Violet

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Mi sveglio con un mal di schiena tremendo.
E col ricordo di tutto il sangue che c'era nel film di ieri.

Maledico me stessa per essermi addormentata sul divano e non aver impostato la sveglia. Deduco sia tardi dal fatto che la luce inonda tutta la stanza e mi dà fastidio agli occhi. Un fastidio tremendo.

Odio la mattina e tutto ciò che comporta: il dovermi svegliare ed affrontare il freddo, il dover aprire gli occhi, il dover vestirmi e truccarmi per rispettare canoni che infilerei nel culo al primo che passa.
Devo però reprimere tutto l'odio ed alzarmi, se voglio fare qualcosa di utile nella vita.
Mi appoggio al divano e sento un lamento strozzato.

Sposto la coperta e vedo Genn, coi capelli scompigliati ad arte e lo sguardo assonnato.
Oh cazzo, ci siamo addormentati.
"Buong..." Sta per dire lui, ma io lo interrompo subito.
"Che cazzo ci fai ancora qui?!?" Dico colpendolo sulla spalla.
"Dormivo, ma poi tu hai iniziato a starnazzare come una gallina." Si strofina gli occhi.

Quanto è bello appena sveglio. No. Violet, riprenditi cazzo. Non hai più 10 anni e lui non è Joe Jonas. Basta sbavare dietro al primo belloccio che passa.

Rido e mi alzo dal divano.
"Dai, ti preparo la colazione" dico.
"Quella roba di soia buttala nel cesso, io non la mangio." Dice stiracchiandosi.
"Per tua informazione, quella roba è buona, e pensavo di farti i pancake, ma se preferisci puoi andartene al bar che c'è all'angolo." Dico sollevando le spalle.
"Siamo simpatici di prima mattina, eh?" Dice alzandosi e seguendomi in cucina.

"Allora, amico, a che ora pensi di sloggiare?" Chiedo ridendo.
"Non chiamarmi amico. È patetico e forzato." Dice mordendo il primo pancake.

Ha ragione, è forzato, ma ho bisogno di sottolineare i confini. Non posso permettermi di ricascarci un'altra volta. Io e lui siamo diversi, distinti, due galassie opposte. E devo ricordarmelo in ogni fottuto momento.

"Vuoi venire con me in studio oggi?" Mi chiede con la bocca piena.
"Non posso, devo studiare." Dico prendendo un sorso del mio latte di soia.
"Che noiosa che sei. Ci andiamo adesso. Dai, così oggi pomeriggio puoi studiare." Dice.
"Dovrei prepararmi, e ci metto una vita, no grazie."
"Mettiti una felpa e basta, è uno studio, non la settimana della moda."
"Non metto felpe e dovrei lavarmi i capelli. Davvero, facciamo un'altra volta." Lo supplico.
"Devi lasciarti andare, Violet, sei davvero una palla" e ride.
Che cazzo ci sarà da ridere.
"Si, ok, ora però io devo studiare. Te ne vai?"
Ride ancora e prende la giacca.
Prima di andarsene e chiudere la porta dietro di se mi guarda e mi dice: "Ne combineremo delle belle, io e te".
Ed il mio cuore perde un battito.

"ERI CON CHI, STANOTTE?!" Urla Sam dall'altro capo del telefono.
"Con Genn. Ma siamo solo amici. AMICI, Sam, ok? Abbiamo guardato un film ma ci siamo addormentati sul divano." Spiego accendendo il pc.
"Sì certo, ed io sono vergine." Scherza lei.
"Ma Sam, com'è che io lui non l'avevo mai visto nel tuo palazzo?" Chiedo.
"È tornato da qualche mese da non so dove. Era ingestibile, da quando sua madre è morta ne combinava di ogni. Faceva un occhio nero ad Alex una settimana si ed una no, e Jax per separarli ne faceva uno a lui. C'era sempre tensione. Ora però va meglio, e non mi sembra strano che voglia conoscerti. Ho sempre pensato che vi sareste piaciuti subito." Spiega lei.
"Sam, mi piace si, ma come amico, nulla di più. È troppo lunatico, troppo esagerato. Non fa per me"
"Vi, lo conosci da tre giorni, non fare la donna vissuta e dagli tempo. E poi Genn è il tipo di tutte, a meno che a te non piacciano gli strafighi tenebrosi che cantano meravigliosamente. Su su, ora preparati e vieni qui, che non capisco sta cosa di Estetica."
"Lui è lì, vero?" Chiedo.
"...no." Dice lei poco convinta.
"Genn, ci vengo un' altra volta con te in studio, ma grazie. Ora, sappiate che se non passo l'esame me la pagherete, tutti e due." Dico riattaccando.
Apro Word sul pc ed inizio ad analizzare alcuni passi del Simposio da aggiungere alla mia tesi di estetica.
Ponyo però s'illumina e cattura la mia attenzione. Stupido aggeggio.

"Se passi l'esame, ho una sorpresa per te"
~Genn

"Se passo l'esame, passo l'esame"
~Violet

Ma mi scappa comunque un sorriso sulle labbra.

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