Capitolo 42

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Tutti hanno dei demoni dentro.
Io avevo un demone travestito da Angelo nella mia vita,e nonostante gli infiniti avvertimenti e le prove che si presentavano davanti ai miei occhi,ho lasciato perdere.
Sono stata ingannata,hanno preso i miei punti deboli e li hanno usati a loro favore.
Qualcuno in questo posto mi ha portata via dai miei angeli ma...
anch'io ho dei demoni nascosti,più di quanto possano credere tutti,scusate ma ora si fa sul serio. Scoprirò chi ha creato tanto dolore e gliela farò pagare per tutte le volte che le lacrime hanno rigato il mio viso e ho visto il sangue colare dal corpo di altri.
Giuro. Imparerò a conoscere le persone e ad allontanarle per sempre dalla mia vita quando è se sarà necessario. Sarò una guerriera,come la mamma o il nonno,ma sarà diverso...perché io vincerò.

Passarono giorni...
Iniziai a divertirmi,imparai ad apprezzare Serena e la vita a Røros diventava sempre più rilassante. Strano a dirsi ma in quella settimana dimenticai i miei problemi e cercai di essere felice per davvero.
Nonostante i numerosi misteri che si celavano dietro le mura di questo posto,il continuamente sentirsi spiati o i passi 'inesistenti' dietro di noi,sembrava come se fossimo ciechi e non volessimo dare attenzione ai pericoli.
Un comportamento da veri stupidi in verità,ma capii che alla fine non ero solo io ad amare il pericolo.

"Kansas andiamo a camminare un pò?" Mi chiese Serena da dietro. Mi girai e le sorrisi,mi alzai dalla sedia e usciammo insieme dalla stanza per poi recarci all'esterno e iniziare a camminare tra la neve fredda in contrasto con i raggi del sole caldo.

"Allora..come va?" Domandò. Una domanda che non mi aspettavo in quel momento e non sapevo come rispondere.
"Ehm..." fu l'unica cosa che uscì dalla mia bocca perché non avevo idea di come stavo,ero felice? Si,mi stavo divertendo e mi piaceva divertirmi ma forse quella domanda non si riferiva proprio a questo.
"Con Harry va tutto bene,Diane lo stesso,con te uguale...perché come dovrebbe andare?" Chiesi io.
"Dovrebbe andare meglio di così per te..."
Corrugai le sopracciglia confusa.
"Cosa vuoi dire?"
"Meriti di meglio,invece sei in pericolo costante,dai Kansas ora ne possiamo parlare,abbiamo deviato l'argomento per una settimana. Qualcuno é qui,e ci sta guardando."
E aveva ragione,sentivo dentro di me,sulla mia pelle,che qualcosa andava storto,e perché avevo la sensazione che la fine si avvicinava?
Ma io non ero io quella in pericolo.
Io e Serena ci fermammo di colpo. Avevo visto qualcosa muoversi,e avevo sentito il suono dei rami rompersi.
Serena mi prese la mano "Scappa!" Iniziammo a correre verso casa e la raggiungemmo col fiatone,il mio respiro faticava ad andare avanti così come quello di Serena. Entrammo e trovai Harry intento ad accendere il camino. Sia io che Serena ci precitammo ad abbracciarlo,avevamo paura ma erano differenti perché Serena si era spaventata e basta,io invece avevo paura di perderli tutti. Ma non avrei lasciato vincere su di me nessuno.
"Che succede?" Chiese Harry,sotto sotto anche divertito.
Ci staccammo e in coro dicemmo: "Qualcuno ci ha seguite!"
Harry cercò di calmarci,forse con Serena ci riuscì ma non con me,e ne accorse.
"Piccola tranquilla." Mi sorrise e mi baciò le labbra. Gli sorrisi e iniziammo ad abbracciarci,era bellissimo stare tra le sue braccia,mi sentivo protetta,ma...purtroppo ero io che dovevo proteggerlo.

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