Violet

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Parte 2

Inchiodo improvvisamente, sbattendo la testa contro il volante.
"Cazzo!" Urlo "Coglione, si attraversa sulle strisce!"dico incazzata slacciandomi la cintura che però mi si attorciglia al braccio. Con foga riesco a liberarmi e scendo di fretta dalla macchina.
Raggiungo con grandi falcate la parte anteriore dell'auto controllando il parabrezza.
"Ma che cazzo, vuoi guardare dove vai?!" Dico guardando se ci sono danni alla carrozzeria o alle ruote.
Il ragazzo se ne sta girato di spalle, col cappuccio sollevato ad allacciarsi una scarpa.
Mi incazzo ancora di più: "Ma ti sembra il momento adatto per allacciarti la scarpa? Potevi morire! O sfasciarmi la macchina!" Urlo indicando la '500 dalla quale Sam mi fissa shockata.
Il ragazzo si alza, rivelando di essere molto più alto di quel che credevo.
"Hai quasi investito una celebrità e ti preoccupi di quel ferro vecchio?" Dice una voce a me fin troppo nota.
Non parlo subito, lascio che quelle parole mi accarezzino, perché è da troppo tempo che non sento quella voce rivolgersi a me. Troppo tempo che vorrei sentirla fuori dalla radio o dalla TV.
Alzo lo sguardo e lo osservo meglio: è più alto, i capelli biondi ricadono disordinati sugli occhi azzurri che mi fissano scherzosi, tutto accompagnato dal suo solito sorriso sghembo.
"Hey." Dice sollevando due dita in una specie di saluto militare.
Lo fisso sbalordita per un paio di minuti e poi finalmente realizzo la situazione.
"Brutto bastardo coglione!" Dico urlando ed andando verso di lui.
"Brutto stronzo, che cazzo di problemi hai? Eh? Farti sentire? Dirmi anche solo Hey, i pidocchi sulla mia testa stanno bene, tu come stai?" Urlo colpendolo sul petto.
"Hey Hey, vacci piano! Non sono morto investito prima, non voglio morire ora per mano tua!" Dice Genn sollevando le mani mentre io continuo a colpirlo piano.
"Sei un fottutissimo pezzo di...." Cerco di dire prima che lui mi prenda la testa fra le mani e faccia incontrare le nostre labbra.
"Si, lo so, sono un coglione, sono una merda, sono un cazzone e sarò tutto quello che vuoi. Ma ti amo. E ti odio per avermi fatto uno scherzetto del genere. Sono stato di merda senza di te, Violet. Le prime settimane piangevo senza ritegno, urlavo, spaccavo oggetti e facevo a botte.
Mi sono anche rotto un'altra volta la mano. Poi hanno iniziato a riempirci di lavoro ed ho imparato a non pensare. Ma è stato come andare sott'acqua e cercare di trattenere più a lungo possibile il respiro: dopo un po' non ne puoi più.
Ho preso l'aereo ieri sera e sono venuto qui, nella speranza che mi volessi ancora. E non fraintendermi, non ti ho risposto solo perché faceva troppo male: volevo tornare subito da te.
Ma ora che ti ho trovata, non ti lascerò più andare." Dice ancora, prima di chinarsi su di me per baciarmi un'altra volta.

Alex compare qualche minuto dopo, trafelato.
Non appena mi vede il suo viso s'illumina, perché capisce che con me ci deve essere senza dubbio anche Sam.
Infatti appena la vede le corre incontro e la stringe fra le braccia. Lei piange, sorride, non capisce più nulla.
Alex le era mancato davvero tanto, la sentivo piangere ogni tanto, in un momento di debolezza.
Io adoro Sam, penso che persona migliore non la potevo di certo trovare.
Si gira verso di me e annuisce, come se non ci potesse credere.
"Per quanto resterete?" Chiede piangendo.
"Che scema." Dice Alex dandole un leggero buffetto sul naso.
"Non andremo da nessuna parte. Basta cazzate." Conclude Genn, stringendomi a lui ancora più forte.
Già, basta stronzate.
Siamo tutti dove dovremmo essere.

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❤️❤️❤️

Vi ciao tutti 😂

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