Capitolo 40

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Kansas's POV
Era lo schiocco delle sue labbra che mi svegliò quella mattina,I suoi baci sulla mia fronte. Stavo sotto le coperte insieme a lui che mi guardava. Sorrideva leggermente e mi accarezzava i capelli come se fossi il suo tesoro più grande.
Amavo svegliarmi la mattina e sapere che affianco avevo lui,non volevo nessun' altro.
Ma la quiete finì presto perché ricordai che Diane e Serena stavano negli altri alloggi e se non ci avessero trovati si sarebbero perse.
"Harry dobbiamo tornare."
"Restiamo ancora un pò." Disse implorando continuando a darmi baci su tutto il viso per poi scendere sul collo.
"Non possiamo lasciare Diane e Serena sole,si perderanno."
Smise di baciarmi,alzò la testa e mi guardò.
"Ma Serena conosce questo posto."
"Conosce solo la parte delle case." Ci pensò su e alzandosi mugulò un "va bene."
Mi alzai insieme a lui e ci preparammo per uscire. Ma prima che potessi uscire dalla porta qualcosa catturó la mia attenzione. Mi avvicinai al grande camino e lo vidi...
Il ciondolo,l'aeroplanino di carta.
Me l'aveva regalato lui quando credevo fosse il gemello,ma come ho fatto a non capirlo subito che era lui?
Mi girai verso di lui e lo vidi arrossire,era raro vederlo imbarazzato. Presi la collana e lo raggiunsi,lo guardai e prima che potesse parlare lo baciai. Mi prese per i fianchi e fece sì che quel bacio durasse un'eternità,ma con lui non era mai troppo. Indossai il ciondolo e mi prese la mano,e prendemmo la strada per tornare.
"Perche lo avevi tu?" Chiesi.
"Quando Robert e i suoi soldati mi vennero a prendere,quella fu l'unica cosa che mi tenne in un certo senso vicino a te."
Tolsi la mia mano dalla sua presa e ripresi il ciondolo dal mio collo per poi metterlo a lui,era giusto così.
"Così ogni volta che mi sentirai lontana guarderai questo e capirai che io da te non mi allontanerò mai." Sorrise e mi baciò prendendomi in braccio a mò di sposa.
"La prossima volta,ci facciamo un viaggio solo tu ed io." Quasi ordinò sorridente.
Risi. Arrivammo agli alloggi e bussammo alle loro porte ricevendo nessuna risposta.
Allora aprii e vidi che nessuno era presente dentro.
"Sono uscite." Dissi mettendo una mano sulla faccia sperando che non si siano cacciate in qualche guaio.
Uscimmo di nuovo e ci guardammo intorno. Nessuna traccia.
Urlai i loro nomi ma non sentimmo niente se non che il vento e le nostre voci.
Stavo iniziando a preoccuparmi ma sentii delle risate provenire dal campo dove i soldati si allenavano un tempo.
Iniziai a correre e sentii da dietro Harry brontolare,secondo me quando era soldato lui era l'unico che non sapeva correre.
Mi girai verso di lui e dissi più che a lui a me stessa "che gallina." Anche se il mio commento fu sentito anche da lui che rispose con una smorfia. Risi e salii le scale in marmo ricoperte di neve per salire sul campo. Salii e le vidi,con un pallone mezzo sconfio giocando a "calcio".
Sospirai e fissai ogni minimo particolare di quel campo,era grande ma non così tanto grande da non farmi notare che qualcosa era a terra,o meglio dire... qualcuno.

Different Twins 2 ×h.s.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora