''Non puoi accontentarti di una cosa tiepida. O gela o brucia''.
Erano passati quattro giorni dal fatidico incontro ed io continuavo a pensare Frank costantemente,anche se la nostra era stata più una discussione che una chiacchierata.Eppure io lo pensavo.
E poi la sua voce,Dio...Era profonda e sicura di ogni parola pronunciata.
Onde evitare di pensare una persona che forse nemmeno si ricordava di me,decisi di andare a fare un giro al parco e svagarmi un po'.
Indossai il cappotto,presi la borsa ed uscii.
Camminando i miei pensieri sembravano dissolversi nell'aria e con essi anche l'immagine di lui...Decisi di sedermi su una panchina e rilassarmi e magari non pensare proprio più a nulla.Alla fine era solo un incontro con un tizio e poi più che un incontro,era stato uno scontro.
Mentre mi rilassavo,mi squillò il cellulare.
Ecco,ci risiamo,Jay e le sue ''jayate'',risposi senza nemmeno vedere chi fosse :
'' Jay,senti mi sto rilassando,ok? Ok! Non rompere!'' esclamai.
E sentii dall'altra parte rispondere :''Beh,se fossi Jay avrei abbastanza paura''.
Era lui.
Era la sua voce.
Merda.
''Oh...Scusa...Ciao'' risposi imbarazzata.
''Scusami ho chiesto il tuo numero al tuo amico dato che il mio non l'hai utilizzato affatto. E' molto simpatico Jay, devo dire'' disse con tono calmo. Sembrava simpatico rispetto all'altro giorno.
''Ciao, scusami ho avuto da fare...Beh,sai com'è...'' Aiuto.
''Dove sei?'' chiese subito.
''Al parco,vicino all'università'' bofonchiai.
''Okay,arrivo''.
Non riuscii nemmeno a rispondergli che aveva già messo giù il cellulare.
Stava arrivando qui. Ero più agitata dell'altra volta.
Non passarono neppure 10 minuti che lo vidi arrivare in lontananza.Solita tuta e casco alla mano. Era più bello dell'altra volta e l'altra mano la passò tra i capelli gettandoli all'indietro...Un gesto quasi afrodisiaco.
Mi salutò subito esordendo con un:''Salve signorina!''
''Ciao'' bene. Ero più timida ed impacciata dell'ultima volta,penserà che sono un'idiota.
Si sedette di fianco a me e restammo in silenzio,finché mi chiese ''Come ti chiami?''
''Elisabeth'' risposi di getto senza guardarlo.
''Hai un nome da principessa,lo sai?'' rispose sorridendomi.
''Mmh no. O almeno fino ad ora''.
''E lo sei?'' chiese. Probabilmente si accorse che mi imbarazzava e la situazione gli piaceva.
''Forse'' mugolai.
Rise. Aveva un sorriso stupendo, da lasciare senza parole.
Si sbottonò leggermente,la tuta al collo, intravidi ancora dei tatuaggi, delle falene coi teschi.
Prese da un taschino laterale,sul petto,un cofanetto dal quale estrasse degli occhiali da vista,non potevo crederci! Erano neri,forma quadrata,i soliti da nerd come si suol dire...Li indossò,strano,era bellissimo anche con quelli.
''Così riesco a vedere meglio quanto sei bella e non mi sbagliavo'' disse con tono serio.
Sbaglio o ci stava provando? Pensai.
Sorrisi imbarazzata.
''Vieni ti accompagno a casa che tra poco fa buio'' disse.
''Non preoccuparti.Torno da sola'' risposi. Dopotutto era pur sempre uno sconosciuto e non mi fidavo. ''Non voglio farti niente'' rispose sicuro. La sicurezza delle sue parole generò in me un senso di altrettanta sicurezza e mi fidai.
''Grazie mille'' risposi.
Uscimmo dal parco e ci dirigemmo alla moto, completamente nera.
Salì,mi diede il suo casco,e salii anch'io.Gli strinsi le braccia attorno,sentivo tutto il suo corpo che dire...Un sogno.
Prima di partire,mi prese una mano e me la baciò e quel gesto inaspettato mi spiazzò probabilmente era il gesto più dolce che avessi mai visto in 20 anni di vita.
In due minuti mi ritrovai a casa.Scesi e tolsi il casco e gli dissi: ''Grazie davvero,ora vado ''.
''Di niente,posso rivederti?'' chiese prima che entrassi.
''Perché?'' domandai stranita.
''Perché le signorine come te hanno bisogno di uno come me''.
Mi sorrise e sfrecciò via.
Restai a fissare la moto mentre spariva fra le luci dei lampioni.
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Tu Mi Appartieni (IN REVISIONE)
RomanceElisabeth è una ragazza di vent'anni introversa, timida e con la testa fra le nuvole ed una vita molto lineare e tranquilla fatta di studio, amici e qualche umile lavoro. Tutto cambierà quando incontrerà casualmente il misterioso e tenebroso Frank...