Non ci posso credere, mi ha davvero chiamato per dirmi che se ne stava andando.
E tutto per colpa di quella là.
Volevo versarglielo in testa, il caffè bollente.
Sono a casa di Alex, seduto per terra con la schiena appoggiata al divano.
Ho freddo al sedere ma sono comodo così.
Pizzico piano le corde, Alex è davanti a me, beve una birra e mi fissa.
Alzo piano gli occhi e c'è lui che mi guarda come quando sventoli un osso davanti ad un cane.
"Che vuoi?" Gli chiedo.
"Primo, è la quinta volta che sbagli l'accordo. Ed è strano, tu non sbagli mai." Dice porgendomi una birra nuova.
"Secondo: quando cazzo volevi dirmi che sei andato a letto con Violet?!" Mi chiede alzando le braccia al cielo.
"Bhe, tu non mi hai detto nulla riguardo alla tua attuale situazione con Sam. Come la mettiamo?" Gli chiedo per ripicca.
"Bhe, non ti ho detto nulla perché ancora non è successo nulla. Non voglio forzare la cosa, tengo troppo a lei." Mi spiega.
Sapevo fosse Alex quello romantico fra i due, ma questo è davvero inaspettato.
"Ah." Dico secco.
"Già, quindi ora voglio sapere che cazzo hai fatto tu." Dice posando la birra a terra.
"Non ho fatto nulla io, ha fatto tutto lei. Siamo usciti e le ho raccontato di mamma. E quando siamo tornati a casa è successo. Poi stamattina si è presentata sua cugina e ha rovinato un bel momento. Fine." Dico scocciato.
Non voglio sventolare ai quattro venti i cazzi miei e di Violet.
Neanche ad Alex.
Lui mi guarda di sottecchi, come se gli nascondessi qualcosa.
"La ami?" Mi chiede togliendo la sua chitarra dalla custodia.
"Può darsi. Ma chi sono io per dire che la amo? Ne sono innamorato, ma arrivare a dire che la amo mi sembra esagerato. O almeno, non gliel'ho ancora detto. Ma nemmeno lei l'ha detto a me." Spiego.
Tutte palle.
Me ne rendo conto ancora prima di aprire bocca.
Non sono io a parlare.
È la parte di me incazzata con Violet e con sua cugina.Esco da casa ancora agitato.
Oggi non sono riuscito a far nulla di produttivo ed Alex ha capito che avevo altro per la testa.
Tutto quello che so è che ho bisogno di una sigaretta.
Forse due.
O magari tre.
Prendo le scale e dopo due rampe mi trovo sul tetto: l'ultima volta che sono stato qui è quando Violet mi ha raccontato tutto e ci siamo baciati.
La vorrei qui, ora.
Ed invece abbiamo litigato per colpa di quella cosa.
Tiro fuori una sigaretta e l'accendo, ne prendo un tiro e butto fuori il fumo facendo delle piccole nuvolette, che si mischiano al soffio caldo del mio respiro.
Guardo il cielo e ascolto il sangue scorrere nelle mie vene.Prendo il telefono dalla tasca e compongo il numero di Violet.
Risponde dopo pochi squilli e mi sento subito sollevato: non è poi così incazzata se ha deciso di rispondere ad una mia telefonata.
"Violet?" Dico piano.
"No, lei non è disponibile al momento." Dice una voce femminile dall'altra parte del telefono.
Ok, Julie, ora hai rotto il cazzo.
"Passamela." Dico freddo.
"Non può al momento." Ridacchia lei.
Poi sento la voce di Viv in sottofondo che urla "Chi è??".
"Julie, passami Violet, ora." Dico stavolta incazzato.
"Non è nessuno, Lettie, hanno sbagliato numero!" Urla lei.
"JULIE, NON FARMI INCAZZARE."
"Ho bisogno di mia cugina ora, mi dispiace Genn" e riattacca.
Faccio un profondo respiro e provo a richiamare, ma il telefono risulta spento.
Ora sono incazzato davvero.Decido di ritornare nel mio appartamento per prendere le chiavi ed andare da Violet.
Sua cugina deve darsi una calmata.
Ed io devo parlare con lei: sono stato uno stronzo prima e me ne rendo conto solo ora.
Faccio le scale 3 gradini alla volta prima di sbattere contro la schiena di qualcuno: Jax.
Lo rivedo dopo parecchie settimane, è dimagrito e la barba ora se incolta.
Appena mi vede e realizza che sono io spalanca gli occhi.
Non ho nulla da dirgli, sono ancora incazzato.
"Genn..." Dice posando una mano sulla mia spalla.
Non sono dell'umore per parlare con lui al momento. Non sono dell'umore per fare nulla se non andare da Violet e prendere a testate quella nanetta di sua cugina.
"Jax, non è il momento." Dico digrignando i denti.
"Ma io ti devo parlare. Mi dispiace per come mi sono..." Inizia a dire.
Ma a me non frega nulla, non voglio parlare con lui ora, ne voglio parlare con lui dopo.
Voglio essere lasciato in pace, cazzo.
"Jax, se non vuoi un altro occhio nero, levami le mani di dosso e smettila di sparare cazzate." Dico secco.
Lui sbianca e mi lascia andare.
Hanno rotto tutti le palle.
Lui per primo.➖➖➖➖➖➖➖➖➖➖➖➖➖➖➖
GIONBORNO!!
Come va??
Io spero vi sia piaciuto questo mio piccolo capitolo!
E bho, quando meno ve lo aspettate pubblico la storia nuova.
Sono una stronza, lo so.
Ma voglio farvi una sorpresa, quindi tenete d'occhio il mio profilo.
Vi amo tutti ❤️
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- I'll find u -
Teen Fiction-IN REVISIONE- Mi guarda. Ha cambiato espressione, non è più arrabbiato. Sembra quasi soddisfatto. "Io ti piaccio." Afferma. "Ma grazie al cazzo!" Urlo "Chissà perché non ci ho pensato prima!" Rispondo sarcastica. "Ed allora mi vuoi dire quale è il...