Mi sveglio con la luce che mi colpisce dritto in viso.
Apro piano gli occhi e mi rendo subito conto che faccio fatica: sono gonfi a causa di tutte le lacrime che ho versato.
Ieri sera mi sono aperta, mi sono sfogata e mi sono rivelata.
E non posso negare che oggi ho paura.Le persone fingono. Molte lo sanno fare più che bene.
Molte altre fuggono. Fuggono dai pensieri, dalle situazioni o da loro stesse.
Le persone davanti ad un problema fingono interesse, sono curiose, vogliono più informazioni. Ma la verità è che sono vuote ed hanno bisogno di qualcosa di cui riempirsi.
Ed è più facile farsi pieni coi problemi degli altri, ignorando i propri.
Già, perché quelli che sono seriamente in difficoltà spesso non vengono aiutati.
La gente ha paura dei problemi: non scappano solo da questi, ma fuggono anche dalle persone che ne sono portatrici.
Io lo so per esperienza, io fuggo da una vita.
Scappo da ciò che mi circonda, scappo dalle cose belle e da quelle spiacevoli.
Ma soprattutto scappo da me.
E Genn potrebbe fare lo stesso.Mi giro verso la parete e mi rendo conto che sono sola, non c'è nessuno nella stanza con me.
Allungo la mano per prendere Ponyo dal comodino, ma mi ricordo in seguito che è finita nello scarico insieme ai pesci rossi morti di quando ero bambina.
Niente contatti: ottimo.
Mi alzo piano e mi guardo allo specchio: ho i capelli sparati in ogni direzione, occhiaie e occhi gonfi, e alcuni foruncoli che preferirei non vedere.
Perché si, pure io ho i foruncoli, come tutte le persone normali.
E si, li odio anche io.
Mi infilo una felpa di Genn e vado in bagno per cercare di rendermi più presentabile possibile.
Mi arrendo dieci minuti dopo, quando l'ennesimo tentativo di coprire le occhiaie fallisce.
Sento un rumore provenire dalla cucina ed automaticamente penso a Genn che si prepara quello schifoso bacon che tanto ama mangiare.
"Genn che cazz.." Dico entrando nella stanza.
Ma davanti a me non c'è lui.
C'è Jax.
Ed ha un enorme occhio nero."Jax!! Ma che diamine hai fatto?" Mi avvicino spaventata.
"Quel coglione di mio fratello." Dice lui andando verso il freezer e tirando fuori una confezione di piselli surgelati.
"Genn?! È stato lui?" Gli chiedo agitata.
"No. È stato Alex."
Ok.
Sono basita.
Non so perché ma Alex non mi dava l'idea di uno che faceva a pugni.
"Che è successo?" Gli chiedo.
"Già, Jax, che è successo?" Dice Genn sarcastico, appena comparso sulla porta d'ingresso.
Ha i capelli scompigliati e delle profonde occhiaie: da quel che mi ricordo ha dormito con me ma dal suo aspetto sembrerebbe non abbia dormito affatto.
"Prova a dirle cosa mi hai proposto. O meglio, cosa ci hai proposto. A me ed ad Alex." Dice Genn evidentemente incazzato.
Non capisco.
Guardo prima Genn e poi Jax, poi ancora Genn.
C'è tensione. Troppa tensione.
"Sentite, io non c'entro nulla, forse è meglio se ve la sbrigate da soli." Dico scostandomi i capelli dal viso.
"Col cazzo. Tu centri eccome." Dice Genn.
"Jax, se non glielo vuoi dire tu, lo faccio io." Insiste alzando le spalle.
"Smettila di fare il coglione Genn, non serve che lei lo sappia."
"Serve eccome invece! Falle vedere che schifo di persona sei! Hai pure chiamato Giò! Lui non c'entrava nulla! Diglielo!" Urla ancora indicandomi.
Ma il silenzio circonda tutti noi, e non ha intenzione di andarsene.
Nessuno apre bocca, ma c'è uno scambio di sguardi davvero imbarazzante.
Poi Genn sposta una sedia, la gira e si siede appoggiandosi allo schienale.
"Bene, allora lo faccio io: questo coglione è andato da Alex, dicendo che se mi avesse convinto a non vederti più ci avrebbe fatto avere un contratto con la sua casa discografica.
Alex gli ha fatto notare che io e te non stiamo insieme e che nulla di tutto ciò aveva senso.
Ma vedi, Jax pensa che tu non sia una compagnia sana per me.
Vero Jax? Vero?!" Dice Genn sporgendosi verso di lui.
"No, non è vero. Ho detto che non siete fatti per essere amici. Ne qualcosa di più." Dice.
Le parole mi colpiscono in pieno viso come uno schiaffo.
Non ci posso credere.
Jax mi voleva bene, era il fratello che non avevo mai avuto.
"Davvero? E ti sembra sano fare un ragionamento simile?" Chiedo indignata a Jax.
"Cerco solo di proteggere le persone a cui tengo." Dice lui guardando in basso.
"Cazzate. Giò me l'ha detto. A te non frega nulla di nessuno. Tu sei interessato a lei. È lei il tuo obiettivo."
Ok. Wow. Fermi tutti.
Io e Jax.
Ok, potrei vomitare.
"Jax, non ti sembra un po' di esagerare? Cioè, cazzo, sono cose da film queste. Non ti vergogni nemmeno un po'?!" Gli chiedo io schifata. "Passi troppo tempo fra gli artisti, stai diventando scemo."
Lui non dice nulla.
Butta la busta di piselli surgelati e va verso la porta.
All'ultimo secondo si gira e dice "Non cercatemi per un po'."
E per un po' infatti non l'ho più visto.➖➖➖➖➖➖➖➖➖➖➖➖➖➖➖
Eccomi quiiii!!
Scusate se non aggiorno da un po, ma avevo un esame!
Ed indovinate un po'?
Ho preso 30 e lode!!Si, mi faccio schifo da sola.
E niente, questo capitolo è per UShugs_ .
La adoro.Vi ciao tutti ❤️
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- I'll find u -
Teen Fiction-IN REVISIONE- Mi guarda. Ha cambiato espressione, non è più arrabbiato. Sembra quasi soddisfatto. "Io ti piaccio." Afferma. "Ma grazie al cazzo!" Urlo "Chissà perché non ci ho pensato prima!" Rispondo sarcastica. "Ed allora mi vuoi dire quale è il...