Violet

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Apro piano la porta della camera e appoggio subito la borsa sulla scrivania.
Oggi è stata una giornata piena. Sono esausta.
Sam ha pensato bene fosse divertente portarmi per negozi il giorno del mio compleanno e così mi ha sballottata a destra e a manca, comprandomi quasi tutto ciò che mi piaceva.
Non che far shopping con Sam non mi piaccia, solo che con lei diventa una cosa abbastanza frenetica e non sempre riesco a farmela piacere.
Sbuffo e faccio per sdraiarmi sul letto ma noto che è occupato da una scatola rosa, con un enorme fiocco oro in cima.
Pessima scelta dei colori.
Sollevo piano il coperchio e noto che all'interno è ripiegato qualcosa coperto da una velina bianca sulla quale è stato appoggiato un biglietto.
Prendo il pezzetto di carta fra le mani e lo apro:

Ci vediamo alle 19.30.
G.

Sorrido davanti a quel piccolo messaggio: Genn sta combinando qualcosa.
Sposto il biglietto e tolgo la carta velina: all'interno c'è un vestito.
Lo sollevo lentamente: ha un corpetto completamente ricamato, che lascia tutto in trasparenza tranne il seno, che invece è foderato con del raso. La schiena è totalmente scoperta se non fosse per il sottile strato di tulle che tiene insieme il vestito. La gonna a vita alta è leggera ma ampia allo stesso tempo. E tutto rigorosamente nero.
È bellissimo.
Ok, sono le 18.30, ho circa un' ora di tempo per apparire presentabile.
Corro in bagno e mi faccio una doccia rapidissima, per poi correre in camera con i capelli ancora un po' umidi sulle spalle.
Prendo il vestito ed un paio di stivaletti col tacco: forse in questo modo riuscirò a raggiungere Genn in altezza.
Mi impegno più del solito col trucco e quando penso di non aver dimenticato nulla suona il campanello.
Il mio cuore perde un battito.

Apro la porta ad un Genn sorridente: indossa una camicia bianca con una cravatta il cui nodo si è decisamente lasciato andare, un paio di pantaloni neri e degli scarponcini dello stesso colore.
Mi guarda da capo a piedi e le sue guance si tingono di un leggero rosso.
"Sei da togliere il fiato." Dice porgendomi una rosa blu.
Non ne avevo mai vista una, così mi perdo ad osservarla.
"Volevo qualcosa di particolare, non le solite rose rosse." Dice scompigliandosi i capelli.
Sorrido timidamente ed appoggio la rosa sul tavolo, prendendo la borsa e le chiavi.
"Non sapevo fossi a conoscenza del mio compleanno." Dissi piano.
"Oh, io so tantissime cose." Mi sorride.
Penso di non aver mai trovato Genn più bello di oggi: mi sta dedicando attenzioni che mai nessuno in vita mia ha pensato di darmi.
Credo di amarlo.
Ma di amarlo davvero.
Ultimamente tutti i miei pensieri vertono su di lui, ogni cosa che faccio mi fa pensare a lui.
Ed i pensieri negativi e dannosi si stanno affievolendo, come se lui fosse la cura che cerco da sempre.
Lui è la cura a tutto.
Lui tira fuori la Violet che ho sempre voluto essere.
Mi prende per mano e mi sorride.
"Ho preparato qualcosa che ti piacerà." Dice dolcemente posando le sue labbra sulle mie.
Mi piace già.

Mi tolgo piano le scarpe cercando di non perdere l'equilibrio e lascio che i granelli di sabbia mi accarezzino i piedi.
È fredda, a contatto con la mia pelle calda.
Alzo lo sguardo e davanti a me c'è un piccolo tavolino, illuminato da qualche candela e circondato da delle enormi tende bianche.
Genn mi ha organizzato una cena sulla spiaggia.
Lo guardo con le lacrime agli occhi e mi lancio fra le sue braccia: lui mi afferra saldamente e mi prende in braccio, avvicinando poi il suo viso al mio e baciandomi animatamente.
Mai momento è stato più perfetto.
"Meritavi qualcosa di speciale, non la solita noiosissima cena in un qualche ristorante."
"Genn, tu esageri. Non merito tutto questo." Dico intrecciando le mani dietro al suo collo.
"Sai, penso che tu sia la prima a farmi venir voglia di fare cose simili. Passavo il tempo a scrivere ed a suonare. E a farmi espellere. Pensavo fosse il mio modo d'essere, non credevo di saper fare altro. Ma da quando ti conosco, ogni giorno diventa un'opportunità per essere un Genn nuovo. Ho voglia di fare cose che prima nemmeno mi passavano per la mente: mi stai cambiando, Violet. E nessuno ci era mai riuscito, nemmeno i collegi o le scuole correttive. Tu stai facendo ciò che specialisti non sono riusciti a fare." Dice tirando fuori una scatolina bianca. La apre piano e al suo interno un bracciale inizia a scintillare: ci sono una piccola chitarra ed una minuscola tavolozza.
Lo estrae delicatamente dal cuscino di velluto e mi fa cenno di porgergli il polso.
"Sai, penso di non averlo mai detto prima d'ora." Dice agganciandomi il bracciale al polso. "Ma non voglio più prender in giro nessuno."
Poi con due dita mi solleva lentamente il viso ed avvicina le sue labbra alle mie.
Quando penso che mi voglia baciare ancora però mi ferma.
E sfiorando la mia bocca con la sua sussurra piano: "Ti amo, Violet".
Non posso credere alle mie orecchie.
Lo guardo e noto che non mi ha mai rivolto uno sguardo simile prima: mi ama davvero.
"Ti amo anche io." Dico piano.
"Buon compleanno." Dice prima di baciarmi ancora.

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TAAAAAN TAAAAAN TAAAAAN!!

È valsa la pena aspettare? Eh? Eh???

Dai, quanto diabete c'è in questo capitolo? QUANTO???

Basta, spero vi piaccia.

Vi ciao tutti 💕










Ps. Dedico questo capitolo a Hope_S. ❤️

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