Capitolo 38

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La voce di Kansas mi svegliò e come mi alzai la vidi parlare al telefono con qualcuno.
"Come stai?" Chiese alla persona dall'altra parte.
Non riuscii a sentire le risposte ma capii subito di chi si trattava,Elijah.
Perché lo chiama ancora dopo quello che ha fatto?
"Ti sei comportato male,non fare finta di niente." Lo stava sgridando?
"Dovreste chiedervi scusa l'uno con l'altro." Se lo scordava,non lo avrei mai fatto.
Mi vide e chiuse la chiamata,senza salutare.
"Harry." Mi sorrise e io ricambiai, era la prima cosa che mi veniva da fare quando la vedevo,sorridere.
"Vedo che stai meglio."
"Si,molto meglio ora che ti ho vista." Alzò gli occhi al cielo per le mie frasi smielate.
"Sai che ore sono?"
Mi grattai la testa pesando alla risposta ma non avevo fatto caso all'orario.
"No."
"Mezzogiorno." Spalancai la bocca,in genere non ero un tipo che dormiva tanto.
Lei rise e si avvicinò alla sua borsa mettendoci dentro gli occhiali da sole.
"Preparati,siamo a pranzo fuori."
Sinceramente non avevo voglia di uscire,volevo restare a casa abbracciato a lei sul divano,ma a lei queste cose non piacciono,preferisce stare a casa degli altri o avere ospiti,ama invitare le persone a casa o essere invitata,non dice mai di no.
"Da chi andiamo?"
"Da papà."
Mh,non mi fidavo ancora del tutto ma ci ha aiutato e forse cerca davvero di cambiare,fin ora non ha fatto niente di sbagliato.
Andai a prepararmi facendomi una doccia.
Mi vestii e iniziai a lavarmi i denti,Kansas entrò in bagno e iniziò a ridere.
"Fai troppo ridere quando ti lavi i denti."
Ero una semplice persona che si lavava i denti non capivo cosa c'era di divertente ma nonostante questo risi anch'io con lei.
"Muoviti!"
"Calmina." Rise e tornò in salotto.
Finii e la raggiunsi.
"Possiamo andare."
"Finalmente,e menomale che erano le ragazze a metterci ore." Alzai gli occhi al cielo e uscimmo di casa.

***

Suonai il campanello e ci venne ad aprire Diane che stranamente era in Jeans. Entrai insieme a Kansas e quasi mi venne un colpo a vedere Serena seduta sulla poltrona,quella ragazza mi faceva sempre uno strano effetto.
Salutai tutti e mi sedetti sul divano affianco a Kansas,guardavo Serena,fissato ogni suo particolare,era una ragazza molto aperta diciamo che le cose non te le va a dire ma in compenso aveva qualcosa di nascosto che ero curioso di scoprire,non era semplice curiosità questa più che altro era come se avessi il bisogno di sapere,non avevo a minima idea di quello che mi stava succedendo.

Kansas's POV
Notai Harry guardare Serena e mi fece innervosire,ma mi calmai perché forse stavo diventando troppo gelosa.
Diane si accorse della situazione e mi venne incontro.
"Kansas mi aiuti a condire...la pasta?" Mi salvò dalla situazione che si stava per creare. Mi alzai e la seguii in cucina,lei chiuse la porta e mi guardò.
"Ei,tranquilla."
"Come faccio? La fissa da quando siamo arrivati."
Sospirò. "Me ne sono accorta ma fregatene,stai tranquilla."
"Sai una cosa? Hai ragione! Ora me ne frego proprio! Che faccia quello che vuole."
"Brava così si fa!"
Uscii dalla cucina e dimenticai in un istante le parole che fino a pochi secondi prima avevo pronunciato. Serena era al mio posto,sul divano affianco a lui.
Conta fino a dieci,Kansas non fare cazzate. 1,2,3,4... ma porca puttana!

Rientrai in cucina facendo attenzione a non essere vista da loro due e corsi da Diane stritolandole il braccio.
"Va a vedere!" Lei corrugò le sopracciglia e andò verso la porta,spiando.
Si girò verso di me e disse: che ne dici di giocare?
Capii subito e sorrisi,non un sorriso normale che si fa quando si è felici ma uno furbo,risi e tornai con Diane in cucina servendo la pasta.
Ci sedemmo tutti e iniziammo a mangiare.
"Kansas come sta Elijah?" Chiese Diane. Amavo la complicità che si creava in questi momenti.
"Oh,meglio,menomale mi faceva male vederlo così. "
Prese parola Serena: "E tu Harry come stai?" Ma prima che lui potesse rispondere Diane parlò interrompendolo.
"Elijah ha detto che un giorno ti avrebbe portata in una delle sue ville,te ne ha parlato?"
Iniziai a vedere Harry innervosirsi.
"Si,non vedo l'ora!" Risi ma nessuno lo notò.
Finimmo di mangiare e mi alzai,mi sedetti sulla poltrona e Harry sul divano poco distante da me. Poco dopo Serena si affiancò a lui. Si sorrisero e presero l'argomento Røros.
E parlarono anche di Fuller,di come se la sarebbe cavata in guerra,cosa che io speravo.
Se ci fosse stato lui adesso io non mi sentirei così,mi manca.
Lui saprebbe come far calmare il vulcano che ho dentro,posso dire di essere la persona più difficile di tutto l'universo ma lui potrebbe con un solo sguardo capire che qualcosa non va.
Provavo così tanto affetto per mio fratello,e mi mancava.
In verità a tutti mancava,non abbiamo più ricevuto notizie da quando è partito e spero che stia andando tutto bene.
"Perché non facciamo una specie di gita a Røros? É un bel posto perché non restiamo là per... che ne so una settimana?"
Urlai: "Si!"
Ma Harry ribattè: "Non mi sembra una buona idea."
Sbuffai. "Io vado."
Serena mi sorrise e si avvicinò a me.
"Batti il cinque!"
Non capivo a che gioco giocava,forse non giocava a nessun gioco ed era diventata solo molto amica con Harry,niente di male.
Con me non si è mai comportata male,la conoscevo da anni ma da quando era partita non la avevo più cercata,peccato era davvero simpatica,era tornata e lei non provava nessun rancore per me.
"Va bene." Rinunciò Harry guardandomi,da quel momento iniziò a fissare solamente e esclusivamente me,non capii il motivo ma era divertente guardarlo mentre era perso nei suoi pensieri che sicuramente riguardavamo,lo conoscevo troppo bene,quando mi guardava in quel modo voleva dire mi pensava.
"Partiamo domani." Affermai decisa.
"Esatto" mi diede ragione Serena. Stavamo per tornare nel mio mondo,nessuno conosceva quel posto come me. Neanche Harry che ci aveva vissuto anni,io in pochi mesi avevo scoperto i posti più belli che la natura avesse creato. E avevo intenzione di tenermeli tutti per me.

Different Twins 2 ×h.s.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora