io ho detto sì."Vedo nero.
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- I'll find u -
Teen Fiction-IN REVISIONE- Mi guarda. Ha cambiato espressione, non è più arrabbiato. Sembra quasi soddisfatto. "Io ti piaccio." Afferma. "Ma grazie al cazzo!" Urlo "Chissà perché non ci ho pensato prima!" Rispondo sarcastica. "Ed allora mi vuoi dire quale è il...