L'ho sentita uscire ed ora la sento rientrare.
Non c'è la faccio più.
Mi girò lentamente verso di lei e la vedo seduta sul letto che mi dà le spalle.
Sembra così vulnerabile.
Mi metto a sedere e la guardo, consapevole che lei sa che sono sveglio.
Mi alzo e vado verso di lei, mi inginocchio e le sollevo il mento.
Ha gli occhi gonfi di chi ha pianto.
"Violet..."
"Shhh." Mi zittisce.
Si abbassa e mette il viso all'altezza del mio. "Io so che sto sbagliando. So che ti sto trattando di merda. So che non faccio male solo a me ma anche a te. So che questa non sono io. Ma so anche che odieresti la vera me più di quanto odi quello che sono adesso. So che non dovrei farlo, ma voglio fare un tentativo. Quindi ti prego, ti supplico, resta dove sei." Mi dice.
Poi si avvicina lentamente a me e le nostre bocche s'incontrano.
E il mio cuore perde un battito.
Ha le labbra morbide a contatto con le mie ruvide. Le prendo il viso fra le mani e la avvicino di più a me. Non so cosa sto facendo. Sto sbagliando ma in questo momento la testa non ragiona più.
Il bacio all'inizio è lieve e delicato, di chi è insicuro. Poi diventa più intenso, quasi come se lei ne avesse un disperato bisogno. Come se io ne avessi un disperato bisogno.
Ci baciamo come se la vita dell'altro dipendesse da questo e io la abbraccio come se avessi paura di vederla sparire da un momento all'altro. Le accarezzo la schiena sotto la mia camicia, che non riuscirò più ad immaginare addosso a me. Ormai è sua. La sollevo e la metto sulle mie ginocchia, lei circonda i miei fianchi con le gambe
Ho le mani tra i suoi capelli che sanno del mio shampoo e mai ho creduto di poter apprezzare quel profumo su di una ragazza. Ma lei è Violet, a lei sta bene.
Ed ho paura di lasciarla andare, ho paura che tutto questo sia un sogno, ma ne ho bisogno.
E ci addormentiamo abbracciati tra le lenzuola bianche del letto di Jax.Mi sveglio la mattina pronto a sentire le scuse che tenterà di rifilarmi Violet riguardo al bacio di ieri.
Ma lei non è accanto a me. Mi alzo piano e vado a vedere in cucina.
Non c'è nemmeno li.
Inizia a salire la paura, la preoccupazione di aver sbagliato ogni cosa.
Trovo un biglietto in cucina con scritta solo una parola: Scusa.Eh no, scusa un paio di palle.
Scusa lo dici dopo aver rotto un vaso a tua nonna. Scusa lo dici dopo aver macchiato il vestito di una ragazza ad una festa.
Scusa lo dici dopo aver bucato le gomme del prof di chimica perchè era un coglione.Scusa non lo dici a me dopo avermi baciato di tua spontanea volontà.
Afferro il telefono e compongo il numero di Violet ma parte la segreteria.
Cazzo.
Prendo il telefono e lo scaravento a terra, quello si apre in due come se fosse fatto di gelatina.
Merda.
Mi infilo un paio di jeans, una maglietta ed il berretto e corro da Alex.
Busso più volte ma non risponde nessuno.Faccio le scale di corsa e busso da Sam.
Ok, busso diciamo che non è proprio il termine esatto. Diciamo che quasi butto giù la porta se non fosse per Alex che apre dopo diversi colpi.
"Genn" dice lui
"Dov'è?" Chiedo incazzato.
"Non lo so, ha chiesto a Sam le chiavi della macchina circa un' ora fa."
"È a casa sua." Dice Sam dietro di lui. "Ma non quella in città. Quella in periferia."
Alex la guarda sbigottito.
"Genn, ti prego, lasciala stare per qualche giorno. È fatta così! Deve pensarci otto volte prima di fare le cose. Ed io non so cosa abbiate fatto ieri, ma lasciale il tempo di pensare." Continua Sam.Ma io ho paura. Paura di aver commesso lo stesso errore che ho fatto con Jazmine. L'ho lasciata andare. E lei ha portato con se un pezzetto di me.
E Violet non può fare lo stesso.
Perché non glielo permetterò.
Non stavolta.~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~
IPPOCAMPIII!! ❤️
E niente, volevo solo dire che questo capitolo lo dedico a _urbandipendente_ e a ShesUrbanImStranger perché di sì.
Passate da loro a leggere la loro storia che è belliffima.
Vi ciao tutti. ❤️
#IAMANURBANSTRANGER
STAI LEGGENDO
- I'll find u -
Teen Fiction-IN REVISIONE- Mi guarda. Ha cambiato espressione, non è più arrabbiato. Sembra quasi soddisfatto. "Io ti piaccio." Afferma. "Ma grazie al cazzo!" Urlo "Chissà perché non ci ho pensato prima!" Rispondo sarcastica. "Ed allora mi vuoi dire quale è il...