Nonostante sia in uno stato pietoso, Genn è sempre dannatamente bello.
Sempre. Dannatamente. Bello.
Ma vederlo così mi fa male al cuore.
Non lo vedo da più o meno dieci giorni.
E lui sembra uno che non dorme da dieci giorni.
"Violet?" Mi guarda con gli occhi spalancati.
"Ehm... Ciao?"
"Ciao?! Sei sparita per 10 giorni e te ne esci con un cazzo di ciao?!" Oh merda, è arrabbiato sul serio.
Poi si avvicina e mi abbraccia di scatto. Quasi non respiro da quanto mi stritola.
"Ok, ok... Sto soffocando, Genn!" Gli dico colpendolo sulla schiena.
Mi lascia andare e mi guarda.
"Io.." Dico pensando come giustificarmi, ma non ne ho il tempo perché lui se ne esce con:
"Non mi interessa cosa ti sia preso. Non ne voglio parlare. Non voglio litigare. Ma sono tutti preoccupati per te. Sam, Alex, Jax. Non faremo domande. Non ci interessa. Ma torna tra noi Violet. Ci manchi. Mi manchi."
Dice, e percepisco la sincerità nelle sue parole.
Sono stata un'egoista. Mi sono messa in testa che i miei pensieri e i miei turbamenti fossero più importanti di ogni cosa.
Non ho più sentito Sam. Sarà incazzatissima.
E poi per cosa? Perché ho baciato un cretino?! Mi facevo più forte di così.
Porgo la mano a Genn.
Lui la stringe.
"Scusa. Non ne parliamo più. Amici come prima."Non chiamarmi mai più migliore amico.
Ho passato la settimana successiva a scusarmi.
Incredibile quanto le persone sottovalutino le scuse.
Chiedere scusa è un dovere, soprattutto davanti all'indifferenza e davanti alla testardaggine.
E tutto ciò lo sto imparando solo ora.Jax è quello che se l'è presa più di tutti, ma non con me: se l'è presa a morte con Genn. Non ho sentito bene la loro conversazione, anche perché non era propriamente il caso di impicciarmi ma mi è bastato vedere Genn uscire dall'appartamento sbattendo la porta e vederlo rompere il vetro dell'ascensore.
Aveva la mano sanguinante e piena di schegge: ci ho messo più di 2 ore per toglierle tutte, tra le sue imprecazioni e le occhiatacce.
"Che ti ha detto per farti incazzare tanto?" Gli chiedo levando l'ennesima scheggia di vetro.
"Niente." Dice nero in volto. "Cazzo, fai piano! Mi fai male!"
"Non fare il bambino. Te la sei cercata." Dico sbuffando.
Mi sembra ovvio che se tiri un pugno ad uno specchio poi non devi stupirti se questo si rompe. Ma lui mi aveva guardato con uno sguardo sofferente e mi aveva chiesto solo "Fai tu?".
Non potevo dirgli di no.Qualche ora dopo ho chiamato Jax.
Volevo parlare con lui: la colpa non era solo di Genn e lui in qualche modo doveva capirlo, volente o nolente.
"Hey Viv!" Risponde dopo svariati squilli.
"Jax, devo parlarti, sei a casa?" Chiedo guardandomi la punta delle scarpe.
Voglio davvero bene a Jax: per me è come un fratello maggiore, è grazie a lui se io e Sam due anni fa siamo riuscite ad andare a Disneyworld. E sempre grazie a lui siamo riuscite a tornare a casa svariate volte ubriache fradicie senza farci beccare.
"Sono a casa con un'amico, ma non ti preoccupare, sta andando via. Vuoi salire?"
"Ehm, non sono da Sam, ma da Genn."
Ultimamente passavo parecchio tempo a casa di Genn, anche solo per studiare o guardare un film. Alex e Sam erano nella fase del "non posso passare più di due ore senza te" ed era impossibile vederli separatamente. Cosa che odiavo, ma dopo la rottura di palle che sono stata, ci sono passata sopra.
Così io e Genn dividevamo pasti, film, sessioni di studio, ed ultimamente anche qualche partita di calcio che a nessuno interessava, ma ci permetteva di prendere in giro quei coglioni in pantaloncini che correvano dietro ad un pallone.
Ma non parlavamo molto del resto.
Ci limitavamo a fare le cose senza dare molto peso alla presenza dell'altro.
Paura?
Forse.
"Dai, ti aspetto qui." Mi disse Jax prima di riattaccare il telefono.
Forza e coraggio. Un ultimo sforzo e le cose ritorneranno come prima.Mi apre la porta un Jax sorridente e la cosa mi fa innervosire.
Io e Sam possiamo combinare le peggiori cazzate ma non si arrabbia mai davvero. Fa lo scocciato, finge di starsene sulle sue ma in realtà non è davvero incavolato. E questa cosa mi da fastidio. Vorrei che ogni tanto si facesse valere, attualmente mi sento solo presa in giro.
"Hey Viv!" Dice facendomi strada verso il soggiorno, dove trovo un ragazzo seduto sul divano che gioca alla play.
"Di che volevi parlarmi?" Mi chiede.
"Ehm... Non mi sembra il caso di parlartene davanti a lui." Dico sottovoce indicando l'ospite di Jax.
"Lascia stare, puoi dirlo anche davanti a lui" spiega " È un amico di famiglia, sa praticamente ogni cosa che ci riguardi."
Un ficcanaso, in pratica.
"Se..." Dico poco convinta.
"Senti, non mi sembra proprio il caso." Dico alzando le spalle.
Non voglio parlare dei fatti miei davanti ad uno sconosciuto.
Il ragazzo mette in pausa il gioco e si gira verso di noi.
"Non fate caso a me!" Dice alzando le mani.
Ma notando l'evidente disagio, capisce che è un po' impossibile non fare caso a lui.
"Allora? Non mi presenti la tua amica?" Chiede sorridendo.
Solo adesso lo guardo bene.
È davvero un bel tipo: folti capelli castani, profondi occhi nocciola e barba incolta.
Ha un sorriso sbarazzino che farebbe sciogliere qualsiasi ragazza.
"Scusa, scusa!" Ride Jax. "Lei è Violet, la migliore amica di Sam e un' amica di Genn."
"Wow, devi avere un bel caratterino per essere amica di quella testa calda." Ride il ragazzo.
"Va bene, ok, tutti molto simpatici. Tu saresti?" Chiedo sospettosa.
"Mi chiamo Giò, piacere."~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~
TAN TAN TAAAAAN!!
Un nuovo personaggio!! Ma chi sarà mai? 😂
Non avete idea di cosa sta per succedere.
Se ne vedranno davvero delle belle!!Voi fatemi sempre sapere cosa ne pensate, mi raccomando!
Vi ciao tutti!
#IAMANURBANSTRANGER
STAI LEGGENDO
- I'll find u -
Teen Fiction-IN REVISIONE- Mi guarda. Ha cambiato espressione, non è più arrabbiato. Sembra quasi soddisfatto. "Io ti piaccio." Afferma. "Ma grazie al cazzo!" Urlo "Chissà perché non ci ho pensato prima!" Rispondo sarcastica. "Ed allora mi vuoi dire quale è il...